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BECCATO FINANZIERE DJ: LUI DENUNCIA I COLLEGHI

Lo trovano in consolle durante dei controlli ad attività commerciali: nella relazione sottolineano l’«imbarazzo», lui accusa di condotte calunniose

Terminato con l’archiviazione definitiva del Gip del Tribunale di Potenza Salvatore Pignata, il “caso” dello scontro interno nella Guardia di Finanza del capoluogo. L’anno scorso, a presentare denuncia-querela presso la locale Procura della Repubblica, un Appuntato scelto della GdF, I.V., in servizio presso il gruppo di Potenza che ha esposto agli inquirenti presunte condotte calunniose da parte di cinque militari appartenenti anche loro alla GdF di Potenza, tutti difesi dall’avvocata Cinzia Morello del Foro di Lagonegro, che portavano «all’istaurazione di procedimenti penali presso la Procura della Repubblica militare di Napoli per diffamazione aggravata e insubordinazione con ingiuria». Il primo dei due procedimenti citati, è stato archiviato, mentre il secondo, l’insubordinazione con ingiuria, è stato definitivo con sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto. L’Appuntato scelto in questione ha proposto appello. Per l’Appuntato scelto, in estrema sintesi, gli altri 5 militari, A.L., DM. D., A. M., C. V. e F.M., lo avevano falsamente accusato di insubordinazione con ingiuria. Richiesto anche il trasferimento d’autorità per incompatibilità ambientale, poiché I.V. svolgeva attività di intrattenimento presso alcuni locali commerciali di Potenza come disc jokey. Il Gip di Potenza, nell’ordinanza di archiviazione, ha affermato che nessuna condotta penalmente rilevante veniva realizzata dagli indagati nei confronti del militare querelante, sia perché i fatti segnalati presso la Procura Militare della Repubblica di Napoli per i reati di insubordinazione con ingiuria non erano né mendaci e né calunniosi, e sia perché il procedimento amministrativo aperto nei confronti del denunziante e gli accertamenti effettuati sulla possibile attività di disc jockey, erano stati avviati a seguito di ordinarie attività di servizio durante le quali veniva riscontrata la presenza dell’Appuntato all’interno di esercizi commerciali oggetto di controllo impegnato ad intrattenere i clienti dietro ad una consolle. Attività, come è stato fatto notare, pubblicizzate anche sui profili social, come verificabile da fonti aperte, con indicazione della presenza del militare per la serata proprio in qualità di Dj. Da parte dei militari, tra le altre cose, segnalato, come da relazione prodotta, che le attività di intrattenimento «avrebbero potuto dare luogo a situazioni di imbarazzo», laddove lo stesso Appuntato scelto fosse stato «nuovamente incontrato» a fare il Dj «da pattuglie in servizio» con a bardo militari intenti ad effettuare controlli alle attività commerciali. I.V., da parte sua, ha precisato di aver fatto il Dj senza remunerazione in quanto socio di un’associazione culturale. Ad ogni modo, per il Gip del Tribunale di Potenza, sulla base dei rilievi svolti, condivisibile la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm per «insussistenza del fatto di reato», poiché gli elementi raccolti «insufficienti per formulare una ragionevole previsione di condanna» nei confronti dei 5 militari denunciati dal finanziere dj.

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