ZULLINO AMBIDESTRO, COVIELLO LO PUNGE
Il venosino, a gamba tesa su Merra, vuole stare nel cdx ma senza Gen: pure Chiorazzo, però, gli va bene
In una delle ultime puntate di “Oltre il giardino”, il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotto dal giornalista Paride Leporace, si è tenuto un dibattito di alto livello tra due dei capigruppo in Consiglio regionale, uno di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello, e l’altro di Basilicata Oltre, Massimo Zullino. Il confronto ha toccato diversi punti cruciali relativi alla politica regionale della Basilicata. anche all’indomani di un Consiglio fiume in cui è stato approvato il Bilancio di previsione 2024-2026 e con particolare attenzione rivolta alle prossime elezioni.
IL BILANCIO REGIONALE DELLA «DISPERAZIONE»
Tra le questioni più rilevanti affrontate ed approvate dall’Assise regionale ci sono quelle legate al Bilancio di fine stagione e all’autonomia differenziata. Coviello ha iniziato esponendo la portata tecnica del Bilancio approvato e «programmato in maniera abbastanza veloce» che «ha raccolto anche la disponibilità di parte dell’opposizione nel definire subito il quadro in modo tale da darci la stura per poter programmare le attività di fine legislatura», sottolineando l’importanza di sbloccare i Fondi per lo sviluppo e la coesione fondamentali altresì «per poter programmare e garantire le azioni di sviluppo organico del territorio regionale». Più critico sui risultati ottenuti nell’ultimo Consiglio regionale, invece, appare Zullino che ha evidenziato come sia approvato quello che ha definito «il bilancio della disperazione». «Si è trattato – enfatizza il capogruppo di Basilicata Oltre – dell’ultimo “colpo di coda” del presi- dente uscente Vito Bardi che, dopo aver fallito su tutto il fronte politico, ha pensato che con l’approvazione e lo sblocco di alcuni fondi di coesione, potesse soddisfare in qualche modo le promesse attese».
L’INTERROGATIVO MUSACCHIO E GLI ATTACCHI A MERRA
Zullino ha ricordato co- me «già dalla campagna elettorale, tra le precise richieste quella del rinnovamento del management del Consorzio di Bonifica della Basilicata (dal 2018 l’Amministratore Unico è Giuseppe Mu- sacchio, ndr) e invece proprio Piergiorgio Quarto ed altri del partito di Coviello hanno mantenuto lo status quo». Dal tema agricoltura, per Zullino lo spunto della vicenda della Diga del Rendina per iniziare un attacco a tutto tondo contro l’ex assessore alle Infrastrutture, Donatella Merra. «Merra – ha detto Zullino – ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare, nel merito e nel metodo. Non lo dico per fatto personale anche se tutta la Basilicata sa che io l’ho candidata ed io l’ho fatta eleggere. Su Bardi è stata lei a chiederci di fare la verifica di metà mandato perché non riusciva a lavorare, ma poi è tornata da Bardi, tradendoci, e a pochi mesi dalle elezioni, ha tradito pure Bardi». Coviello, da parte sua, ha fatto notare a Zullino che su Merra, l’assessore più longeva della Giunta Bardi in riferimento al mantenimento della stessa delega nel corso della legislatura, il venosino ha «votato sempre a favore delle scelte politiche fatte da Merra, ma adesso afferma che lei ha sbagliato tutto».
ZULLINO RESTA FERMO SUL “NO” AL BARDI BIS MA …
La questione inevitabilmente è dirottata sulla politica partitica e sulle scelte strategiche legate alla coalizione di centrodestra, ancora in corso in vista delle prossime Regionali. A quel punto Zullino ha espresso tutto il suo dissenso al Bardi bis ma non ha escluso sostegno ad un possibile «altro candida- to». «Rispetto ad altri che hanno preso altre scelte – evidenzia il capogruppo di Basilicata Oltre – resto ancora coerente, insieme al collega Vizziello, a quello che è il programma elettorale 2019» e sebbene siano usciti dall’iniziale gruppo della Lega, non sono «andati alla rincorsa di carri probabilmente vincenti» ma han- no perseguito una funzione di mediazione per «tenere unita e coesa quella maggioranza del 2019» e «paradossalmente – incalza Zullino – ci ritroviamo ora all’opposizione per aver chiesto a Bardi di fare il presidente politico e tenere unita la coalizione nel rispetto di quel programma». Per Zullino, Basilicata Oltre non esclude la coalizione con il centrodestra a patto però che non sia Bardi bis. D’altro canto, però, su eventuali tavoli avuti «nell’alveo del centrosinistra» Zullino dichiara di non sentirsi «coinvolto in riferimento al Pd piuttosto che ai Cinque Stelle». Ma precisa, altresì, che su «una interlocuzione diretta con Angelo Chiorazzo invece sì» esprimendo così al contempo apertura verso alternative moderate, che potrebbero rappresentare una porzione importante dell’elettorato centrista perchè Chiorazzo non è percepito come «il candidato del Partito Democratico – spiega il consigliere regionale – bensì come, innanzitutto, una persona onesta, che per quanto mi riguarda rappresenta anche una parte di elettorato del centrodestra, cioè quello più moderato. Sebbene, poi, lavora sui principi che invece sono un po’ più tipici del centrosinistra, come può essere l’aspetto sociale e il cooperativismo». Qundi, in considerazione di tutto questo per Zullino «qualora dovessimo decidere con un “campo largo” di sposare la candidatura di Chiorazzo come presidente della Regione Basilicata sarà dettata dal fatto che sarà il presidente di quell’area centrista, moderata e civica espressione della comunità lucana». Concisa la replica di Coviello che nell’alludere a critiche interpretabili come strumentali perché pensate per fini di «posizionamento politico», ha rimarcato che «bisogna fare una scelta inequivocabile rispetto a dove stare». «Per me – ha aggiunto Coviello – l’appartenenza ad uno schieramento politico e all’altro, appare fuorviante. Chiorazzo, appoggiato dal Pd, sta aggregando un mondo che con il centrodestra non ha nulla a che fare e che è lontano mille miglia».
CHI SARÀ IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL CDX?
Facendo riferimento ad un’ormai nota considerazione sollevata dal viceministro Cirielli in visita nel capoluogo lucano qualche giorno fa, Coviello rimarca come «Fratelli d’Italia ha uomini va- lidi da mettere in campo» nella partita per il candidato governatore lucano. Il capogruppo FdI spiega però come «questa decisione si sottrae ad una scelta meramente fatta sul territorio» rimarcando come «se per il centrosinistra è più facile ragionare su base territoriale, al centrodestra risulta più complicato perché governando 16 Regioni appare comprensibile che lo scacchiere venga rideterminato anche sulla base dei rapporti di forza a livello nazionale». A fare da eco Zullino che confida di non sapere ipotizzare su che «tipo di nome potrebbe andare a finire» la scelta di Roma. Ed è qui che avanza il toto nomi «spendibile» secondo il capogruppo di Basilicata Oltre come quello dell’attuale assessore regionale Cosimo Latronico, oppure del deputato Salvatore Caiata. Nomi che anche il capogruppo FdI Coviello reputerebbe, eventualmente, «capaci di guidare la Regione Basilicata» ma che lascia intendere di voler aspettare una scelta del Partito che si riveli «unitaria» facendo «sintesi su un nome» rimarcando però quanto sia di gran lunga più importante «non appassionarsi al nome», ma piuttosto «alla possibilità che il centrodestra abbia di rigovernare la Regione Basilicata e portare a casa quel processo di rinnovamento che ha iniziato».