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UEFA, ZVONE BOBAN SI DIMETTE DAL RUOLO DI “HEAD OF FOOTBALL” REPORT DELLE MOTIVAZIONI

Continua il periodo piuttosto turbolento all’interno dell’organizzazione che, dopo la battaglia alla Superlega, deve ora fare i conti con le dimissioni del croato

è giusto informare


🔺LE POCHE RIGHE DELL’UEFA

La freddezza del divorzio è testimoniata anche dallo scarno comunicato emesso dall’Uefa pochi minuti dopo la nota di Boban 

“La Uefa è lieta di annunciare che Zvonimir Boban esce dall’organizzazione di comune accordo. Boban è entrato in Uefa nel 2021 come responsabile del calcio dando inizio a una serie di significativi progetti per lo sviluppo tecnico, inclusi il Board Uefa e il Forum sul calcio giovanile.
La Uefa ringrazia il signor Boban per l’impegno e gli augura le migliori fortune per il futuro della sua carriera”

UEFA, ZVONE BOBAN SI DIMETTE DAL RUOLO DI “HEAD OF FOOTBALL” 


Uefa, Boban si dimette dal ruolo di “Head of Football”

L’ex rossonero lascia il ruolo di Chief of Football: non ha accettato il prolungamento del mandato di Ceferin fino al 2031

le motivazioni :

Continua il periodo piuttosto turbolento all’interno dell’organizzazione che, dopo la battaglia alla Superlega, deve ora fare i conti con le dimissioni del croato

Boban si dimette dalla Uefa: il durissimo attacco a Ceferin

L’EX ROSSONERO

La decisione arriva con precise motivazioni, che evidenziano un comportamento ritenuto inaccettabile e paradossale:

“Non faccio il fenomeno, ma…”

Terremoto all’Uefa: Boban rassegna le dimissioni alla vigilia del Congresso

Il croato lascia Nyon in disaccordo con il cambio di Statuto voluto da Ceferin che permetterebbe al presidente di ricandidarsi oltre il 2027.

Da Zvone una “lettera aperta” per spiegare le sue ragioni.

La federcalcio europea: “Uscita di comune accordo”

Terremoto all’Uefa. Zvone Boban se ne va.
“Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa”: si conclude così la lettera aperta scritta dall’ormai ex “Head of football” di Nyon, Capo del calcio, scelto dal presidente Aleksander Ceferin come consigliere personale nell’aprile 2021. Ma è stato proprio il contrasto con Ceferin su alcuni temi cruciali la ragione dell’addio. Boban, campione del Milan e della Croazia, ha comunicato ieri le sue dimissioni irrevocabili, chiedendo addirittura di non ricevere nessuna buonuscita. Una perdita grave per Nyon che, nel futuro prossimo, dovrà affrontare le conseguenze della sentenza della Corte Ue: pur con tutti i vincoli del merito sportivo previsti dal Trattato, i giudici del Lussemburgo hanno autorizzato anche i privati a creare un torneo (nel caso, la famosa Superlega che andrebbe in conflitto totale con la Champions).

🔺MANDATO PRESIDENZIALE

Al centro della questione è la decisione di rivedere gli Statuti sui termini presidenziali. Un cambio che Boban, e non soltanto lui, giudica incompatibile con i valori ai quali dovrebbe ispirarsi la nuova Uefa. Dopo l’elezione nel settembre 2016, Ceferin aveva introdotto il limite dei tre mandati presidenziali. Di conseguenza nel 2027 non avrebbe potuto ripresentarsi. Il Congresso di Parigi dell’8 febbraio sarà chiamato a votare su un cambio che, invece, permetterebbe allo sloveno una nuova rielezione (in teoria neanche l’ultima) grazie alla nuova interpretazione di un articolo: il limite di dodici anni vale per chi si candida dopo l’entrata in vigore della regola, ma non per chi è stato eletto prima, come Ceferin.

🔺TOTALE DISSENSO

Ceferin non si è mai sbilanciato su una eventuale rielezione. Nell’intervista dell’altro giorno al Telegraph ha detto: “Non mi impegno su niente, candidarmi, non candidarmi. Aspettiamo”. Per Boban è problematico anche l’allungamento dei termini per i membri dell’Esecutivo che potranno essere rieletti dopo aver compiuto 70 anni (come il presidente della Figc Gravina). Ha scritto ancora il dirigente croato: “Si tratta di una proposta per modificare lo statuto dell’Uefa e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione”.

🔺IL VOTO A PARIGI

Se il Congresso darà l’ok alla modifica dello Statuto, non ci sarà formalmente nessun problema legale. Ma dal punto di vista etico è diverso: Ceferin doveva rappresentare la nuova Uefa, questa decisione è un passo indietro di cui non c’era bisogno. “Paradossalmente – continua la lettera di Boban – nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla ‘bad governance’ che è stata per anni il ‘modus operandi’ di tutto il vecchio sistema. Una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso. Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti è sorprendente e incomprensibile, soprattutto in questo momento”. Sicuramente il Congresso voterà a favore, ma è da escludere l’unanimità: dovrebbero essere contro le quattro britanniche, l’Irlanda, le scandinave, la Moldova e la Romania di Razvan Burleanu che sta pensando di candidarsi nel 2027 per raccogliere i voti degli insoddisfatti. Dalla quantità di voti “contro” si capirà quanta opposizione ha ricevuto l’idea di Ceferin.

🔺UN’ALTRA SEPARAZIONE

Non è la prima “separazione” di Boban.
Nel giugno 2019 aveva lasciato il ruolo di vicesegretario generale della Fifa e di consigliere speciale del presidente Infantino per inseguire il sogno del suo Milan con Paolo Maldini. Ma era stato licenziato nel marzo 2020 per aver criticato il Ceo Gazidis e il fondo Elliott in un’intervista: poi il tribunale aveva deciso che si trattava di opinioni legittime.

Ora l’addio all’Uefa:

“Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così”

Zvonimir Boban si è dimesso dalla UEFA. Non è più l’Head of Football e il suo addio alla vigilia del Congresso fa già discutere

Boban ha annunciato:

“Ho parlato e discusso con il presidente dell’UEFA riguardo ad un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto dell’UEFA e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione”

Boban, addio all’UEFA:

“Ceferin ha assunto un atteggiamento paradossale”

Boban ha poi aggiunto:

“Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’UEFA e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il “modus operandi “di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso. Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed e incomprensibile, soprattutto in questo momento”

Caos nell’UEFA, si è dimesso Boban: era in disaccordo con la modifica dello statuto pro Ceferin

L’ex rossonero lascia il ruolo di Chief of Football: non ha accettato il prolungamento del mandato di Ceferin fino al 2031

Zvonimir Boban non è più il Chief of Football dell’UEFA.

L’ex trequartista e dirigente del Milan ha rassegnato le proprie dimissioni nelle scorse ore.

La decisione è stata presa “di comune accordo”, secondo quanto annunciato dall’entità

Ma in realtà parte proprio dal croato, che ha scelto di lasciare in disaccordo con il cambio di statuto in corso in queste settimane

L’addio di Boban è ufficiale, come ha comunicato l’UEFA stessa attraverso il proprio sito.

IL COMUNICATO DELL’UEFA

“L’UEFA annuncia l’addio di Zvonimir Boban dall’organizzazione di comune accordo.

Boban è entrato nell’organizzazione nel 2021 come Chief of Football e ha avviato diversi progetti significativi nello sviluppo tecnico, tra cui la creazione dell’UEFA Football Board e dello Youth Football Forum.

La UEFA esprime la propria gratitudine al signor Boban per i suoi servizi e gli augura buona fortuna per la sua carriera futura”.

PERCHÉ BOBAN LASCIA L’UEFA

Boban ha rassegnato le dimissioni in disaccordo con la decisione dell’UEFA di modificare lo statuto esistente: in base a questo cambio in corsa, il presidente Aleksander Ceferin potrà rimanere in sella non più fino al 2027, anno di scadenza del proprio mandato, bensì fino al 2031.

“Il comitato legale – comunicava l’UEFA stessa nelle scorse settimane – ha proposto una serie di modifiche allo statuto che chiariscono alcune disposizioni esistenti per garantire che nessuna sia applicabile retroattivamente, in linea con un principio giuridico fondamentale”.

LA CARRIERA DI BOBAN

Campione da calciatore, plurivincente con la maglia del Milan dopo aver indossato anche quelle di Dinamo Zagabria e Bari, Boban ha iniziato ben presto la propria carriera di dirigente, dividendosi tra il club rossonero, la FIFA e l’UEFA. 

Nel 2016 il croato è stato nominato vicesegretario generale della FIFA, ruolo che ha lasciato dopo tre anni per diventare Chief Football Officer del Milan. Quindi l’addio, traumatico, dopo nemmeno un anno a causa di dissidi con l’ad Gazidis. Quindi la nomina dell’UEFA nell’aprile del 2021: una posizione ricoperta per tre anni circa, fino all’addio.

#sapevatelo2024

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