OGGI GLI 80 IN MARCIA PER LE VIE DEL CAPOLUOGO
Solidarietà del Centro Studi Progetto Basilicata: «Sono i garanti di prodotti di eccellenza e di alta qualità»
Una La manifestazione degli agricoltori è arrivata anche a Lavello. Intorno alle 10 di ieri mattina un corteo di circa 80 trattori si è radunata nel piazzale della zona Pals, all’ingresso della cittadina dauna. I cartelli appesi ricordano le richieste che in Basilicata, come in Italia e negli altri paesi dell’Unione Europea, hanno avanzato gli agricoltori. “Riprogrammazione green deal, garantire libertà di impresa”, “No a cibi sintetici, farina di grillo, importazione di prodotti esteri”, “Abolizione immediata di vincoli ed incentivi per non coltivare terreni”, “Agevolazione carburante agricolo e riforma aliquota iva applicata” e “Giù le mani dalla nostra terra”. Sono solo alcuni degli slogan utilizzati. Una manifestazione questa che ha toccato tutta la Basilicata contro le politiche europee, l’eccessiva tassazione Italiana e la concorrenza sleale e pericolosa delle importazioni. Il corteo ha poi attraversato le strade di Lavello, da Via Roma a Piazza Matteotti proseguendo per via Verdi, quindi sulla variante Ss96, per poi tornare sulla zona Pals, da dove era partito. Questa mattina il corteo arriva invece a Potenza, anche in questo caso la sfilata per le vie della città capoluogo per gridare tutta la disapprovazione del mondo agricolo lucano per le scelte dell’Europa.
LA SOLIDARIETÁ DEL CENTRO STUDI PROGETTO BASILICATA
Il Centro studi Basilicata esprime solidarietà agli agricoltori che «già da diversi giorni sta manifestando, non solo in Basilicata ma in tutta Europa, contro una programma- zione politica che li mette in serie difficoltà». «Saremo con loro a sostenerli anche a Potenza, quando chiederanno alla massima Istituzione Regionale di essere ascoltati, perché riteniamo valide le loro rimostranze che vanno dall’aumento del prezzo del gasolio che comporta maggiori costi di produzione, all’aumento dell’Irperf fino all’intera programmazione europea in materia di agricoltura che scoraggia sempre di più l’imprenditoria agricola» si legge in una nota del Coordinamento Centro Studi Progetto Basilicata. «Un danno per loro, ma un danno per i territori che rischiano l’abbandono delle terre da parte della categoria scoraggiata ad investire. – conclude la nota- Gli agricoltori oggi rappresentano per la nostra regione una fonte di reddito, un presidio in termini di tutela e salvaguardia dell’ambiente ma sono soprattutto i garanti di prodotti di eccellenza e di alta qualità che quotidianamente arrivano sulle nostre tavole e che tutto il mondo ci invidia».