DA LAGONEGRO A SANREMO ANGELINA MANGO HA “SPACCATO” SUL PALCO BALLANDO E CANTANDO HA CONVINTO LA GIURIA
“La cantante 22enne, esordiente all’Ariston con La Noia che firma con Madame e Dardust, ha portato a casa una performance pazzesca: energia, presenza scenica e quel giusto pizzico di ironia”
È GIUSTO INFORMARE
DA LAGONEGRO A SANREMO ANGELINA MANGO HA “SPACCATO” SUL PALCO BALLANDO E CANTANDO HA CONVINTO LA GIURIA
LA PRIMA SERATA DELLA 74º EDIZIONE FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA
Dopo tutti esperti di SUPER TENNIS adesso tutti esperti di MUSICA avendo fatto anche i CRITICI D’ARTE per una settimana
COMPLIMENTI CONGRATULAZIONI A TUTTI QUELLI CHE HANNO SEGUITO LA MARATONA IN TV SPECIALMENTE A CHI HA SEGUITO ED ASCOLTATO TUTTE LE 30 CANZONI COMPRESE LE ULTIME 5 ALLE ORE 2:00
MENZIONE SPECIALE MERITANO QUELLI COME ME CHE HANNO SEGUITO ANCHE VIVA RAI2 CON FIORELLO & C. DALLO ARISTONELLO
74º SANREMO 2024 REPORT della 1ª serata
MARCO MENGONI, CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA E SUPER OSPITE MUSICALE
Si dichiara ufficialmente aperta la 74esima edizione del FESTIVAL DI SANREMO
E a salire sul palco dell’Ariston per inaugurare la kermesse sonora, ancor prima di Amadeus, è Marco Mengoni, che nelle vesti di co-conduttore della prima serata, con tutto il suo stile e il debutto in Emporio Armani, traccia già il mood della manifestazione
Rigorosamente nel segno della moda Made in Italy
#ègiustoinformare #oltrepazzano
Il 74ºFestival di Sanremo 2024 si apre con l’esecuzione della banda dei Carabinieri
All’esterno dell’Ariston viene suonato l’inno della fanfara del IV reggimento dei Carabinieri a cavallo e c’è anche un cane BRICIOLE
Degna “erede” di Trombetta Briciole è la mascotte dei Carabinieri a Cavallo
È meticcia, soprattutto è brava, intelligente e fedele all’Arma alla quale, come vuole la tradizione dell’Arma stessa, è stata donata
Arma dei Carabinieri
SCALETTA 1ª SERATA
CLARA
SANGIOVANNI
FIORELLA MANNOIA
LA SAD
IRAMA
CHALI
NEGRAMARO
ANNALISA
MAHMOOD
DIODATO
LOREDANA BERTÈ
GEOLIER
ALESSANDRA AMOROSO
THE KOLORS
ANGELINA MANGO
IL VOLO
BIG MAMA
RICCHI E POVERI
EMMA
RENGA & NEK
MR RAIN
BNKR44
GAZZELLE
DARGEN D’AMICO
ROSE VILLAIN
SANTI FRANCESI
FRED DE PALMA
MANINNI
ALFA
ILTRE
1ª serata seguita da 10.561.000 di spettatori 65,1% di share 74º festival SANREMO è la media più alta dal 1995
AMADEUS BATTE SE STESSO 1 MILIONE IN PIÙ DEL 2023
Come avevo previsto ed anticipato sarà un podio FINALE COMPLETAMENTE AL FEMMINILE con una forte e coraggiosa presenza di giovani ARTISTE ITALIANE destinate ad enormi successi discografici
praticamente sarà una DONNA a rappresentare ITALIA a EUROVISION
L’Eurovision Song Contest 2024 sarà la 68ª edizione dell’annuale concorso canoro.
Il concorso si svolgerà presso la
Malmö Arena a Malmö in SVEZIA dal 7 all’11 maggio 2024, in seguito alla vittoria di
Loreen con Tattoo nella edizione precedente, sarà la terza edizione della manifestazione a svolgersi a Malmö (dopo quelle del 1992 e 2013) nonché la settima in Svezia (paese ospitante anche nel 1975 ~ 1985 ~ 2000 ~ 2016)
Standing ovation per Marco Mengoni all’Ariston che canta Due Vite, il brano con cui ha vinto l’edizione 2023 del festival.
E tutto il teatro si emoziona e lo accompagna in coro
Coconduttore e super ospite
Standing ovation per Marco Mengoni, canta all’Ariston “Due vite”
“Ritornare e suonare live in diretta con l’orchestra è troppo, troppo per descriverlo con un aggettivo”
Standing ovation per Marco Mengoni all’Ariston che canta Due Vite, il brano con cui ha vinto l’edizione 2023 del festival
E tutto il teatro si emoziona e lo accompagna in coro
“Ritornare e suonare live in diretta conl’orchestra è troppo, troppo per descriverlo con un aggettivo”
commenta poi Mengoni con le lacrime agli occhi.
Poi va a togliere la maglia metallica per
“rimettere gli abiti da co-conduttore”
ORE 22:09 all’Ariston la mamma di Giogiò:
Dedico i fiori alla giustizia
Ha emozionato e commosso il pubblico di Sanremo
Daniela Di Maggio, madre del musicista Giovan Battista Cutolo, ucciso per strada a Napoli dopo una lite per un parcheggio, ha emozionato e commosso il pubblico dell’Ariston, Amadeus e gli orchestrali con la sua commovente lettera, prima di dedicare “alla giustizia” i fiori di Sanremo.
“Figlio mio, amore di mamma, ti ricordi quando l’anno scorso dovevi suonare nell’orchestra sinfonica di Sanremo e io ti chiesi di venire con te? ‘Tu sei impazzita, un bamboccio con la mammina al seguito mai’ mi rispondesti.
Dicevi che Sanremo sembra Napoli ma con una scintilla francese, che sembra una picccola bomboniera, l’unica città in cui ti saresti trasferito se avessi lasciato Napoli. Ti dicevo che anche tu un giorno avresti suonato su questo palco. Quel giorno è arrivato e sai perchè? Perchè sei bello dentro e fuori, hai un modo aristocratico di stare al mondo e pratichi bellezza al contrario di chi ti ha strappato barbaramente alla vita. Vivi attraverso la musica che amavi e che ti fa essere eterno. Tutta Italia sta ascoltando le note del meaestro Giovan Battista Cutolo. Ciao Giogiò. Ti amiamo tutti e mammarella non ti dimenticherà mai, ciao amore mio”
ha aggiunto mentre scorrevano le immagini del figlio musicista.
“Giovanbattista, nisciuno te scorda”
la frase apparsa alle sue spalle in un momento di grande comozione.
Amadeus ha ricordato la medaglia d’oro al valore civile conferita al ragazzo dal presidente della Repubblica
“Un tributo ad un musicista nel tempio della musica”
ha detto ancora la mamma ricordando che
“quando le istituzioni ti sono vicine lo stato c’è”
Infine una dedica della donna a Napoli
“dove ci sono persone perbene e aristocratiche come credo me e mio figlio, rappresentanza di questa bella Napoli”
Una dedica anche
“alla mia meravigliosa figlia Lulù che in maniera inconsapevole e violenta è diventata figlia unica, agli amici che senza il loro fratello non si sono riposizionati nel mondo”
e una dedica di
“questi fiori alla giustizia”
è giusto informare oltre pazzano
🎤 #𝗟𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲𝗴𝗿𝗼 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗮𝗹𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹‘𝗔𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼𝗻!
Siamo orgogliosi della partecipazione di Angelina Mango al #74ºFestival di Sanremo, crediamo nel suo talento e tifiamo per lei.
In bocca al lupo ad #AngelinaMango da parte del Sindaco, Salvatore Falabella dell’Amministrazione Comunale e di tutta la comunità! 🤞
🔺I look più belli del Festival di Sanremo 2024, prima serata
Angelina Mango in Etro
è giusto informare oltre pazzano
#74ºfestival #𝗟𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲𝗴𝗿𝗼
Il testo di «La noia» di
Angelina Mango
Quanti disegni ho fatto
Rimango qui e li guardo
Nessuno prende vita
Questa pagina è pigra
Vado di fretta
E mi hanno detto che la vita è preziosa
Io la indosso a testa alta sul collo
La mia collana non ha perle di saggezza
A me hanno dato le perline colorate
Per le bimbe incasinate con i traumi
Da snodare piano piano con l’età
Eppure sto una pasqua guarda zero drammi
Quasi quasi cambio di nuovo città
Che a stare ferma a me mi viene
A me mi viene
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Quanta gente nelle cose vede il male
Viene voglia di scappare come iniziano a parlare
E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male
Allora dico che è difficile campare
Business parli di business
Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti
Princess ti chiama princess
Allora adesso smettila di lavare i piatti
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Allora scrivi canzoni?
Si, le canzoni d’amore
E non ti voglio annoiare
Ma qualcuno le deve cantare
Cumbia, ballo la cumbia
Se rischio di inciampare almeno fermo la noia
Quindi faccio una festa, faccio una festa
Perché è l’unico modo per fermare
Per fermare
Per fermare, ah
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio perché morire
Rende i giorni più umani
Vivo perché soffrire
Fa le gioie più grandi
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine
Sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Total
#𝗟𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲𝗴𝗿𝗼
Angelina Mango per la prima volta a Sanremo ha buttato giù il palco, letteralmente
La cantante 22enne, esordiente all’Ariston con La Noia che firma con Madame e Dardust, ha portato a casa una performance pazzesca: energia, presenza scenica e quel giusto pizzico di ironia.
L’aveva detto alla vigilia:
«Voglio che sul palco venga fuori la mia libertà. Io quando sono lì sopra, ci sono con tutta me stessa: dalle unghie fino alla punta dei piedi»
E così è stato
Ha ballato, ci ha fatto ballare
Ci ha insegnato la cumbia, e ad avere vent’anni senza paura
Angelina Mango è venuta a vincere il Festival, e potrebbe farcela
{di Stefania Saltalamacchia}
Loredana Bertè guida la Top Five della prima serata del Festival di Sanremo, Questa sera ha votato la sola giuria della sala stampa
Sanremo 2024
La Top Five al termine della prima serata del Festival
Marco Mengoni ed Amadeus sul palco dell’Ariston svelano le preferenze della sala stampa
Loredana Bertè con “Pazza” guida la classifica della prima serata di Sanremo 2024
che prevede il voto della sola giuria della sala stampa e viene rivelata solo nelle cinque prime posizioni
A completare la top 5, al secondo posto Angelina Mango con “La noia”, al terzo Annalisa con “Sinceramente”, al quarto Diodato con “Ti Muovi”, al quinto Mahmood con “Tuta Gold”
1 Loredana Bertè – Pazza
2 Angelina Mango – La Noia
3 Annalisa – Sinceramente
4 Diodato – Ti Muovi
5 Mahmood – Tuta Gold
#ègiustoinformare #oltrepazzano #𝗟𝗮𝗴𝗼𝗻𝗲𝗴𝗿𝗼
TOP FIVE SALA STAMPA #74ºfestival #1ªserata
1️⃣ LOREDANA BERTÈ
Pazza
2️⃣ ANGELINA MANGO
La noia
3️⃣ ANNALISA
Sinceramente
4️⃣ DIODATO
Ti muovi
5️⃣ MAHMOOD
Tuta gold
RIFLESSIONI E COMMENTI A CALDO
Ieri sera all’Ariston di Sanremo, tra mille e mille luci, è andata in scena tanta gioventù.
I giovani si sono mostrati per quello che sono, hanno cantato se stessi, si sono descritti e hanno descritto il mondo e la società per come sono e come li vedono.
Ne viene fuori un quadro chiaro di ciò che comunichiamo loro.
A parte la ricerca del distinguersi nell’esteriorità del farsi notare, che è di tutte le generazioni e si esterna con mise a volte improbabili o che scimmiottano il passato, le nuove e nuovissime generazioni si distinguono per la mancanza di speranza.
Descrivono il mondo che hanno intorno e finisce lì.
Negli anni ’70, quando la canzone ha lasciato l’amore come unico argomento, le canzoni parlavano di lotta, di cambiamento, di nuove società da creare e anche quando si tornava all’amore si prometteva che “tornerò”.
C’era, insomma, sempre e comunque una narrazione positiva, a volte anche troppo.
Oggi si fermano al descrittivo: il mondo non va bene e la società è malata. Punto
Non ci sono stimoli o inviti al cambiamento.
Credo che dipenda da quello che gli abbiamo inculcato sin da piccoli e da quello che vedono intorno a loro ogni giorno.
Del resto il Festival è sempre stato cartina di tornasole della società in cui va in scena.
La comunicazione mainstream oggi vive di notizie negative e fatti tragici.
Le generazioni precedenti, quelle nate con le gonne a ruota e i pantaloni “a zampa di elefante”, si misuravano con un racconto di miglioramento, di rinascita, di ricostruzione post bellica.
Pensavano di edificare una società diversa, più umana, più giusta.
I due decenni successivi cantavano la vita spensierata delle città da bere e anche chi si chiedeva “cosa resterà?”, tirava fuori un elenco di cose da salvare.
I millenians, quelli che oggi calcano le scene, sono arrivate dopo l’11 settembre, lo spartiacque tra la leggerezza e la preoccupazione costante, tra il mantenere la pace a qualunque costo e fomentare la guerra con la stessa caparbietà.
Oggi i ragazzi si misurano sulle delusioni della globalizzazione e la violenza tornata a regolare la società sempre più spesso e si sentono inermi.
Anche il rap, nato come musica di denuncia, rimane tale, si svuota anzi di contenuti, divenendo un insieme di parole e frasi a sé, lasciate cadere a ritmo ansiogeno.
Non c’è il risvolto e la cultura dell’impegno, del coraggio, della voglia di cambiare, di lottare.
Abbiamo spianato le strade, abbattuto montagne e spostato fiumi perché avessero un cammino facile e non faticoso.
Non conoscono il bene della responsabilità, del sacrificio, della lotta, della resistenza.
Abbiamo sdoganato la resilienza, che altro non e che adattamento e sopportazione.
La violenza dei grandi permea i loro ambienti che trovano privi di stimoli e reazioni.
Abbiamo spianato le strade, abbattuto montagne e spostato fiumi perché avessero un cammino facile e non faticoso.
Abbiamo sdoganato la resilienza, che altro non e che adattamento e sopportazione.
La musica è solo un modo di evadere, di chiamarsi fuori, di fuggire da certe realtà per sopravvivere.
Non stiamo facendo un buon lavoro e i risultati si vedono.
Serve la speranza, madre del coraggio e nemica della paura.
Serve la voglia di impegnarsi.
Ci vorrà tempo, ma dobbiamo cominciare subito.
Abbiamo il dovere di farlo
{di Avvocato Elisabetta Capodilupo}
#sapevatelo2024