«IN BASILICATA VERA COLONIZZAZIONE CRIMINALE»
Tribunale Potenza, inaugurazione anno giudiziario: in aumento intercettazioni ed indagini dell’Antimafia
Giustizia, nel Distretto Basilicata incremento delle iscrizioni dei delitti contro la libertà sessuale e affini: 113 rispetto alle 99 della rilevazione precedente. Per le altre tipologie, riduzione del 35,50% dei reati di criminalità informatica, scesi da 3mila e 664 a mille e 997, e decremento dei delitti contro la Pubblica amministrazione e di quelli relativa all’indebita percezione di contributi pubblici.
Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 svoltasi al Tribunale di Potenza.
Per quanto riguarda il numero, la durata e i costi delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, c’è stato un incremento quantitativo con conseguente aumento del costo complessivo del Distretto Basilicata: da 1 milioni e 993mila euro, la spesa è lievitata a 2 milioni e 414mila euro.
Per parte inquirente, è stato evidenziato come le indagini ed i procedimenti sviluppati hanno posto in evidenza «un sistema mafioso endemico in Basilicata». Mentre nel corso del periodo 2017-2018 per i reati di competenza dell’Antimafia era stata esercitata l’azione penale nei confronti di poche decine di indagati, adesso si è arrivati all’esercizio dell’azione penale nei confronti di 368 imputati, mentre i soggetti attualmente iscritti per reati di competenza dell’Antimafia sono cresciuti fino ai mille e 968 attuali.
Sodalizi lucani e non lucani, è stato sottolineato, operano in sinergia tra loro: «Pericolosissime infiltrazioni di carattere economico-criminale delle più potenti organizzazioni mafiose campane e calabresi».
La magistratura inquirente della Basilicata ha evidenziato una «vera e propria colonizzazione criminale di ampi territori lucani».
Il Circondario del Tribunale di Potenza, per la Procura, è caratterizzato da un tessuto socio-economico in cui i fenomeni di corruttela e malaffare politico-amministrativo allignano in modo significativo.
Altro allarme lanciato, quello spiegato dal presidente vicario della Corte di appello di Potenza, Alberto Iannuzzi: «La carenza di personale sia amministrativo che giudiziario mette a rischio la sopravvivenza stessa del Distretto».
In merito all’andamento di particolari tipologie di reato, è stato evidenziato quanto segue:
– Delitti contro la pubblica amministrazione: si registra complessivamente un decremento del 15,21 % rispetto all’anno precedente.
– Delitti aventi ad oggetto l’indebita percezione di contributi, finanziamenti, ecc. concessi dallo Stato, da altri enti pubblici o dalla Comunità Europea: si registra, per il reato ex art. 316 ter c.p., un decremento delle iscrizioni rispetto al periodo precedente (da 134 a 49 casi).
– Delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso: invariati (da 15 a 15 casi).
– Reati di comune pericolo: si rileva un decremento delle iscrizioni rispetto al periodo precedente (41,94 %). – Reati contro la moralità pubblica, il buon costume, gioco e scommesse: si registra un decremento complessivo rispetto al periodo precedente (da 55 casi a 25).
– Omicidio Volontario: incremento del numero delle iscrizioni rispetto al precedente anno (9 casi).
– Omicidio colposo, lesioni colpose ecc.: decremento complessivo delle iscrizioni (55,42%).
– Delitti contro la libertà sessuale ecc.: incremento delle iscrizioni rispetto al periodo precedente (n. 113 rispetto alle precedenti 99).
– Reati contro il patrimonio: decremento complessivo del 14,72% (da 9.935 a 8.660): in aumento, in generale, i furti, compresi quelli in abitazione passati da 1.042 a 1.059 (1,61% in più); riduzione delle iscrizioni per il delitto di rapina (da 77 del precedente anno a 75), riduzione delle iscrizioni per il delitto di usura (da 15 a 12) e, riduzione di quelle relative alle estorsioni passate dalle 181 precedenti alle 171 di quest’anno (5,85% in meno).
– Fallimento e procedure concorsuali in genere: si registra un decremento delle iscrizioni passate dalle 45 precedenti alle 24 di quest’anno.
– Reati in materia di riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani: sei iscrizioni per il reato ex art. 604 c.p.; una iscrizione per il reato ex art. 601 c.p.
– Immigrazione: decremento delle iscrizioni per tale tipologia di reati (da 16 a 12).
– Ecologia: riduzione delle iscrizioni, dalle 255 del 2022 alle 202 del 2023 (9,44%).
– Edilizia e urbanistica: complessiva riduzione delle iscrizioni passate dalle 384 del 2022 alle 374 del 2022 (29,73%).
– Società e consorzi: riduzione delle iscrizioni, dalle 11 del 2022 alle 8 del 2023.
– Reati informatici ecc.: si registra un decremento dei reati di criminalità informatica del 45,50 % (da 3.664 a 1.997). Considerevole il dato delle iscrizioni a carico di autori ignoti: le iscrizioni con autore ignoto rap[1]presentano il 90,43% del totale delle iscrizioni.
– Reati in materia tributaria ecc.: decremento delle iscrizioni del 15,69 %, dalle 102 del 2022 alle 86 del 2023.