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PRESTO VERRÀ INAUGURATO IL SITO DI SERRA LUSTRANTE

Il sindaco Bello: «Un sito di pregio che torna al suo splendore»

Un punto fondamentale della storia di Armento sta per avere nuova vita e a darne notizia è la prima cittadina, Maria Felicia Bello, che in una nota scrive: «Finalmente anche il nostro sito archeologico di Serra Lustrante riprende luce. Un luogo di storia, di cultura, un luogo che ci lega al mondo greco, purtroppo abbandonato a se stesso negli anni, che ritorna al suo splendore grazie alla collaborazione della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio. In sinergia siamo riusciti ad ottenere un finanziamento apposito dal Ministero della Cultura volto all’intervento di ri- pristino e messa in sicurezza del sito archeologico. I lavori sono quasi ultimati per cui a breve organizzeremo la giornata inaugurativa di visita a Serra Lustrante guidati dal Dott. Francesco Tar- lano che ringrazio per la preziosa collaborazione. Grazie ai professionisti che hanno lavorato per ridare il giusto de- coro a Serra Lustrante, Donato e Pasquale Nei, e tutti i loro collabora- tori intervenuti in questo lavoro». Il sito di Serra Lustrante, importante area sacra fin dal IV secolo a. C., ospita il Santuario di Eracle. L’antico luogo di culto è stato oggetto di una importante campagna di scavo della Soprintendenza Archeologica della Basilicata dal 1968 al 1970 e dal 1991 al 1992, volta a chiarire i rapporti tra il mondo magno greco e indigeno tra IV e III sec. A.C. ma i primi rinvenimenti, quali la corona aurea di Kritonios e la statua bronzea del Satiro inginocchiato, sono stato registrati già nel 1814. Il sito venne gradualmente abbandonato, tra il III e il II secolo A. C. a causa della rapida diffusione dei riti e dei culti romani nei territori della Val d’Agri. Il tempio infatti , caratterizzato da una struttura terrazzata, ricorda l’architettura ellenica in contrasto con quella romanica. Infine il culto della divinità di Eracle era strettamente legato all’attività pastorale, dunque pare non essere una casualità la collocazione dell’area sacra che sorge proprio nella traiettoria della transumanza, tra Appennino Lucano e Costa Ionica ed in prossimità di una sorgente.

Di Anna Tammariello

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