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IL SURREALE DELLA POLITICA

TACCO&SPILLO

Non vogliamo certo aprire gli schieramenti al tocco classicista, visti peraltro alcuni profili reclutati direttamente nell’inimmaginabile culturale, ma quado si dice che se Atene piange Sparta non ride significa che nessuno può rallegrarsi facilmente delle sventure degli altri senza non pensare ai guai di casa propria. Così a cade che centrosinistra e centrodestra invece di darsele di santa ragione sul progetto di governo che pure dovrebbero avere in mente per portare la Basilicata nel futuro siano invischiate in una ridda continuata e di bassa umanità di dispetti, marcature, finte e contromosse che ci fanno capire in che acrocco surreale è precipitato l’onore della politica. Ora lasciamo stare la tattica d’influenzarsi reciprocamente nel giochino teatrale di nomi e liste annesse e connesse, ma va detto che tanto Chiorazzo quanto Bardi nelle rispettive coalizioni non paiono fare miracoli d’unità se ancora si fanno sentire brontolii e stilettate come il “passo indietro” richiesto dal capogruppo grillino Patuanelli al beato Angelico e il bagno “d’umiltà” preteso dal vice ministro degli esteri Cirielli al governatore. Canta Fabio De Vincente: “Capito che succede? C’è una roba surreale…”

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