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LA LEGA QUASI AI TITOLI DI CODA

ll Gen a Roma, Carroccio pronto a capitolare: Salvini in Basilicata per arrendersi alla liquidazione. Per il sì al bis, FdI chiederà la testa di quelli della Corte dei miracoli: Iorio e company

Sarà domani il Bardi Day. Da quello che si apprende domani il Generale incontra i vertici di Fratelli d’Italia per parlare del futuro della coalizione e ottenere il lasciapassare per la ricandidatura. I rapporti con il partito di maggioranza relativa si erano raffreddati fino ad interrompersi dopo la revoca dell’assessorato a Gianni Rosa poi diventato Senatore della Repubblica. Da qualche tempo i pontieri si sono messi all’opera e i rapporti sono decisamente migliorati. A favore del Generale gioca l’aiuto che Forza Italia ha dato a Fratelli d’Italia per la positiva soluzione della questione Sardegna. Un favore che ha consentito di superare le resistenze leghiste e che ora deve essere ricambiato da FdI. Tajani ritiene intoccabile Bardi e lo ha detto in ogni momento e luogo, sostenuto in questo da tutti i maggiori vertici del Partito fondato da Berlusconi.

LE PAROLE DI CIRIELLI

In Basilicata risuonano ancora forti le parole di Edmondo Cirielli. L’autorevole esponente di FdI viceministro di Tajani al congresso provinciale del suo partito a Potenza è venuto a rilasciare una dichiarazione forte nella quale criticava la mancanza di umiltà di Bardi e la sua volontà di governare per decreto. Le parole erano forti e autorevoli ma contenevano anche una apertura. Nelle letture più ottimistiche, infatti, si poteva leggere che se Bardi avesse cambiato atteggiamento, avesse ridotto la sua arroganza e mitigato i poteri della sua corte dei miracoli il bis non era da escludere.

LE FORCHE CAUDINE DI IORIO E COMPANY

Non è un segreto per nessuno che Fratelli d’Italia abbia vissuto con grave disagio una serie di misure e di provvedimenti adottati dal Generale durante la sua gestione. Nella lente di attenzione, oltre la cosiddetta “Pieni poteri”, a cui si riferiva pure Cirielli, c’è anche e soprattutto la corte dei miracoli del Generale, un gruppo di tecnici – secondo FdI – non votati da nessuno, ostili ai meloniani, in molti casi complici e sodali nei governi del centrosinistra e che ora sono – sempre secondo i fratellini – diventati i veri centri decisionali del Governo Bardi. FdI è pronta a chiederne la testa come condizione per potere aprire il dialogo. Una condizione che dovrebbe essere soddisfatta a legislatura in corso. Un’azione che dovrebbe avvenire immediatamente per dare un segnale chiaro non rinviabile alla prossima legislatura. Tra i maggiori indiziati alla capitolazione è l’avv. Iorio, consulente e plenipotenziario di Bardi che agisce senza nessun ruolo formale remunerato ma come autentico dominus della scena politica e con parcelle da svariati zeri per cause di Regione e delle sue controlla- te. A volte pagate anche dalle controparti della Regione con transazioni milionarie, si veda il caso Cotrab. Una situazione che non piace a FdI che, in generale, ha deciso di porre come condizione la totale revoca di tutte le figure esterne nominate da Bardi, senza condivisione.

LA LEGA TACE

Chi ancora non si pronuncia è la Lega. Il partito di Salvini e lo stesso Salvini sembrano aver rinunciato a fare politica. Umiliati in Sardegna dalla volontà irrazionale di difendere Solinas oltre il 90mo minuto aspettando solo le indagini per abbandonarlo, i leghisti appaiono appannati e in affanno. Ad oggi la partita sulla Presidenza della Regione Basilicata è una partita privatistica tra Fratelli d’Italia e Forza Italia con la Lega in posizione passiva. Crippa ha più volte detto che il metodo passa per la riconferma degli uscenti, ora è legato a quella parola e sfoglia la margherita per provare ad uscirne. Salvini è muto come un pugile suonato. Da quanto si apprende non esiste nessuna rivendicazione leghista sulla Basilicata e quelli di Pepe appaiono essere più desiderata personali che si fermano a Pazzano che reali progetti politici. La Lega si riunirà martedì pomeriggio per parlare del futuro ma potrebbe essere troppo tardi se FdI e FI dovessero definire il futuro di Bardi già in mattinata. Venerdì Salvini sarà a Potenza e forse verrà ad ufficializzare la candidatura di Bardi e con essa la fine del progetto nazionale leghista, della Lega in Basilicata e forse del suo stesso futuro politico. Don Abbondio Salvini, come un vaso di creta tra vasi di ferro ha deciso che è meglio non dire niente, non agire, subire e accettare tutto. La Caporetto leghista e di Salvini passa proprio da via Verrastro.

Di Massimo Dellapenna

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