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PEPE AMMETTE: «IL DIALOGO CON PITTELLA C’È»

Oltre il giardino Valluzzi: «Chiorazzo non retrocederà». Cifarelli: «non posso immaginare Bardi e Marcello insieme». Il leghista: «Il cdx ha un vantaggio, rimarrà unito chiunque sarà il candidato presidente»

Tra centrodestra e centrosinistra, relativamente alle prossime regionali lucane, c’è chi ha una certezza ed è il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi: «Al di là di ciò che accadrà, Angelo Chiorazzo non retrocederà dalla candidatura». Ad “Oltre il giardino”, trasmissione condotta da Paride Leporace ed in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre, ospiti il segretario regionale della Lega, Pasquale Pepe, il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli ed il sindaco Valluzzi.

QUI CENTRODESTRA

Per Pepe, fiducia nei vertici romani e partita tutta aperta. «Forza Italia – ha detto – in Basilicata ha potuto scegliere il candidato presidente di Regione 5 anni fa, quando il primo parti- to era la Lega. Adesso la scelta potrebbe spettare a Fratelli d’Italia o alla Lega. Il centrodestra comunque ha un vantaggio ri- spetto al centrosinistra: c’è una coalizione composta da partiti che non cambiano a prescindere da chi sarà candidato presidente o il candidato sindaco. È questo un valore aggiunto, ma la coalizione deve riconoscere pesi e contrappesi, restando unita. È un equilibrio molto delicato che continua a porci in vantaggio rispetto ai nostri antagonisti, ma che necessita di valutazioni attente e ragionate caso per caso». Al di là dei possibili nomi, «Fanelli sì, ma siamo in tanti nella Lega ad avere l’identikit giusto», per Pere sbagliata la proposta del “Papa straniero” o del “civico”. «Non condivido l’ipotesi e non condivido il ricorso al civismo perché – ha spiegato Pepe – ritengo che non sia salvifico, anzi in tante circostanze si è rivelato poi un bluff o addirittura dannoso, tanto per la politica quanto per l’Istituzione. La politica deve fare la politica, il resto deve fare il resto e se c’è la politica che guida e governa le istituzioni, sicuramente non può mancare il dialogo con le associazioni di categoria. Il civismo deve essere accolto dalla politica, ma non deve sostituire la politica». A proposito di «chi conosce la politica», con «estrema serenità» Pepe ha ammesso interlocuzioni con l’ex governatore di centrosinistra, Marcello Pittella, ed Azione. «Discutiamo da tempo – ha aggiunto -, a prescindere da quella che sarà la prossima competizione elettorale che riguarda le regionali e non soltanto le regionali. Ci sono tanti punti di convergenza. Dialogare è alla base dell’arte politica, fare sintesi e decidere magari percorsi comuni è un passaggio successivo che richiede un esercizio molto complicato, che deve essere fatto di comune visione». Per Pepe, rappresentanza consiliare in Regione svuotata se confrontata con la consistenza di inizio legislatura, ma partito sano: «Alle ultime elezioni politiche la Lega si è attestata al 9%». «L’adesione ad un movimento politico viene fatto non per ragioni di opportunità, ma per ragioni di convincimento – ha sottolineato -. Per cui essendo la Lega evidentemente il partito più giovane al Sud, ha avuto degli ammiccamenti che poi magari si sono rivelati con attenzioni diverse rispetto al progetto della Lega e quello che interessa è fermarsi e ripartire. Non c’è nessun tipo di tragedia e quello che è importante nell’attività politica è creare la classe dirigente che sia solida, critica e pronta ad affrontare i momenti facili senza entusiasmo particolare, ed i momenti difficili senza scoramento particolare». Non comprese le scelte di Zullino, «ognuno può cambiare idea, ma fino a qualche anno fa uno sventolava con orgoglio e convincimento la bandiera dell’autonomia differenziata ed oggi l’avversa quotidianamente con argomenti che francamente non hanno nulla di fondato», e «porte aperte» per Merra: «C’è un progetto politico che può essere migliorato e arricchito, se c’è l’adesione su quel progetto politico non c’è nessun tipo di avversione che possa impedire un riavvicinamento con chiunque». Sull’ex sindaco flash Cariello, «Pasquale ha fatto bene», e sul sindaco di Potenza Guarente, lo ricandiderebbe: «L’ho detto a più riprese pubblicamente e poi nei tavoli politici, Mario abbia ben operato».

QUI CENTROSINISTRA

A rompere il ghiaccio sullo stallo, Cifarelli con confronto con il centrodestra: «Tra Sparta e Atene non so chi piange e chi ride in questo momento». «C’è un candidato autorevole, l’unico fino a questo momento in campo che è Angelo Chiorazzo – ha detto Cifarelli -, rispetto al quale si tenta come Partito Democratico, anche attraverso il metodo delle primarie, di condividere questa scelta o anche un’altra scelta, con un cosiddetto campo largo». Valluzzi ha ribadito che «Chiorazzo non muterà la sua condizione di candidato» presidente. In ogni caso, attualmente non c’è convergenza da parte degli altri partiti sul fondatore di Auxiulium, a partire dal Movimento 5 stelle, che è o sarebbe il socio di maggioranza della coalizione, Valluzzi auspica una coalizione di centrosinistra ampia: «Un terzo polo sarebbe la costruzione più agevole per mantenere al governo un centrodestra che non ha perseguito l’interesse della Basilicata e dei lucani». Gli incontri e le trattative, devono continuare. Sulle divisioni che segnerebbero l’esito, concorde con Valluzzi, Cifarelli: «Non riesco ad immagi- nare Azione e Marcello Pittella su un palco insieme a Bardi e a Gianni Rosa e, non riesco a immaginare neanche Gianni Rosa e Bardi su un palco insieme a Pitella». «Credo che sarebbe una contraddizione per la sto- ria di queste persone e – ha concluso Cifarelli – credo che ne pagherebbero anche un prezzo dal punto di vista elettorale».

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