PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: APPROVATA LA RELAZIONE DEL PROGETTISTA DI AGGIORNAMENTO AL PROGETTO DEFINITIVO
Le opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (80% in galleria)
È GIUSTO INFORMARE
UN PONTE CHE DOVREBBE UNIRE LA GRANDE ISOLA AL CONTINENTE RIESCE SEMPRE A CREARE POLEMICHE POLITICHE E FRAMMENTARE ANCHE I PARTITI ANCORA PRIMA DEL DEPOSITO DELLA 1ª PIETRA
Ponte sullo Stretto, è bufera nel Pd per il NO di Elly Schlein.
Un Assessore:
“questo non è più il mio partito”
Elly Schlein schiera il Pd sulle barricate contro il Ponte sullo Stretto, una buona fetta del partito insorge:
“le infrastrutture servono come l’ossigeno e non sono di destra, sono indispensabili allo sviluppo. Evidentemente lei va in giro con l’autista…”
C’è una bella fetta del Pd che non ci sta
La scelta di Elly Schlein di portare il Partito Democratico accanto a Bonelli e Fratoianni (Verdi e Sinistra) sulla barricata contro il Ponte sullo Stretto fa emergere i malumori all’interno del partito che è sempre stato frammentato al suo interno in correnti dalle visioni opposte.
Schlein rappresenta le più estreme verso sinistra, e si oppone al Ponte sullo Stretto per motivi ideologici che non sono condivisi dalla base moderata e riformista del partito.
I malumori stanno emergendo da subito:
gli esponenti del Pd che si sono sempre schierati a favore del Ponte sono numerosi a tutti i livelli, soprattutto in Calabria e Sicilia, ma in queste ore proprio durante la conferenza stampa di Schlein con Bonelli e Fratoianni arriva sferzante il commento social di Niccolò Sabatini, ingegnere, 30 anni, Assessore Comunale del Pd a Cascia (Perugia) con le deleghe a sviluppo e commercio e politiche giovanili e segretario del Pd locale.
Seguendo la CONFERENZA STAMPA di stamani ha scritto su Facebook:
“Questo non è il “mio” PD. Non è il PD che mi rappresenta. Vivo in una Regione per cui le infrastrutture servono come serve l’ossigeno a uno che sta per morire affogato e per questo sono SEMPRE stato convinto che le infrastrutture siano indispensabili. Fatte nel modo più ambientalmente sostenibile questo si, ma irrinunciabili. Questi signori, che vivono probabilmente con la metro sotto casa, o peggio che magari hanno l’autista o si muovono col Taxi, non si rendono conto di quanto l’Italia delle aree interne e Meridionali abbiano un gap infrastrutturale enorme rispetto al mondo realmente avanzato.
Questi tre sono l’esatto motivo per cui continuiamo a perdere le elezioni.
Faccio notare che il PD, in passato, da ultimo con la Commissione voluta da Paola De Michieli allora Ministro delle Infrastrutture, si è espresso più volte in favore del ponte.
Dimentichiamo l’opera come simbolo del Berlusconismo dei tempi d’oro e lottiamo per fare in modo che sia il più sostenibile possibile (sottolineando che già così farebbe risparmiare tonnellate di anidride carbonica)“
Ponte sullo Stretto di Messina: il progetto definitivo è pronto, ecco i dettagli
Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina è stato approvato
Il ponte sarà lungo 33 chilometri e avrà raccordi stradali e ferroviari
È un vero e proprio calcio di inizio, la fase 1 preliminare a tutte le altre che arriveranno a cascata.
Dopo una riunione fiume iniziata alle ore 11 di questa mattina il Consiglio di amministrazione della Società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo della madre di tutte le opere, la più sognata e nello stesso la più contestata.
Il Ponte sullo Stretto inizia ora il suo viaggio tra le carte bollate in un complicato dedalo di autorizzazioni e verifiche di impatto ambientale che a giugno dopo l’approvazione del progetto esecutivo dovrebbe dare il calcio di inizio al cantiere: nessuna prima pietra al momento, ma l’avvio di tutte le opere propedeutiche, come bonifiche, indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, predisposizione dei campi base.
«È un grande risultato – esulta l’ad della società Pietro Ciucci – ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte. Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale. Dopo i molti ponti “Messina Style” costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina»
Il via libera
Tecnicamente il cda ha acceso semaforo verde alla relazione del progettista di aggiornamento al progetto definitivo del 2011, quello accantonato dal governo Monti alle prese con i pesanti tagli alla spesa pubblica.
Oggi l’iter riparte da lì ma deve fare i conti con una serie di incognite, prima tra tutte con i costi dell’opera che non devono lievitare oltre il 50% di quelli previsti dalla gara iniziale pena l’annullamento di tutto l’iter con l’avvio di una nuova procedura di evidenza pubblica.
Toccherà nei prossimi mesi alla Società Stretto di Messina predisporre il piano economico-finanziario «dal quale risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario dell’opera attraverso i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, unitamente alle risorse derivanti dall’aumento di capitale della Stretto di Messina già realizzato e dalla redditività complessiva attesa dal progetto», recita una nota della committente.
I costi
Il costo iniziale si aggirava intorno agli 8,5 miliardi nel 2011, mentre oggi sale a 13,5 miliardi, più un altro miliardo di opere accessorie.
Su questo fronte la legge di Bilancio ha stanziato 11,630 miliardi di euro fino al 2032, di cui 9,3 miliardi a carico dello Stato, 718 milioni sul Fondo di sviluppo e coesione e un altro 1,6 miliardi che peseranno sulle casse di Calabria e Sicilia. Per quest’anno in cassa ci sono 780 milioni di euro.
Le opere
Tra le opere accessorie al Ponte ci sono opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio che comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria).
Le arterie stradali e su ferro, spiega la società, «collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina»
Si tratta di 20,3 km raccordi stradali complessivi e 20,2 km raccordi ferroviari complessivi.
Stretto di Messina conferma anche
«la realizzazione, sul lato siciliano, di tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa) che, unite alle stazioni di Villa S. Giovanni, Reggio Calabria e Messina daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale dell’area dello Stretto»
Tra le altre infrastrutture, anche il Centro Direzionale (lato Calabria) progettato dallo “Studio Daniel Libeskind”, i cui aspetti architettonici saranno approfonditi in sede di progettazione esecutiva
Opposizione all’attacco
Intanto l’opposizione va all’attacco.
I leader Pd Elly Schlein, Angelo Bonelli dei Verdi e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana il 13 febbraio hanno annunciato di aver presentato un esposto in procura per aprire un fascicolo di indagine sull’operazione
ha detto Schlein :
«C’è una mancanza di trasparenza, per questo abbiamo aderito a questa iniziativa, siamo determinati ad andare avanti per fermare questa opera dannosa»
Approvato il progetto del ponte sullo stretto
Il ministro delle infrastrutture Salvini commenta “porterà lavoro, sviluppo e crescita”
Critiche tutte le opposizioni
Il cda della società Stretto di Messina ha approvato la Relazione del Progettista di aggiornamento al Progetto Definitivo del 2011 relativo al Ponte sullo stretto di Messina, e l’ulteriore documentazione progettuale finalizzata al riavvio della realizzazione dell’Opera, come previsto dalla Legge.
La Relazione del Progettista, riferisce una nota, è stata predisposta ai sensi del Decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35 dal Contraente generale Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild.
L’approvazione della Relazione è il risultato di un articolato sistema di verifiche posto in essere dalla Stretto di Messina che, oltre alla Direzione Tecnica della Società ha coinvolto la Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant e un Expert Panel quale Organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di Alta Sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente.
La Società come previsto dal citato Decreto-legge, ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico il parere favorevole con raccomandazioni sulla Relazione.
Il Comitato Scientifico è un Organo autonomo e indipendente istituito dalla Legge 1158/1971, composto da nove esperti nominati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti d’intesa con la Regione Calabria e la Regione Siciliana.
ha commentato l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci ;
“È un grande risultato ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte.
Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale. Dopo i molti ponti “Messina Style” costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina”
Lo sottolinea il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione del question time al Senato
”Il Ponte sullo Stretto di Messina porterà lavoro, sviluppo e crescita non solo in due regioni affamate di infrastrutture e di lavoro, ma in tutta Italia. Infatti i dati di enti terzi , penso ad Open Economics, distribuiscono in tutta Italia le ricadute occupazionali e di ricchezza in tutte le Regioni. La prima regione ad incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. È un’opera che unisce l’intero Paese”
#ègiustoinformare #oltrepazzano
Ponte sullo Stretto di Messina :
Approvata la Relazione del Progettista di aggiornamento al Definitivo!
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: APPROVATA LA RELAZIONE DEL PROGETTISTA DI AGGIORNAMENTO AL PROGETTO DEFINITIVO
L’approvazione è il risultato di un articolato sistema di verifiche che ha coinvolto la statunitense Parsons Transportation Group in qualità di Project Management Consultant e un Expert Panel quale Organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di Alta Sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente.
La Società ha inoltre acquisito dal Comitato Scientifico il parere favorevole con raccomandazioni sulla Relazione
La Relazione ha attestato la rispondenza del Progetto Definitivo al Preliminare e alle prescrizioni dettate in sede di approvazione dello stesso, con riferimento alla compatibilità ambientale e alla localizzazione dell’Opera; inoltre, ha indicato ulteriori aggiornamenti da sviluppare nel Progetto Esecutivo al fine di adeguarlo ai seguenti aspetti:
• norme tecniche per le costruzioni (NTC2018) e alle conseguenti modifiche alla modellazione geologica e alla caratterizzazione geotecnica;
• normativa vigente in materia di sicurezza;
• regole di progettazione specifiche di cui ai manuali di progettazione attualmente in uso;
• compatibilità ambientale;
• evoluzione tecnologica e utilizzo di nuovi materiali di costruzione;
• prove sperimentali richieste dal parere espresso dal Comitato Scientifico sul Progetto Definitivo del 2011.
Gli aggiornamenti introdotti dalla Relazione del Progettista riguardano i seguenti aspetti:
• Redazione del progetto esecutivo e di tutte le fasi successive del ciclo di vita dell’Opera con metodologie BIM, secondo gli standard tecnici e normativi oggi in uso in ambito nazionale e internazionale per la progettazione, realizzazione e gestione delle grandi opere.
• Integrazione e potenziamento dei sistemi di monitoraggio strutturale (SHMS), di gestione della manutenzione (BMS) e di controllo e gestione (MACS).
• Affiancamento del sistema di monitoraggio in continuo di ponti e dell’Opera di attraversamento al “Digital Twin” strutturale al fine di interpretare e predire le prestazioni strutturali e simulare scenari d’interesse, oltre a fornire informazioni per la pianificazione della manutenzione.
• Miglioramento della durabilità delle strutture dell’Opera di attraversamento mediante l’adozione di calcestruzzi e vernici protettive performanti e mediante il potenziamento del sistema di deumidificazione interna delle strutture in acciaio.
• Miglioramento dei sistemi di protezione attiva e passiva contro il fuoco delle parti metalliche dell’Opera di attraversamento esposte all’incendio di veicoli e treni.
• Realizzazione di una struttura Smart Road coerentemente con il quadro comunitario e nazionale di digitalizzazione delle infrastrutture stradali con avanzati livelli di assistenza alla guida.
• Definizione di un sistema di esazione coerente con le tecnologie esistenti in alcune autostrade italiane, come il Free Flow, nell’ottica di ridurre l’impatto sul territorio e di velocizzare la circolazione stradale.
La Stretto di Messina ha inoltre richiesto al Progettista alcuni adeguamenti da svolgere in sede di progettazione esecutiva finalizzati alla valorizzazione turistica del ponte
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato:
⁃ l’aggiornamento della documentazione ambientale e dello Studio di Impatto Ambientale (SIA), dello Studio di Incidenza Ambientale (SInCA), della Relazione di Ottemperanza e della Relazione Paesaggistica, al fine di adeguare le valutazioni al contesto programmatico, ambientale e territoriale attuali nonché al quadro progettuale complessivo aggiornato dalle suddette prescrizioni della Relazione del progettista.
⁃ l’Analisi Costi-Benefici che ha evidenziato come il progetto sia in grado di generare un Valore Attuale Netto Economico (VANE) ampiamente positivo con un Saggio di Rendimento Interno del 4,5% superiore al livello minimo previsto dalla normativa vigente (3%).
⁃ l’aggiornamento del Piano degli espropri. Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’avviso di avvio del procedimento finalizzato all’approvazione del progetto dal parte del CIPESS per la metà dell’anno in corso, da cui deriverà la Dichiarazione di Pubblica Utilità, che darà avvio agli espropri.
Questa fase consentirà agli interessati di prendere visione della documentazione progettuale e formulare osservazioni
In tale contesto la società, con spazi dedicati sia a Messina che a Villa, fornirà supporto per un’analisi della documentazione progettuale.
Ciò in forza dell’attenzione nei confronti del Territorio per un aspetto così delicato e con l’obiettivo di avviare il confronto fra le parti, per raggiungere soluzioni condivise con ciascun espropriando finalizzate a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo
⁃ il programma di opere anticipate da avviare dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS. Tali opere riguardano le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione con attenzione alla viabilità, la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, predisposizione dei campi base.
La documentazione approvata sarà inviata al Ministero che indirà la Conferenza di Servizi alla quale partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali
La stessa sarà trasmessa al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministero della Cultura e alle altre Autorità competenti per le autorizzazioni di carattere ambientale e paesaggistiche.
Il MIT quindi sottoporrà all’approvazione del CIPESS il progetto definitivo e la relazione del progettista, unitamente alle osservazioni, richieste e prescrizioni acquisite nella Conferenza di Servizi, le prescrizioni formulate all’esito del procedimento di valutazione di impatto ambientale nonché il piano economico-finanziario.
La Stretto di Messina predisporrà il suddetto piano economico-finanziario dal quale risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario dell’Opera attraverso i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, unitamente alle risorse derivanti dall’aumento di capitale della Società già realizzato e dalla redditività complessiva attesa dal progetto
La fase realizzativa sarà avviata nell’estate del 2024
Nel 2032 è prevista l’apertura del Ponte al traffico stradale e ferroviario
Confermate tutte le caratteristiche tecniche del Ponte e dei suoi collegamenti a terra:
⁃ Luce 3300 m
⁃ Lunghezza del ponte 3666 m
⁃ Altezza torri 399 m
⁃ Diametro cavi 1,26 m
⁃ Larghezza impalcato 60,4 m
⁃ Franco navigabile 72 m
⁃ Aperto al traffico 24/24h, 365 giorni l’anno
⁃ Vita di progetto 2 secoli
Le opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (80% in galleria)
Confermata la realizzazione, sul lato siciliano, di tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa) che, unite alle stazioni di Villa, Reggio e Messina daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale dell’area dello Stretto.
Il progetto prevede anche la realizzazione del Centro Direzionale (lato Calabria) progettato dallo “Studio Daniel Libeskind”, i cui aspetti architettonici saranno approfonditi in sede di Progettazione Esecutiva.
Confermata la resistenza senza il minimo danno a qualsiasi terremoto e la stabilità dell’impalcato con qualsiasi vento
La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 m.
L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 m.
Il Ponte sarà in grado di garantire tempi medi di attraversamento di circa 15 minuti per i servizi ferroviari diretti tra Villa San Giovanni e Messina Centrale, rispetto agli attuali 120 minuti per i treni passeggeri e 180 minuti per i treni merci, e di circa 10 minuti su gomma (tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra), rispetto agli attuali 70 per le auto (terminal San Francesco) e 100 minuti per i mezzi merci (terminal Tremestieri).
Si stima che in cantiere saranno occupati mediamente 4.300 addetti all’anno che raggiungeranno un picco di 7.000 nel periodo di maggiore produzione
Per tutta la durata del cantiere
(7 anni) si avrà un impatto occupazionale diretto di circa 30.000 Unità Lavorative per Anno cui aggiungere l’impatto occupazionale indiretto e indotto, stimato in 90.000 Unità, per un totale di 120.000 ULA generate dell’Opera.
#sapevatelo2024