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GLI AGRICOLTORI ITALIANI IN PROTESTA DAL 22 GENNAIO 2024 ADESSO CON CORTEO AUTORIZZATO IN MARCIA CON 15 TRATTORI AGRICOLI VERSO SANREMO

La mucca Ercolina II ha accompagnato le proteste degli allevatori a Milano e a Sanremo, secondo cui le leggi europee metterebbero a rischio la vita degli animali

è giusto informare oltre Pazzano

GLI AGRICOLTORI ITALIANI IN PROTESTA DAL 22 GENNAIO 2024 ADESSO CON CORTEO AUTORIZZATO IN MARCIA CON 15 TRATTORI AGRICOLI VERSO SANREMO  

PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI ITALIANI CON 1️⃣5️⃣ TRATTORI AGRICOLI SARANNO A SANREMO #riscattoagricolo trovato accordo con AMADEUS #74ºSanremo2024

“Accettiamo la proposta del direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston”

Lo comunica, in una nota, il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo annunciando che

“una delegazione di circa 15 trattori partirà dal presidio di Melegnano questa sera verso le ore 20 e raggiungerà in nottata Sanremo”

MUCCA ERCOLINA2 già in SANREMO 15trattori in viaggio tempo di percorrenza 10h per raggiungere obiettivo ARISTON

La mucca Ercolina a Sanremo per dire no alle leggi Ue


Allevatori, la portiamo all’Ariston per protestare contro Europa

Da Milano a Sanremo per protestare contro le leggi dell’Europa 🇪🇺


Nel pomeriggio, sul lungomare Trento Trieste è giunta la mucca “Ercolina II”, accompagnata da un gruppo di allevatori

afferma uno degli allevatori, Cristian Belloni 

“Arriviamo dal presidio di Melegnano, a Milano. Siamo venuti qui per protestare contro l’Europa, che mette a rischio la nostra vita. Siamo con ‘Ercolina due’ per sensibilizzare il problema, visto che questo è un animale portatore di pace”

Gli allevatori si sono fermati all’ingresso di corso Salvo D’Acquisto, scortati dalla polizia, con l’intento di raggiungere il teatro Ariston, ma per il momento non hanno ricevuto alcuna autorizzazione.

“Chiediamo che le leggi dell’Europa vengano revisionate – prosegue Belloni – e riguardate con uno del settore perché ci sono leggi che sembrano costruite con la calcolatrice, e non con la sensibilità e il giusto impegno”.

Secondo i manifestanti le leggi europee metterebbero a rischio anche la vita degli animali stessi.

“Se vogliono produrre latte e carne sintetici, porteranno molti animali a non esserci più.
Va a finire che la carne sintetica sarà destinata ai poveri, mentre quella normale sarà appannaggio dei ricchi. Vogliamo andare davanti all’Ariston per una protesta pacifica, per sensibilizzare l’opinione pubblica che non ha ancora ben chiaro il quadro della situazione.
Solo chi è del settore, infatti, può comprendere i rischi che sono legati a queste folli scelte dell’Europa”

Protesta trattori, l’erede della mucca Ercolina a Sanremo con gli agricoltori: la storia

La mucca Ercolina II ha accompagnato le proteste degli allevatori a Milano e a Sanremo, secondo cui le leggi europee metterebbero a rischio la vita degli animali

L’erede della storica Ercolina, protagonista delle manifestazioni dei Cobas del latte nel 1997, è diventata un simbolo di protesta, sollevando non poche polemiche da parte degli animalisti

La mucca Ercolina II è arrivata a Sanremo, accompagnata dagli allevatori, per le manifestazioni contro le leggi europee.

L’erede della storica Ercolina, “mascotte” dei Cobas del latte nel 1997, rappresenta un simbolo di protesta. Secondo i manifestanti le leggi europee metterebbero a rischio anche la vita degli animali.

“Siamo con ‘Ercolina due’ per sensibilizzare il problema, visto che questo è un animale portatore di pace”

ha detto uno degli allevatori, Cristian Belloni

“Se vogliono produrre latte e carne sintetici, porteranno molti animali a non esserci più. Va a finire che la carne sintetica sarà destinata ai poveri, mentre quella normale sarà appannaggio dei ricchi”

IL SIMBOLO


Ercolina
prende residenza a Sanremo ma la protesta degli allevatori non arriverà all’Ariston: «Impossibile superare i varchi della sicurezza»

Sfuma per ora la comparsata nel programma di Fiorello

Il candidato sindaco Roberto Danieli al presidio:

«Rivendicazioni giuste»

Sanremo. Si è trasformato in un accampamento di fortuna il presidio che da ieri pomeriggio vede un gruppo di allevatori sostare in segno di protesta sul corso Salvo d’Acquisto, tenuto sotto osservazione da un ingente schieramento di forze dell’ordine.


Protagonista del sit-in è la mucca Ercolina due, già passata alle cronache più di 20 anni fa quando “scese in piazza” per la prima volta contro le quote latte imposte dall’Europa

Spiega Cristian Belloni, allevatore e portavoce italiano del movimento dei “trattori” che sta canalizzando il malcontento provocato dalle ultime proposte europee sull’agro alimentare 

«Ercolina non arriverà di fronte all’Ariston come avremmo voluto perché è tecnicamente impossibile superare i varchi della sicurezza»

«Noi rimarremo qui e lanciamo un appello alla Rai per organizzare un momento di visibilità in diretta al Festival»

Questa mattina si è unito alla protesta anche Roberto Danieli, candidato sindaco alle prossime amministrative della lista civica “Sanremo 2024”:

«È una protesta che serve all’Italia per il made in Italy. Dobbiamo supportare gli agricoltori del nostro Paese»

#ègiustoinformareoltrepazzano
#8febbraio2024

LA RIVOLTA DEGLI AGRICOLTORI LUCANI CON TRATTORI AGRICOLI ARRIVA IN REGIONE BASILICATA


“La forza dell’Agricoltura lucana.
Potenza c’è”

Ritrovo dalle ore 7.30 alle ore 9.00
Varco D’Izzo complanare
(altezza autovelox)
Il corteo proseguirà verso la sede della Regione Basilicata.
NO BANDIERE di parte
ma solo TRICOLORE 🇮🇹
L’agricoltura è di tutti.
Tutti assieme agli agricoltori lucani‼️


Ecco perchè domani a Potenza  dobbiamo stare al fianco  degli agricoltori lucani che protestano da giorni

La protesta degli agricoltori va ascoltata, vanno ascoltate le loro ragioni.

È inaccettabile la strumentalizzazione dei governanti della destra lucana che incolpano  la transizione ecologica e il #GreenDeal, della crisi agricola, causate invece da quella climatica.

La verità è che politiche agricole europee sbagliate hanno chiuso mezzo milione di aziende in 10 anni

Le proteste sociali necessitano di dialogo, non di risposte poliziesche o detentive.

Vale per gli agricoltori, vale anche per i giovani che protestano contro la mancanza di lavoro in Basilicata. 

Giovedì 8 febbraio a POTENZA da Varco D’Izzo fino alla sede della REGIONE BASILICATA con i trattori dei nostri agricoltori lucani.

PERCHÉ GLI ITALIANI STANNO CON GLI AGRICOLTORI

Ebbene il 68% degli italiani appoggia le rivendicazioni dei contadini

Durante la trasmissione su Radio1 Rai sono emersi altri segnali: un rappresentante degli agricoltori ha detto che i contadini si stanno coordinando con i pescatori, le partite Iva e altre categorie; un europarlamentare non ha nascosto la necessità di un cambio di passo.

L’impressione è che la #rivolta dei #trattori sia sintomatica di un malessere più profondo che colpisce buona parte della società italiana e che sia diffuso in molti Paesi europei 🇪🇺

Il movimento è spontaneo e le richieste non sono sempre chiare, però è convergente e largamente maggioritario l’insofferenza per un sistema politico che cala norme dall’alto, che diventa dirigista, che penalizza i piccoli agricoltori, i piccoli imprenditori, i commercianti.

Fuor di metafora: a essere sotto accusa sono le decisioni dell’Unione europea

Non è una rivolta antiecologista, sia chiaro, perché la sensibilità per l’ambiente è altissima e condivisa innanzitutto dagli agricoltori, che però percepiscono le politiche Ue come profondamente inique, scollegate dalla realtà, se non addirittura vessatorie

E gli agricoltori, così come istintivamente molti cittadini europei, dicono per la prima volta no a un progetto politico e sociale imperniato su una causa nobile, come la tutela dell’ambiente, che in realtà sta esasperando una parte importante della popolazione, nell’agricoltura ma anche nella vita comune

Vedi la rinuncia forzata alle automobili a benzina e diesel, vedi le norme sulla casa e sui riscaldamenti, vedi un contesto che favorisce i grandi gruppi multinazionali e penalizza i piccoli e le realtà locali.

Gli agricoltori non navigano per mare ma, senza esserne consapevoli, hanno sollevato un’onda che rischia di abbattersi su un’Unione europea percepita come troppo autoreferenziale per rappresentare davvero gli interessi di tutta la popolazione


Quei contadini italiani ed europei forse stanno scrivendo una pagina importante e inaspettata della nostra Storia, realizzando l’impensabile: costringere l’Unione europea a ripensare, almeno in parte, se stessa

conclude nella nota Riscatto agricolo


“Rinnoviamo la richiesta di contatto urgente con la Direzione della Rai, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni”

La protesta e il Festival della canzone italiana

Trattori a Sanremo, Riscatto agricolo non accetta la proposta della Rai: “Vogliamo salire sul palco”

In una nuova nota, l’associazione degli agricoltori respinge la possibilità di far leggere ad Amadeus un comunicato dal palco e rinnova l’invito alla Rai a incontrare la Direzione e lo stesso presentatore

“per spiegare meglio le nostre ragioni”

“Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per raggiungere Sanremo entro domani o sabato mattina”

A sottolinearlo è Riscatto agricolo in una nota

“Fino ad oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato, in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora” aggiunge il movimento.

“Non accettiamo le ultime informazioni avute tramite i media sulla volontà della RAI di far leggere un messaggio al conduttore Amadeus sul palco di Sanremo”

sottolinea ancora Riscatto Agricolo. Per il movimento,

“far salire sul palco una delegazione di agricoltori riteniamo sia l’unica soluzione accettabile per dare il giusto significato alla grave crisi che l’agricoltura sta vivendo, viste le accorate manifestazioni che da settimane stanno colpendo l’Europa intera e l’Italia, da nord a sud”

“Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di contatto urgente con la Direzione della RAI, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni”

conclude Riscatto agricolo.

“Abbiamo letto la notizia e la accettiamo, certo andando in presenza il messaggio sarebbe stato più forte. La lettera la scriveremo tutti insieme noi di Riscatto Agricolo, a quanto pare la trattativa è chiusa ma la speranza è l’ultima a morire” aveva detto poche ore prima su Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’agricoltore Davide Raineri, intercettato dalla trasmissione di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari durante un presidio di protesta a poche centinaia di metri dal Teatro Ariston di Sanremo.

La protesta degli agricoltori

Trattori a Sanremo ma non sul palco.

Da Roma: “Se Lollobrigida non ci riceve, entreremo in città”

Amadeus leggerà domani un comunicato con le ragioni della protesta. La prossima settimana ipotesi evento al Circo Massimo, domani in piazza San Giovanni.

Ma arriva l’ultimatum al ministro dell’Agricoltura.

Cresce la protesta in Spagna

Alla fine, l’accordo si è trovato: nella serata di venerdì 9, domani, Amadeus, conduttore e direttore artistico del 74esimo Festival della Canzone italiana di Sanremo, leggerà un comunicato degli agricoltori che stanno protestando in tutta Italia, e all’estero, contro le politiche di settore dell’Unione europea.

I manifestanti del comparto agricolo allestiscono presidi e organizzano cortei di trattori ormai da più di una settimana.

Non saliranno sul palco del Teatro Ariston, quindi, i rappresentanti di Riscatto agricolo, giunti nella città ligure per “invadere” l’evento televisivo italiano più importante dell’anno e portare sul palco le proprie istanze.

Arrivati all’alba nella frazione di Bussana, i sette trattoristi sono partiti ieri sera da Melegnano. Dopo aver percorso 240 km, si sono fermati vicino al mercato dei fiori. Ripartiti, poi, e scortati dalla polizia, in direzione centro, dove si trova il Teatro Ariston. Ora hanno raggiunto la passeggiata Trento e Trieste, nel presidio della mucca Ercolina con la vitellina Giulia. Polizia e Digos presidiano.

“Non abbiamo trovato l’accordo con la Rai, ma ora non possono ritirare l’invito, non farebbero una bella figura” 

aveva detto a LaPresse Filippo Goglio, uno dei leader del movimento Riscatto Agricolo, partito ieri sera da Melegnano.

“Noi puntiamo a salire sul palco dell’Ariston” 

aveva confermato all’Adnkronos Davide Pedrotti, uno dei leader del movimento.

“Solo 5 minuti per spiegare le nostre ragioni ai cittadini italiani”

Ma appunto, come si è detto più sopra, la quadra si è trovata.

Ma è Roma il fronte “ancora caldo” della protesta: “Se non avremo risposte i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi” per Roma.

Lo dice Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, parlando di un “ultimatum” al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Vogliamo un incontro con il ministro ma finora nessuno ci ha contattato – aggiunge Papa -, la manifestazione di domani a San Giovanni è l’unico risultato positivo di questi giorni e domattina i nostri dieci trattori si muoveranno dal presidio scortati dalle forze dell’ordine”

Ma se il ministro non risponderà all’ultimatum che scade sabato alle 12, conclude, i trattori

“andranno liberi per la città”

“Molti agricoltori sono scontenti e cresce la rabbia, vogliamo tornare a casa con un risultato ma non vogliamo assolutamente creare disagi ai romani”

aggiunge un altro esponente, Salvatore Fais, che parla di un “percorso” per arrivare ad “un incontro con il ministro Lollobrigida”, sabato, e sottolinea che dopo la manifestazione di San Giovanni il “presidio non si scioglierà: sono in arrivo trattori da Rieti, Tarquinia e Benevento”.
Quanto all’adesione alla protesta di Giuliano Castellino, Fois afferma che il suo movimento “è lontano dalla politica e da lui. Sarà la gente – conclude – a scegliere da chi farsi rappresentare”

Intanto, circa settanta trattori sono partiti dal presidio di Passo Corese per arrivare al concentramento sulla Nomentana, dove ad aspettarli ci saranno altrettanti colleghi agricoltori. Sulla Salaria inizia così la fila di almeno due km con i mezzi pronti ad avvicinarsi a Roma.

Sicilia, Basilicata e Sardegna i “fronti caldi”

Protesta degli agricoltori nei comuni di Partinico, Montelepre, Terrasini e Carini nel Palermitano con una manifestazione annunciata e autorizzata.

Sono chiusi gli svincoli autostradali sulla Palermo-Mazara del Vallo per Partinico e Terrasini. Gli agricoltori si sono riuniti questa mattina a Partinico e con i trattori stanno percorrendo la statale 113, in direzione di Palermo fino a Terrasini, provocando disagi alla circolazione stradale.

Un centinaio di trattori si sono messi in marcia stamani, a Potenza, dal punto di incontro limitrofo alla strada statale Basentana verso la sede istituzionale del Consiglio regionale della Basilicata

Una lunghissima carovana sta attraversando una zona importante del capoluogo lucano, condizionando inevitabilmente il traffico cittadino, che culminerà con il sit-in di mobilitazione e la consegna di un documento nel quale saranno elencate le richieste all’Assemblea lucana


Tra esse, l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga soprattutto gli operatori del settore, per studiare misure idonee al comparto agricolo lucano

la riduzione del prezzo del gasolio agricolo e dell’acqua per uso in agricoltura

fondi idonei per compensare il mancato reddito delle produzioni agricole

l’istituzione di un organismo di tutela per determinare il prezzo dei prodotti

Partiranno domani mattina, invece, con il primo volo per Roma i pastori e gli agricoltori sardi che parteciperanno domani alla grande manifestazione nazionale in piazza San Giovanni. “Saremo un centinaio dalla Sardegna – spiega all’ANSA Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell’isola – e porteremo la voce e la protesta della nostra campagne con la nostra presenza e i nostri striscioni”

Disagi in tutta la Spagna ma i trattori lasciano Barcellona

Nel terzo giorno di mobilitazioni degli agricoltori, si estende la protesta in Spagna.
A fianco degli agricoltori indipendenti, aderiscono oggi anche le principali associazioni agrarie professionali Asaja, Coag e Upa, che hanno annunciato un calendario di manifestazioni in varie province del Paese fino al prossimo 27 febbraio, al quale si è unita anche Union de Uniones.

A Barcellona, dove ieri sono arrivati 1.250 trattori dopo aver trascorso la notte in strada, un convoglio di un centinaio di mezzi pesanti aveva bloccato la centrale Gran Via e la Diagonal, diretti verso il Parlamento catalano, nel parco de La Ciudadela, come segnalato dalla polizia stradale. Ma ormai gli agricoltori hanno iniziato ad abbandonare la città da qualche ora, dopo che alcuni loro rappresentanti hanno incontrato le autorità catalane.

Incontri con le autorità locali sono in corso o in programma anche in altre zone del Paese, mentre su strade e autostrade di almeno sei Regioni proseguono presidi e blocchi del traffico. “Siamo arrivati al punto in cui se con queste proteste o manifestazioni si blocca il Paese, le forze dell’ordine devono intervenire” ha commentato in un’intervista il ministro dei Trasporti, Óscar Puente.

Contatti tra manifestanti e polizia, cariche durante alcuni presidi, almeno quattro arresti e un agente delle forze dell’ordine ferito al volto. Gli episodi più concitati, riportano i media spagnoli, sono avvenuti nelle città del nord come Oviedo, Logroño, Vitoria e Pamplona.

La polizia ha caricato in almeno due occasioni a Oviedo per evitare che i manifestanti accedessero al perimetro del palazzo regionale del Principato delle Asturie, scrive El Comercio.

Due persone sono state arrestate in provincia di Burgos, durante un tentativo di occupare la carreggiata dell’autostrada A1, mentre altre due sono finite in manette in un altro tentativo di blocco in provincia di Almería, mentre a Zafra, in Estremadura, è stato ferito un agente della Guardia Civil, colpito da una pietra.

Da nord a sud della penisola, continuano i blocchi stradali.

In Navarra (nord), una trentina di trattori si è concentrata davanti alla casa della presidente del governo regionale, Maria Civite, protetta da un cordone di polizia, come mostrano le immagini riprese da TVE. Colonne di trattori impediscono la circolazione sulla principale autostrada che collega Barcellona a Madrid.

E paralizzano punti nodali della circolazione in Castiglia, sul versante orientale della penisola, all’altezza di Vall D’Alba, oltre che nella regione dell’Estremadura, in provincia di Palencia, informa la polizia stradale.

Interrotta per il terzo giorno l’autostrada che collega Siviglia, in Andalusia, a Cadice. Obiettivo degli agricoltori è bloccare alcuni dei principali centri logistici di distribuzione, come il porto di Castellon e l’aeroporto di Jerez.

Le principali organizzazioni agrarie fanno appello all’unità di azione, per rivendicare una flessibilità della normativa ambientale europea, accordi commerciali più giusti con Paesi terzi alla Ue e aiuti per la crisi provocata dalla siccità, segnala Asaja in una nota.

#sapevatelo2024

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