A MOLITERNO NUOVI INTERVENTI PER EFFICIENTARE LA PUBBLICA ILLUMINAZIONE: SODDISFATTO RUBINO
Il sindaco: «Questo è già il terzo intervento. Ora ci concentreremo nelle aree rurali del paese»
A Moliterno proseguono i lavori di efficientamento della rete di pubblica illuminazione. «La nostra amministra- zione – ci spiega il sindaco Antonio Rubino – è intervenuta con ben tre interventi sulla pubblica illuminazione, per un importo complessivo di 200.000 €, garantendo così una manutenzione generale e l’ efficientamento energetico dell’impianto tramite illuminazione a Led. Attualmente manca- no poche zone del paese per avere una copertura su tutto il territorio comuna- le. Nonostante l’aumento dei costi, che ha caratterizzato il periodo, con questo investimento ci è stato possibile ridurre i consumi e abbattere i costi energetici sostenuti dall’ente. Inoltre questi interventi hanno garanti- to una uniformità dell’illuminazione, sia sul colo- re che sull’efficienza del- l’impianto stesso perché ha illuminato zone prima non illuminate». Attualmente è in corso un nuovo intervento concentrato esclusivamente sulle aree rurali del comune. Previsto il relamping di tutti i vecchi pali a illuminazione solare non più funzionanti e il passaggio a led di pali con vecchia tecnologia. «Questo intervento-sottolinea il sindaco – si concentra sul miglioramento della tecnologia di diversi pali della pubblica illuminazione. Abbiamo previsto la sostituzione dei corpi illuminanti non più funzionanti, per dare luce a luoghi non illuminati da anni a causa del deterioramento dell’impianto e abbiamo aggiunto nuovi pali, con il sistema a pannello solare, in zone delle nostre campagne spesso impervie che necessitavano interventi di questo tipo. Si tratta di zone che hanno spesso difficoltà da questo punto di vista». «Non sarà l’ultimo intervento-conclude il primo cittadino – ne abbiamo in previsione anche altri che puntano sull’estensione dell’impianto e sul suo efficientamento energetico, questo al fine di migliorare tutti i servizi per i cittadini».
Di Anna Tammariello