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«BENE IL BONUS ACQUA, MEGLIO SE ESTESO»

L’assessore regionale Latronico: «ulteriore passo verso l’efficientamento energetico». La richiesta di Polese (IV): «Alziamo la platea dei beneficiari sopra i 30 mila euro di Isee annui»

Un aiuto concreto per le tasche dei cittadini lucani in un momento particolarmente difficile, una spinta decisa (e decisiva) verso una necessaria transizione energetica e, non certo meno importante, un intervento concreto a protezione del pianeta: il Bonus idrico – l’iniziativa della Regione Basilicata resa possibile nell’ambito degli accordi con le compagnie petrolifere Eni e Shell che finanzieranno il progetto denominato “Energie rinnovabili per la sostenibilità del settore idrico lucano” – rappresenterebbe tutto questo. Da lunedì le famiglie lucane con reddito Isee inferiore ai 30 mila euro potranno presentare la domanda per ricevere la misura regionale che si sostanzia, per chi ne farà domanda, nella riduzione del costo in bolletta del servizio idrico, fognario e depurativo, incluse le relative quote fisse, entro un consumo di 20 metri cubi all’anno per ogni componente del nucleo familiare. Una misura apprezzata anche dal vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese che, però, vorrebbe puntare più in alto su un provvedimento che considera sì un bene, utile «a tagliare i costi contro i rincari degli ultimi tempi». ma vorrebbe osare di gran lunga di più. Cosi, direttamente dai suoi canali social lancia la proposta al Governo Bardi di estendere il bonus acqua «anche nei confronti dei cittadini lucani di ceto medio, che rimangono troppo spesso esclusi dai bonus ed incentivi – evidenzia il consigliere regionale di Italia Viva – nonostante non siano esenti anche loro da una palese sofferenza». «Sarebbe -spiega – una misura più equa» che eviterebbe in tal senso «di dare sempre lo stesso agli stessi e che costituisce – conclude Polese – l’occasione per risparmiare qualche decina di euro che possono essere reinvestite e rispesi per altri bisogni delle famiglie».

BONUS ACQUA, AD OGGI CHI POTRÀ OTTENERLO E COME

La proposta di Polese, dunque, è stata lanciata. Ora non resta che aspettare per vedere se il messaggio verrà sprecato nel web oppure no. Nell’attesa, da lunedì le richieste potranno essere inoltrate tramite moduli disponibili sia in formato cartaceo che elettronico e reperibili sul sito web dell’Acquedotto Lucano, in cui l’intestatario dell’utenza idrica dovrà fornire i propri dati, dichiarare di rientrare nei requisiti richiesti ed allegare una copia del documento d’identità. I moduli sono adatti sia per utenti diretti (titolari di un contratto di fornitura idrica personale) che indiretti (coloro che usufruiscono di un contratto intestato al condominio). I requisiti per ottenere lo sconto sono tre: avere la residenza in Basilicata, essere intestatario di un contratto di fornitura idrica attivo con tariffa per uso domestico residente; appartenere ad un nucleo familiare con indicatore Isee inferiore a 30.000 euro. Una volta compilata la domanda, questa potrà essere inviata a mezzo mail o attraverso la posta ordinaria, oppure recandosi in uno dei 18 sportelli di Acquedotto Lucano Spa. Sarà, altresì, cura di Acquedotto Lucano contattare l’utente nel caso ci sia qualcosa da integrare o modificare nel modulo compilato. Per tutte le informazioni è attivo il numero verde 800 99 22 92. Insomma, si tratta di un’operazione mirabilissima dove al centro vi è l’acqua «una risorsa preziosissima della Basilicata», come ha rimarcato Polese nel suo messaggio social.

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