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PUTIN AUTOCELEBRATIVO IN 2 ORE DI MONOLOGO CON TUCKER CARLSON ENTRAMBI SOSTENITORI DI TRUMP

In due ore di intervista Putin rivendica l’invincibilità della Russia e dice di volere lo stop agli aiuti a Kiev, come Trump

È GIUSTO INFORMARE 


Putin nell’intervista al giornalista americano Tucker Carlson:

“La Russia non sarà mai sconfitta in Ucraina”

REPORT GIORNALIERO DALLA STAMPA CON ALCUNE DICHIARAZIONI UFFICIALI DELLA INTERVISTA

Al controverso reporter pro-Trump, il presidente russo afferma che la Nato

“deve accettare le conquiste territoriali di Mosca”

Per l’intervista 100 milioni di visualizzazioni

Vladimir Putin lancia il suo messaggio all’Occidente a guida Usa in un’intervista

(100 milioni di visualizzazioni su X) a suo modo storica, rilasciata al giornalista americano Tucker Carlson.

La Russia “non sarà mai sconfitta in Ucraina” e la Nato “deve accettare le conquiste territoriali di Mosca”, ha affermato il presidente russo nel colloquio di due ore con il controverso ex anchor di Fox News e sostenitore di Donald Trump.

Il numero uno del Cremlino ha detto la sua non solo sul conflitto con Kiev, ma anche sul futuro dei rapporti con gli Stati Uniti aprendo a un possibile rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich arrestato in Russia quasi un anno fa

E ha smentito i già improbabili timori di aggressione all’Europa orientale:

“Mosca non ha intenzione di invadere i suoi vicini”

Il messaggio di Putin

Putin si fa intervistare da Tucker Carlson, giornalista arcisostenitore di Trump

In due ore di intervista Putin rivendica l’invincibilità della Russia e dice di volere lo stop agli aiuti a Kiev – come Trump

Ci furono colloqui di pace con Kiev che erano “quasi finalizzati”, ma poi l’Ucraina “ha gettato via tutti questi accordi e ha obbedito alle istruzioni dei Paesi occidentali, dei Paesi europei e degli Stati Uniti di combattere la Russia ad oltranza”. Vladimir Putin incolpa in particolare Boris Johnson, l’ex premier britannico che avrebbe dissuaso Zelenskiy dal firmare un accordo di pace nelle prime fasi del conflitto.

Sono parole consegnate al giornalista americano Tucker Carlson durante un’intervista di due ore


Carlson è un ex anchorman di Fox News, network televisivo americano esplicitamente di destra, e una delle persone più vicine a Donald Trump

In un video pubblicato prima dell’intervista, Carlson ha detto di aver condotto l’intervista perché i

“media in lingua inglese sono corrotti – mentono ai loro lettori e spettatori”

“La maggior parte degli americani non ha idea di cosa stia accadendo in questa regione, ma dovrebbero saperlo. Sono loro a pagare in gran parte di questo”

A dicembre, il Cremlino aveva dichiarato che impegnarsi in colloqui di pace con l’Ucraina è “irrealistico” – l’Ucraina sostiene che la pace può basarsi solo su un ritiro completo dal territorio che la Russia ha conquistato da quando l’ha invasa nel 2022.

Ma nell’intervista Putin dice a Carlson che la Russia e gli Stati Uniti parlano ancora “attraverso varie agenzie” per porre fine al conflitto.

Il messaggio della Russia agli Stati Uniti, dichiara Putin, è:

“Se volete davvero smettere di combattere, dovete smettere di fornire armi. Sarà tutto finito nel giro di poche settimane”

Putin aggiunge che l’ultima volta che ha parlato con Joe Biden è stato prima che la Russia invadesse l’Ucraina

“Gli ho detto, allora, che stava commettendo un errore di proporzioni storiche sostenendo tutto ciò che accadeva lì, in Ucraina, e allontanando la Russia”

In un video rilasciato prima dell’intervista, Carlson ha detto di essere stato spinto a parlare con Putin, in parte, perché il pubblico americano

“non ha idea del perché Putin abbia invaso l’Ucraina o quali siano i suoi obiettivi ora”

Una tesi più volte ripetuta negli ultimi due anni soprattutto da Donald Trump che, al netto di affermazioni roboanti come la promessa di far finire la guerra in 48 ore, non ha mai nascosto di volere la stessa cosa di Putin: fermare il flusso di aiuti verso Kiev.
Come hanno già cominciato a fare i suoi uomini nel Senato o al Congresso che non permettono all’Amministrzione di inviare nuovi aiuti agli ucraini

Non sorprende quindi che Putin abbia accettato la richiesta di intervista: Carlson è stato uno dei primi, prominenti difensori dell’invasione russa dell’Ucraina; tanto autorevole che nei giorni successivi all’aggressione i media statali russi hanno trasmesso spezzoni delle sfuriate di Carlson sull’Ucraina e contro gli aiuti militari degli Stati Uniti a Kiev


Putin e Tucker Carlson, la «lunga e sconclusionata» intervista: dall’invasione della Polonia ai colloqui di pace, tutti i nodi

Tucker Carlson è l’unico giornalista americano ad aver intervistato PUTIN dall’inizio della guerra in Ucraina 🇺🇦 

Perché proprio lui?

La risposta è facile: con il controverso ex anchorman di Fox News, cacciato per le sue posizioni estreme pro Trump (e pro Putin), il presidente russo si è potuto permettere di gestire temi, tempi e modi di un confronto non ostile

Senza esser mai smentito, mai messo alle strette, mai in difficoltà

Per questo le parole di Putin assumono un significato di poco valore

Di fatto lo zar ha detto ciò che voleva dire e ha trovato una prateria di fronte per farlo.
Non è un caso che la quasi totalità delle testate internazionali abbia bollato l’intervista come

«Lunga e sconclusionata»

Oltre 100 milioni di visualizzazioni

Dopo 14 ore, ha superato i 100 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma X l’intervista del giornalista americano Tucker Carlson con il presidente russo Vladimir Putin.
L’intervista ha ricevuto finora oltre 708.000 like ed è stata condivisa circa 226.000 volte.

«Qualsiasi conversazione/intervista con l’entità Putin è un indiscutibile tentativo di legalizzare le «regole del cannibale russo» (omicidio di massa, violenza dimostrativa, sequestro/furto di proprietà altrui, distruzione) nella tradizione politica occidentale. Perché? Perché è un business costruito sul sangue puro e nient’altro. Il tentativo dell’entità Putin di giustificare il genocidio degli ucraini non fa della guerra altro che la guerra stessa, e certamente non riporta la Russia alla civiltà»

Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak commentando l’intervista del presidente russo a Tucker Carlson

Le reazioni

«Lunga e sconclusionata» per Cnn. «Vladimir Putin è salito in cattedra, ha scherzato, ogni tanto ringhiato, ma non al suo host. Tucker Carlson, dal canto suo, ha riso, è stato a sentire e poi ancora è stato a sentire», per la Bbc: il presidente russo «è stato totalmente in controllo dell’incontro e il suo interlocutore è riuscito a malapena a pronunciare una parola». L’ex star di Fox News «ha passato la maggior parte dell’intervista in silenzio o con l’aria confusa», incalza il Washington Post. «Non ha fatto un’unica domanda sugli attacchi russi contro le zone o le infrastrutture critiche civili in Ucraina, attacchi in cui migliaia di persone sono rimaste uccise, nessun riferimento ai crimini di guerra a cui il leader russo dovrà rispondere per la deportazione dei minorenni ucraini, sulla repressione degli oppositori politici in Russia o sulle condanne esagerate per i cittadini russi che hanno preso parte alle proteste contro la guerra», precisa il quotidiano americano. E se qualcuno aveva ancora dei dubbi, sulla ragione per cui il Cremlino ha scelto proprio Carlson, per la prima intervista di Putin da parte di un giornalista occidentale dall’inizio della guerra contro l’Ucraina nel 2022, lo streaming di due ore che su twitter ha capitalizzato in poche ore 81 milioni di visualizzazioni li ha dispersi.

Il ruolo di Tucker Carlson

«È evidente perché Vladimir Putin ha concesso una intervista a Tucker Carlson. L’ex commentatore di Fox ha in larga misura evitato di mettere in difficoltà il leader autoritario russo», sottolinea Cnn, precisando che «perfino Tucker di tanto in tanto è apparso perso» o «sconcertato» mentre Putin «gli faceva lezioni di storia». «L’intervistatore ha liberato per l’autocrate una autostrada in cui manipolare il pubblico e raccontare la sua versione della storia, per quanto ingannevole sia o meglio gli ha fornito una piattaforma da cui diffondere la sua propaganda a una audience globale senza scrutinio sulle sue affermazioni». «Putin ha pontificato su tutto, dalla guerra in Ucraina alle relazioni con gli Usa, da Evn Gershkovich a, perfino, alll’intelligence artificiale, ammonendo Carlson quando lo interrompeva», denuncia il Washington Post. «Verso la fine della conversazione, era chiaro che Putin non aveva intenzione di porre fine alla sue guerra brutale contro l’Ucraina. Ma Carlson, licenziato da Fox lo scorso anno, sembrava pronto ad arrendersi. Putin gli ha offerto di continuare a parlare. Ma il giornalista, evidentemente esausto dalle teorie del complotto e dalle lamentele contro l’Occidente, lo ha ringraziato a ha posto fine all’intervista».

Ucraina e Nato

La Russia non sarà mai sconfitta in Ucraina e la Nato «deve accettare le conquiste territoriali di Mosca». Questo è il messaggio all’Occidente di Vladimir Putin, che in un’intervista di due ore con Tucker Carlson, ha detto la sua non solo sul conflitto con Kiev ma anche sul futuro dei rapporti con gli Stati Uniti aprendo ad un possibile rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato in Russia quasi un anno fa, e assicurando che Mosca non ha intenzione di invadere i suoi vicini. «La sconfitta della Russia in Ucraina è impossibile per definizione», ha dichiarato lo zar in quella che, più che un’intervista, è stata uno dei suoi classici monologhi con poche domande da parte del giornalista di destra. «Non accadrà mai che la Russia sia sconfitta», ha insistito lo zar sottolineando che la Nato deve accettare le conquiste territoriali di Mosca in Ucraina.

I piani di pace e la Polonia 🇵🇱 

Putin ha poi detto che

«i piani di pace erano quasi finalizzati, ma Kiev li ha gettati all’aria e ha obbedito agli ordini dell’Occidente di combattere la Russia fino all’ultimo»

Salvo poi aggiungere che

«prima o poi si arriverà ad un accordo»

Quanto all’allargamento della guerra, che i Paesi del fianco est della Nato temono dal giorno dell’invasione quasi due anni fa, il leader del Cremlino ha chiarito che «l’invasione di Polonia o Lettonia è fuori discussione»

«Semplicemente non abbiamo alcun interesse» ad espandere la guerra, ha dichiarato Putin a Carlson avvertendo tuttavia che

«solo in un caso invierei truppe, se la Polonia attaccasse la Russia»

Biden, Trump e le elezioni in Usa 🇺🇸 

Il leader del Cremlino è stato sollecitato anche su Joe Biden e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, un argomento che molti analisti temevano fosse affrontato in un momento delicato per la politica americana.

Secondo molti, infatti, non è un caso che Putin abbia deciso di parlare con un reporter del Paese nemico proprio in questo momento.

Sul presidente Usa il leader del Cremlino si è limitato ad un commento sarcastico.

«Non mi ricordo quando è stata l’ultima volta che ho parlato con Biden»

Mentre su Trump lo zar ha sottolineato di aver un buon rapporto personale.

«Avevo un buon rapporto con lui, ma non è una questione di leader nelle relazioni tra Usa e Russia, è una questione di mentalità»

ha sottolineato ricordando di

«aver avuto un ottimo rapporto anche con Bush. So che negli Stati Uniti veniva dipinto come una specie di ragazzo di campagna che non capiva nulla. Vi assicuro che non è così. Penso che abbia commesso molti errori nei confronti della Russia, ma ha esercitato pressioni sugli europei»

«Non era peggiore di qualsiasi altro politico americano, russo o europeo e capiva quello che stava facendo meglio degli altri. Ho avuto un buon rapporto personale anche con Trump»

ha sottolineato Putin.

«Non è una questione di leader, è una questione di mentalità»

Poi, in quello che è sembrato un messaggio al Congresso americano che in questi giorni deve approvare la legge sui finanziamenti all’Ucraina, Putin ha detto:

«Voglio dire alla leadership Usa: se davvero volete che la guerra finisca, smettetela di fornire armi»

Infine una timida apertura sul reporter del Wall Street Journal

Lo zar si è detto disponibile ad un accordo: «Non è un argomento tabù, ma a »certe condizioni. Anche io voglio che ritorni nella sua patria«


100 milioni visualizzazioni per intervista Carlson a Putin Finora sul social network X

Dopo 14 ore, ha superato i 100 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma X l’intervista del giornalista americano Tucker Carlson con il presidente russo Vladimir Putin.

L’intervista ha ricevuto finora oltre 708.000 like ed è stata condivisa circa 226.000 volte.


Vladimir Putin intervistato da Tucker Carlson: la previsione sulla guerra Russia-Ucraina fa il giro del mondo

Intervistato da Tucker Carlson, il leader russo Vladimir Putin ha spiegato che è “impossibile” sconfiggere la Russia nella guerra in Ucraina

Nell’attesa e discussa intervista con il giornalista americano Tucker Carlson, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato i servizi segreti statunitensi di aver sabotato il Nord Stream-2. Ha inoltre dichiarato che che era pronto diciotto mesi fa a firmare la fine della guerra con l’Ucraina, ma che l’allora premier britannico Boris Johnson fece saltare l’accordo.

La previsione sulla guerra

Nel corso dell’intervista di Carlson a Vladimir Putin, il presidente russo ha voluto mandare un messaggio all’occidente sulla guerra in Ucraina.

ha detto il leader russo :

“Se volete la fine dei combattimenti dovete smetterla di fornire armi all’Ucraina. Finirà tutto in poche settimane”

Putin ha invitato gli Usa a negoziare:

“Avete problemi ai confini con l’immigrazione, problemi con il debito nazionale di oltre 33 miliardi di dollari. E non avete niente di meglio da fare? Non sarebbe meglio negoziare con la Russia per raggiungere un accordo?”

Sconfiggere la Russia in Ucraina, ha affermato il presidente russo, è “impossibile” e la Nato deve accettare le conquiste territoriali di Mosca in quel Paese.

Putin ha inoltre sottolineato, rispetto all’ipotesi che la Federazione russa possa attaccare i Paesi baltici o i Paesi dell’est europeo, che Mosca “non ha rivendicazioni territoriali nei confronti della Polonia, della Lettonia o di nessun altro”

Il leader russo intervistato da Carlson

“Dollaro come arma politica”

Secondo il leader russo, sbagliano gli Usa a usare il dollaro come arma geopolitica. Putin ha affermato, infatti, che l’impiego del dollaro come strumento di politica estera “è uno dei maggiori errori strategici degli Stati Uniti”, secondo quanto riportato dall’Agi.

Secondo il leader del Cremlino, con le sanzioni economiche gli Stati Uniti “credevano che ci avrebbero portato al crollo totale, ma niente è affondato”.

Inoltre, altri Paesi stanno riflettendo e “accelerando i loro pagamenti di petrolio in yuan (cinesi)“. Secondo Putin già oggi i Brics pesano più di tutti i Paesi del G7: “Queste sono le tendenze inevitabili dello sviluppo globale e dell’economia mondiale”.

Accordo possibile per liberare giornalista del Wsj

Durante la lunga intervista con Tucker Carlson, Putin ha aperto alla possibilità di liberare il giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, detenuto da un anno in Russia con l’accusa di essere una spia

“Credo che un accordo” con gli Stati Uniti “sia possibile” ha osservato Putin. “I servizi speciali – ha aggiunto – stanno discutendo il caso”

E sui mancati contatti con Biden, Putin ha sottolineato con sarcasmo:

“Perché dovrei chiamarlo? Di cosa dovrei parlargli o implorarlo? ‘Fornirete queste e quelle armi all’Ucraina? Oh, ho paura, ho paura, per favore non consegnarle’. Di cosa possiamo parlare?”

Tucker Carlson e l’intervista a Putin, chi è il controverso giornalista americano amante delle fake news

Giustificandosi, ha sostenuto di essere l’unico giornalista occidentale a voler intervistare Putin, ma è stato smentito dal portavoce Cremlino

Il 4 febbraio 2024, il controverso giornalista americano Tucker Carlson, noto per aver alimentato teorie del complotto sulle elezioni del 2020 e sull’assalto a Capitol Hill, è stato sorpreso sugli spalti del Teatro Bolshoi a Mosca. A rivelarlo è stato il media russo Mash, che ha pubblicato le foto del suo viaggio e del soggiorno in un POST su Telegram. Il motivo del viaggio? Un’intervista esclusiva con Vladimir Putin. Questo rappresenta un cambiamento rispetto al 2022, quando durante l’invasione dell’Ucraina dichiarò di non essere interessato a ciò che diceva il Cremlino, per respingere le accuse di fare parte della propaganda russa.

Nei giorni successivi alla rivelazione di Mash, Tucker ha pubblicato un video in cui si è giustificato affermando falsamente di essere stato l’unico giornalista occidentale a cercare di intervistare Putin

Tuttavia, questa affermazione è stata smentita dal portavoce del Cremlino stesso, che ha pubblicamente descritto Tucker come un giornalista conveniente per Vladimir Putin

L’intervista sarà pubblicata su Twitter/X questa sera intorno alla mezzanotte (ora italiana).

Le fake news sulle elezioni americane del 2020

In passato, abbiamo trattato Tucker Carlson per le sue fake news a sostegno dell’ex Presidente americano Donald Trump, in particolare riguardo alle teorie del complotto sulle elezioni.

In quel periodo, Fox News aveva alimentato la teoria secondo cui il software Dominion fosse responsabile di un presunto broglio elettorale che avrebbe consegnato la vittoria a Joe Biden.

Le email di Tucker Carlson sono state cruciali per incastrarlo insieme alla rete televisiva americana, portando quest’ultima a risarcire Dominion con 787 milioni di dollari

L’assalto a Capitol Hill è Alex Jones

Durante una delle puntate del suo programma, poco prima del suo licenziamento da Fox News, Carlson aveva mostrato dei presunti “filmati inediti” sull’assalto al Campidoglio, cercando di insinuare che lo sciamano QAnon Jacob Chansley fosse in qualche modo colluso con gli agenti di sicurezza, mettendo in dubbio il modo in cui fosse entrato nell’edificio.

Questo servizio ha alimentato le teorie del complotto sull’assalto dell’6 gennaio 2021, descritto falsamente da Carlson come

“un caos per lo più pacifico”

Tuttavia, Carlson non si rese conto che gli stessi “filmati inediti” smentivano la sua narrativa

Rispetto a Fox News, con Twitter/X è più libero di sostenere personaggi come il guru del complottismo americano Alex Jones.

L’ammissione del portavoce del Cremlino

La presenza del giornalista americano è stata piuttosto insolita, considerando la limitata possibilità per i giornalisti occidentali di operare in Russia

È sufficiente ricordare l’arresto del corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich, accusato di spionaggio

In seguito all’annuncio dell’intervista, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che non era affatto possibile concedere interviste al leader russo ad altri giornalisti occidentali:

“Non ha senso, siccome è improbabile che possa trarne beneficio”

[Putin, ndr]

Un beneficio che potrebbe essere legato a diversi eventi futuri, come l’approvazione di prossimi pacchetti di aiuti americani all’Ucraina, le elezioni russe, europee e infine quelle americane

#sapevatelo2024 

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