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CROLLO CANTIERE FIRENZE : INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER CRONACHE LUCANE ALL’INGEGNERE MATTEO FELITTI

“Premesso che le strutture prefabbricate in fase di montaggio (transitorio) si trovano in uno stato di “equilibrio precario”, tipico di queste strutture, che in particolari condizioni potrebbero subire dei collassi locali.
Questi ultimi, in funzione della robustezza strutturale in fase transitoria, potrebbero subire un più o meno accentuato riverbero sull’assetto strutturale globale.“

È GIUSTO INFORMARE 

Esprimiamo “cordoglio” e “dolore” per l’incidente di Firenze

e rilanciamo appello per migliorare “la sicurezza sui luoghi di lavoro

INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER CRONACHE LUCANE ALL’INGEGNERE MATTEO FELITTI 

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire i fatti ed accertare eventuali responsabilità, ma in base ad una prima ricostruzione che viene fatta, ad ora, in ambienti inquirenti, avrebbe ceduto un solaio a causa della rottura di una trave o di un dente “SELLA” del pilone su cui la stessa trave poggiava.

CON LA DOVUTA DISCREZIONALITÀ CHE CI CONTRADDISTINGUE NON AVANZIAMO IPOTESI, ANALIZZIAMO L’EVENTO DAL PUNTO DI VISTA TECNICO SULLA BASE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI CON LA PROFESSIONALITÀ E SQUISITA DISPONIBILITÀ DEL PROF. ING. MATTEO FELITTI

👉🏾 Cosa ha generato il crollo del cantiere dell’Esselunga in via Mariti a Firenze?

Premesso che le strutture prefabbricate in fase di montaggio (transitorio) si trovano in uno stato di “equilibrio precario”, tipico di queste strutture, che in particolari condizioni potrebbero subire dei collassi locali.
Questi ultimi
, in funzione della robustezza strutturale in fase transitoria, potrebbero subire un più o meno accentuato riverbero sull’assetto strutturale globale. 

Allo stato delle conoscenze è possibile formulare tre ipotesi sulla cinematica del collasso:

1️⃣ La trave prefabbricata, in fase di montaggio, urta contro un pilastro il quale, nello spostamento, provoca lo “sgancio” delle travi al piano inferiore con conseguente collasso di una parte dell’impalcato;

2️⃣ Cede un appoggio della trave prefabbricata, in fase di montaggio al quarto piano, pertanto l’impalcato inferiore subisce un urto il quale provoca un collasso parziale delle strutture;


3️⃣ Cede il solaio in fase di getto della soletta collaborante in calcestruzzo
innescando un collasso tipo pancake.

👉🏾 EFFETTO DOMINO ?

È possibile ipotizzare, a partire dall’innesco del collasso (ancora da chiarire) un effetto domino(collasso successivo) ed un effetto pancake” (collasso su se stesso), in funzione del livello di robustezza strutturale nello step temporale e transitorio in cui si trovava la struttura prefabbricata.

👉🏾 Qual è la differenza tra DENTE o SELLA quali funzioni svolge e quali sono le norme che regolano le dimissioni strutturali anche in zone sismiche?

In tali strutture si parla di appoggi, i quali, nella fase transitoria, sono simili alle sellette Gerber e sono regolate dalle NTC 2018 e dagli Eurocodici.
Tali appoggi
, se non ben dimensionati, possono subire cedimenti a taglio (lato mensola pilastro, ovvero lato trave), oppure, mancanza di superficie di appoggio in fase di spostamento relativo pilastro-trave, quando ancora non è stata predisposta la relativa connessione meccanica obbligatoria in zona sismica.

👉🏾 Può essere veritiera l’ipotesi che la caduta del pilone avrebbe provocato il crollo di tre solai: il primo avrebbe trascinato gli altri due sottostanti?

Vedi ipotesi 1️⃣

Le ipotesi del cedimento al vaglio degli inquirenti

È ancora presto per dare risposte certe.

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire quello che è accaduto alle ore 08:52 di venerdì 16 febbraio.

Nel momento del crollo gli operai stavano gettando il cemento della soletta, ovvero quello che poi rende strutturale il solaio. Questo peso aggiuntivo potrebbe (condizionale d’obbligo) aver fatto cedere il ‘dente’ sul quale la trave o il solaio poggiava che cadendo ha poi innescato un effetto pancake con gli altri piani sottostanti in costruzione?

Vedi ipotesi 3️⃣

Dalle immagini sembrerebbe che una grande trave al quarto piano del supermercato è ceduta da un lato

Prova a spiegarlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:

«A un certo punto una grande trave al quarto piano del supermercato è ceduta da un lato. Siccome sono tutti elementi prefabbricati le ipotesi sono due: o c’erano dei cedimenti strutturali o qui è stato posizionato in modo non sicuro. Essendo al quarto piano, a catena ha generato una serie di crolli e i corpi delle persone sono nel seminterrato»

COMPLIMENTI CONGRATULAZIONI AUGURI BUON LAVORO A TUTTI GLI UOMINI ED OPERATORI SANITARI IMPEGNATI ED IN PARTICOLARE AI VIGILI DEL FUOCO COSTRETTI AD OPERARE ININTERROTTAMENTE IN CONDIZIONI DIFFICILI

Luca Cari, dirigente nazionale dei vigili del fuoco, ha precisato:

“Non abbiamo ancora individuato il punto”

dove si troverebbe il quinto operaio disperso.

“L’area è piuttosto limitata, però non abbiamo al momento un punto preciso dove cercare”

ha spiegato ai cronisti.

ha ribadito :

“Le operazioni sono molto difficoltose perché stiamo lavorando sotto una trave gigantesca che incombe sulle teste dei vigili del fuoco”

Sul posto sono ancora in azione le squadre di ricerca Usar, ha sottolineato:

“Sono addestrate per questo sanno quello che devono fare, come mettere in sicurezza lo scenario. per procedere senza ulteriori rischi”

Il dirigente non fa ipotesi su quando potrebbe essere individuato il corpo di quella che risulta l’ultima vittima del crollo.


Sul cantiere da venerdì mattina si stanno alternando ininterrottamente 50 vigili del fuoco, ha ancora spiegato Luca Cari:

“Lo scenario è abbastanza limitato come spazio, quindi si opera con squadre che entrano di volta in volta perché più di quelle non possiamo lavorare contemporaneamente”

#sapevatelo2024

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