STELLANTIS, GOVERNO-TAVARES: LO SCONTRO CONTINUA
Tajani e Fratin a supporto di Urso: «C’è da augurarsi che oltre un 2° produttore d’auto in Italia, ce ne sia un 3°»
Sul futuro incerto degli stabilimenti italiani di Stellantis, tra cui c’è quello lucano a Melfi, i sindacati continuano ad agitarsi in maniera confusa, ma l’Ad Carlos Tavares continua ad ignorarli dato il braccio di ferro con il Governo Meloni che punta a far salire quanto più possibile, in termine economici, la spinta di Stato. Tra Italia e Francia, approcci differenti: il governo francese è azionista di Stellantis, come di Renault. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, affrontando a margine di un convegno di Forza Italia in Lombardia, la tematica della crisi del settore automotive ha commentato: «La questione dell’auto elettrica e di Stellantis deve inserirsi in questo tema, la preoccupazione maggiore è la difesa del posto di lavoro e mi auguro che si possa continuare a produrre auto in Italia elettri- che o ibride: è importante che si continui a difendere il lavoro e l’Italia possa continuare a essere la seconda manifattura d’Europa». A Tavares che indicando le fabbriche di Mirafiori e Pomigliano come gli impianti i cui posti di lavoro sono più a rischio per il «fatto che il Governo italiano non sovvenziona l’acquisto di veicoli elettrici», Tajani ha risposto sottolineando come, allo stato attuale, il mercato non è così sensibile all’auto elettrica, bisogna evidentemente non spingere troppo sull’acceleratore». «Abbiamo visto cosa rischia di accadere con le nuove normative comunitarie che impongono la costruzione solo di auto elettriche a partire dal 2035 – ha aggiunto Tajani -. In Italia rischiamo di perdere 70mila posti di lavoro. Serve riflettere anche sulla produzione di auto elettrica, e bisogna avere una politica industriale europea in modo da inserire bene la politica industriale italiana in quella europea». Nello scontro tra Governo e Stellantis, già paventato, dal primo, il possibile ingresso di un altro costruttore d’auto in Italia. A rinforzare l’ipotesi spiegata anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sia Tajani che Pichetto Fratin. Il ministro dell’Ambiente nel ricordare che «Stellantis è una grande multinazionale, tra i cui principali azionisti c’è lo Stato francese», ha aggiunto che «a prescindere dall’azionariato, la nostra posizione è liberale: lo Stato avrà lo stesso rapporto con Stellantis che ha con le altre grandi imprese». Per cui sull’ipotesi di attrarre nuove case automobilistiche in Italia: «C’è da augurarsi che oltre ad un secondo costruttore, ce ne sia anche un terzo».