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«DAL CONSORZIO AUMENTI DEL 15%»

Tariffe acqua, contro l’Au Musacchio il sostegno di Braia (IV) agli agricoltori: «Comparto a rischio»

La politica agricola regionale «non si può ridurre solo alla presentazione dei bandi sui Fondi Csr: un errore strategico che da 5 anni sta penalizzando il settore». A dichiararlo il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva Renew Europe, che ha aggiunto che «occorre recuperare immediatamente almeno 10 milioni di euro per azzerare aumenti dell’acqua agli agricoltori, prorogare la convenzione con Ara, pagare i danni da fauna selvatica e rilanciare la promozione agroalimentare. Creare subito un fondo dedicato alle imprese per sostenere l’accesso al credito e favorire gli investimenti connessi ai fondi europei, compreso Csr». Meno 561 aziende agricole nel solo 2023, è, per Braia, «un dato molto preoccupante». «Agli agricoltori in protesta va tutto il mio sostegno personale – ha rimarcato Braia -. In Basilicata, al contempo, aumentano del 15% le tariffe dell’acqua da parte Consorzio di Bonifica, euro zero all’Agenzia Regionale Allevatori e servizi a rischio per la zootecnia, euro zero, ancora, per i danni da cinghiali e sempre euro zero per la promozione agroalimentare. Dopo le iniziative del Governo nazionale che aumenta le tasse agli agricoltori, eliminando il regime di esenzione Irpef sui terreni, in vigore dal 2017 grazie al Governo Renzi, la Regione Basilicata riesce a peggiorare ulteriormente le cose. Inoltre, con il diritto di superficie tassato tra i redditi diversi, trema anche chi ospita impianti agro voltaici. Se non si interverrà adesso, il comparto agricolo lucano, fragile di suo e già colpito dagli aumenti dei costi di fitofarmaci e gasolio, è di fatto abbandonato a se stesso, senza interlocutori sensibili e reattivi. Si rischia il collasso». Per Braia, dal governo regionale «la mancanza totale di considerazione per il settore primario», quando, invece, «dovrebbe essere, invece, proprio quello su cui basare il rilancio futuro della nostra regio- ne, per la connessione e relazione ai settori dell’ambiente, dell’energia, del turismo e della trasformazione agroalimentare». «Per fortuna – ha concluso il consigliere regionale Braia – ci sono sempre i fondi europei. Il loro utilizzo presuppone però investimenti e anticipazioni da parte delle aziende agricole, allo stato attuale purtroppo sempre più in difficoltà».

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