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COMUNE DI LAGONEGRO SI È DIMESSO L’ASSESSORE LUCIANO MASTROIANNI

“Anche chi è stato eletto nella maggioranza dichiara che nei fatti non vi è stato nessun cambiamento”

È GIUSTO INFORMARE 

CONCETTA IANNIBELLI: ROMPO IO UN SILENZIO IMBARAZZANTE SEMPRE E SOLO A FAVORE DI UNA POLITICA RESPONSABILE E TRASPARENTE
IO CI METTO E METTERÒ SEMPRE LA FACCIA
Avvocato Concetta IANNIBELLI

 

COMUNE DI LAGONEGRO SI È DIMESSO L’ASSESSORE LUCIANO MASTROIANNI 

🔺Sulle dimissioni dell’assessore Luciano Mastroianni

“E mentre il Sindaco continua ad annunciare eventi facendo finta che nulla mai sia accaduto e che, in ogni caso, nulla lo ferma, neanche il senso di responsabilità a dare le dovute e trasparenti spiegazioni alla Comunità di quanto stia accadendo nella sua maggioranza, i cittadini di Lagonegro apprendono dalla stampa le notizie che riguardano la tenuta politica della nostra amministrazione comunale.

Mastroianni ha reso note le sue dimissioni e le motivazioni delle stesse.

Mastroianni in tarda mattinata ha comunicato tramite pec a tutti noi consiglieri (maggioranza e opposizione) la sua decisione, e di questo lo Ringraziamo

IL TESTO COMPLETO DELLA NOTA DELL’ASSESSORE LUCIANO MASTROIANNI 

Lagonegro, 23 gennaio 2024

“Sono stato molto combattuto sulla scelta di rimanere in silenzio per non incidere ulteriormente su un clima gia teso oltremisura, sperando che le mie dimissioni dalla carica di assessore potessero scuotere dall’inerzia questa Amministrazione di cui ho fatto parte con dedizione, ma al mio meditato silenzio sono seguite svariate dichiarazioni, che mi hanno convinto definitivamente del bisogno di fare chiarezza e di spiegare ai cittadini di Lagonegro il motivo profondo della scelta di rimettere l’incarico di assessore, considerandolo un atto imprescindibile che devo al rispetto della mia persona e a quello di ogni singolo cittadino di Lagonegro.

Ho condiviso con entusiasmo un programma elettorale che consideravo possibile e importante per la nostra comunita, basato su una visione lungimirante senza orizzonti di retorica e speravo nella concreta attuazione che puntava alla valorizzazione delle nostre risorse inespresse o appena sfiorate.

Ho creduto e credo che gli impegni assunti e le azioni siano la base del cambiamento e che debba esistere un rapporto diretto, franco e leale tra amministratori e cittadini e che questo debba essere sempre animato da quell’entusiasmo che troppo presto ho visto svanire.

Avevo ed ho una visione concreta della maniera con la quale si possa e si debba fare l’interesse della comunità ed è con questo bagaglio umano che ho affrontato il mio impegno, non importa con quale dispendio di energie e risorse anche personali.

Con questo spirito leale e partecipato mi sono profuso instancabilmente e con dignità, perché il mandato comporta prima di ogni cosa un impegno morale.

Negli ultimi mesi, spesso, mi sono trovato in disaccordo con le scelte e le linee seguite dall’Amministrazione, perché le ritenevo divergenti da quelle che mi avevano entusiasmato e nelle quali ho creduto, ma quello che mi colpisce, e forse mi ferisce, è il disconoscimento dell’importanza delle azioni, del dialogo e del confronto che non può scivolare nei confini ristretti dell’autoreferenzialità, negando il beneficio umano e civico del dialogo stesso.

Ho, pertanto, deciso di rimettere il mio incarico, non avendo constatato un segnale risoluto al cambiamento e questo nonostante non abbia risparmiato le mie forze per attuarlo, né si ravvisano le condizioni per sperare che questo si attui nel futuro più prossimo.

A malincuore, quindi, ho dovuto prendere atto del più demoralizzante immobilismo, di cui non riesco a trovare alcuna plausibile ragione e di cui non voglio rendermi partecipe per coerenza e per rispetto dell’etica personale nella quale continuo a confidare.

La mia scelta può apparire dirompente e per certi versi lo è, quanto meno nella mia sfera personale, ma nessuna sofferenza vale il prezzo dell’incoerenza e nessuna scelta può essere svilita dalla conservazione di ruoli in cui si smette di credere, assumendomi la responsabilità di questa scelta che non ammette ripensamenti.

Non esistono altre ragioni per tale decisione e non consento il retropensiero strumentale, né l’esercizio sterile delle infime insinuazioni.

Sono stato attaccato pubblicamente e in alcuni passaggi persino deriso e la cosa non mi avrebbe toccato più di quanto ogni amministratore non metta in conto che possa succedere, ma la politica si regge su grandi pensieri ed a volte si muove anche su colpi bassi e atti di slealtà; è una certezza che conservo ed è stato per questo che ho continuato a lottare con tenacia e dedizione.

Non ho mai cercato gratitudine che non chiedo, ma evidentemente non è attraverso la riconoscenza dell’impegno che si pensa di proseguire, poiché, si è visto, quando si apre una fase delicata nella storia politica o umana di un individuo, sono in pochi quelli che restano a sostenerne le ragioni, assai più semplice è la ricerca delle distanze profonde, che permettono a volte di vedere con chiarezza i limiti fino ad allora celati.

A tutti coloro che mi hanno supportato e dato fiducia con il loro voto offrendomi la possibilità di vivere una esperienza intensa in questi mesi, sarò per sempre grato e pertanto rimango a disposizione di tutti con le mie energie e la mia caparbietà, cercando di adoperarmi con il massimo impegno alla risoluzione delle eventuali criticità”

Il consigliere comunale 

Luciano Mastroianni


Per una volta cogliamo l’onestà di chi “ha vinto” 

Assessore Luciano Mastroianni
Anche chi è stato eletto nella maggioranza dichiara che nei fatti non vi è stato nessun cambiamento!

Come opposizione lo stiamo denunciando da tempo ed il tempo, da buon galantuomo, presenta, prima o poi, sempre il conto!

Nella storia di Lagonegro una situazione del genere non si era mai verificata.

Ad 8 mesi dallo stappo della bottiglia di spumante il popolo raccoglie i vetri dei bicchieri rotti prima per la gioia ed ora per la grande delusione.

Solidarietà a Mastroianni per aver portato acqua ad un mulino che al pericolo della piena ha smesso di girare lasciandolo solo al suo destino.

Oggi, però, siamo di fronte ad una maggioranza che si ritrova fuori dal risultato bulgaro, in termini calcistici potremmo dire fuori all’Europa ed in zona retrocessione!

Colpisce in particolare la solitudine che si prova in politica “quando si apre una fase delicata nella storia politica o umana di un individuo, sono in pochi quelli che restano a sostenerne le ragioni. Assai più semplice è la ricerca delle distanze che scavano abissi, ma permettono a volte di vedere con chiarezza i limiti fino ad allora celati”

Una solitudine esaltata non solo da una maggioranza ingrata ed incapace di fare squadra, anche e soprattutto nei momenti delicati, ma resa esponenziale da un partito che non ha speso una sola parola in favore di un suo iscritto!” 

Avvocato Concetta IANNIBELLI 

 

 

Avvocato Concetta IANNIBELLI

AGGIORNAMENTI 

OBBLIGATORIO UN CHIARIMENTO PER UN’AMMINISTRAZIONE CHE SPESSO DIMENTICA CHE IL CONFRONTO NON È CON GLI ALUNNI…

La proposta a che si valutasse per l’elezione a Presidente del consiglio la persona del consigliere di maggioranza sig. Luciano Mastroianni, per le motivazioni esplicitate nella nota,

ha avuto la seguente perentoria risposta:

“chi ottiene il sostegno della maggioranza diventa presidente”

In queste poche parole il succo dei primi 8 mesi dell’Amministrazione Falabella, sempre più daltonica rispetto all’arcobaleno di frecce del proprio simbolo utilizzate per ingannare gli elettori; per esempio, quella freccia bianca che indicava la trasparenza su tutte le decisioni è diventata grigia come la nebbia che impregna le stanze del Comune da cui escono solo documenti preconfezionati e, spesso, vessanti per la popolazione (vedi Tari, IMU)

Tornando al Presidente del Consiglio Comunale di Lagonegro ed al rispetto che le Istituzioni meriterebbero, è chiaro a tutti (non abbiamo bisogno della lezioncina della maestra delle primarie) che gli assessori li sceglie e nomina il Sindaco con proprio decreto nella logica di un esclusivo rapporto di fiducia e di competenze, al contrario l’elezione del Presidente del Consiglio contempla una discussione allargata preferendo non chi “piace al Sindaco” ma scegliendo la figura migliore al ruolo fra i consiglieri.

Così dovrebbe essere ma anche sul futuro Presidente del Consiglio la maggioranza, il 27 gennaio giornata della “memoria”, non si è smentita ed ha avuto il cattivo gusto,a mezzo social,di anticipare il proprio agire:

“lo scegliamo noi nelle segrete stanze e voi zitti e muti che avete perso” 

consegnando a Lagonegro un nuovo segnale alquanto discutibile sul piano democratico, tutto a firma del nuovo “Napoleon” (per gli appassionati di Orwell) -sig. Salvatore Falabella-
Buona domenica 🌈


#sapevatelo2024 

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