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BANDIERA BIANCA PER CHIORAZZO?

La proposta sarebbe nata dal “lodo Pittella”: rumors su ipotesi accordo tra Speranza e Conte. Csx, l’enigma Auxilium: se davvero in campo l’ex Ministro Lamorgese, ritiro o 2alinea?

L’ ultima domenica di un gennaio caratterizzato dalla preparazione delle prossime elezioni regionali si è contraddistinta per una notizia bomba. Una di quelle notizie che girano di bocca in bocca, di cellulare in cellulare di cui non si può fare a meno di occuparsi. La notizia (se fosse vera) che cambierebbe tutta la narrazione della prossima campagna elettorale nel centrosinistra riporta che l’intera coalizione avrebbe trovato la quadra unendo il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle, Italia Viva ed Azione intorno alla presidenza dell’ex ministro Luciana Lamorgese. La candidatura, che sarebbe nata intorno al “lodo Pittella” avrebbe (secondo le indiscrezioni) ricevuto il placet di Speranza e di Conte.

LA RITIRATA DI CHIORAZZO

Alla fine, se tutto fosse confermato, Pittella, insieme con il Movimento Cinque Stelle e gli altri sarebbero riusciti nell’intento di costringere Chiorazzo alla resa. Il re delle coop, secondo le voci raccolte, avrebbe infatti accettato di rinunciare alla candidatura a Presidente per supportare con una propria lista la candidatura di Lamorgese. Un passo indietro clamoroso che brucerebbe tutto lo sforzo profuso dall’imprenditore di Senise per aggregare uomini e mezzi ma che trascinerebbe nella clamorosa ritirata anche gli editori e gli imprenditori, le grosse grasse penne che fino ad ora si sono prodigare nella campagna mediatica a sostegno di Chiorazzo. Una campagna mediatica e politica tutta concentrata ad evidenziare il sabotaggio e addi- rittura il tradimento di chiunque mettesse in discussione Chiorazzo e che, se questa voce fosse confermata, sarebbe palesemente smentita e costringerebbe molti esponenti politici e giornalistici a clamorose ritrattazioni e pesanti ripensamenti.

IL PUPAZZO BRUCIATO

Ci troveremmo davanti ad una strana storia nella quale non soltanto chi entra in conclave Papa esce cardinale ma nel quale il nominativo viene usato proprio come un pupazzo da buttare avanti e bruciare. Non sarebbe, infatti, la prima volta nella storia della politica che le forze politiche illudono qualcuno di un inesistente sostegno avendo già in mano il piano bis con il quale scaricarlo. Per dirla fuori di metafora Conte e Speranza hanno assicurato il sostegno a Chiorazzo in caso di candidatura, Conte l’ha ritirata e Speranza lo ha sostituito con una collega di Governo. La grande novità, rispetto alla classica formulazione di questo schema, è che il pupazzo da bruciare non è il classico esponente di Partito ma un autorevole uomo della società civile che ha incassato anche il sostegno delle gerarchie ecclesiastiche e di tanti politici in primis del segretario regionale del Pd.

LA VITTIMA SACRIFICALE

Certo, qualora la notizia fosse confermata, il gesto di Chiorazzo sarebbe ben condito dalle rituali nobili parole che fanno riferimento all’interesse collettivo, al passo di lato per il bene di tutti. Sicuramente tutto sarà condito da importanti padri nobili del centrosinistra e da intellettuali altissimi ma tutto ciò non potrà mai cancellare la sostanza. La sostanza sarebbe che Chiorazzo farebbe la parte della vittima sacrificale di una strategia concepita sulla sua testa e terminata alle sue spalle. Una strategia che, se accettata dal re delle coop, eliminerebbe anche la narrazione dell’imprenditore indipendente dai partiti.

I PROTAGONISTI NON CONFERMANO

Va detto, per onestà intellettuale, che nessuno dei protagonisti della coalizione ha confermato questo scenario. Ad onor del vero tutti gli esponenti politici del centrosinistra lasciano trapelare smentite a questa ipotesi. La politica ci insegna che le smentite non sempre sono sincere, la tattica politica si nutre anche di simulazioni. Non siamo in grado di dire se è simulata la notizia o la smentita, ci sarebbe da chiedere chi abbia favorito questa storia domenicale e perché. Quello di cui noi siamo convinti è che un uomo libero ed un grande imprenditore come Chiorazzo non accetterà mai di essere trattato come un pupazzo. Noi non lo faremmo e crediamo che non lo farebbe neanche lui. Abbiamo una grande stima della sua storia personale e dei suoi successi, speriamo di non essere smentiti.

Di Massimo Dellapenna

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