CROLLO DEL CANTIERE ESSELUNGA A FIRENZE RIMOSSA LA TRAVE RIPRENDONO LE RICERCHE 5º DISPERSO
Crollo del cantiere Esselunga, l’esperto: “Indagare sui giunti e sui problemi nel montaggio”
È GIUSTO INFORMARE
Crollo nel cantiere Esselunga a Firenze, le operazioni dei vigili del fuoco per rimuovere la trave
Nuove immagini documentano le conseguenze del cedimento nel cantiere del supermercato ESSELUNGA in costruzione a Firenze
LABILITÀ = Tendenza a rapido o improvviso dissolvimento; instabilità delle strutture coinvolte
#ègiustoinformare #oltrepazzano
#crollodifirenze #18febbraio2024
Adesso stanno cercando di lavorare in sicurezza per garantire l’incolumità agli operatori impegnati ininterrottamente per il recupero della 5ª vittima
SUCCESSIVAMENTE IL LAVORO SARÀ LUNGO E COMPLESSO PER LA TOTALE MESSA IN SICUREZZA AREA CANTIERE ESSELUNGA
Sarà necessario procedere a fasi successive con rimozione montagna di detriti e spezzoni di TRAVI pesanti e PILONI in ambiente ristretto
È sempre necessario verificare le condizioni strutturali di tutte le parti del prefabbricato ancora in piedi non esclusa la RIMOZIONE DEFINITIVA e DEMOLIZIONE di alcune strutture ammalorate e /o che presentano criticità imminenti o ipotetica con l’ausilio di grandi autogru con manodopera qualificata e specializzati in tali INTERVENTI
Quando si cominciano a rimuovere elementi strutturali bisogna stare attenti a non labilizzare la struttura o parti di essa
Solo uno strutturista può progettare e condurre tali delicate attività, anche con ausilio di tutte le strumentalizzazioni disponibili
Sono indispensabili operazioni di messa in sicurezza delle parti strutturali restanti.
Bisogna purtroppo mettere in conto che se arriva un terremoto trova un assetto strutturale precario
La trave collassata ha provocato un effetto a catena, facendo crollare altre travi come pezzi di un domino, travolgendo poi gli operai presenti sul luogo di lavoro.
I vigili del fuoco sono impegnati nella rimozione delle travi con un’autogrù, operazioni molto delicate e complesse a causa del rischio di ulteriori cedimenti.
Crollo del cantiere Esselunga, l’esperto:
“Indagare sui giunti e sui problemi nel montaggio”
«Una struttura prefabbricata multipiano non dovrebbe crollare in quel modo. Se ben progettate in caso di rottura di una trave dovrebbe deformarsi, ma non collassare»
«L’approfondimento dell’incidente deve esser fatto sui giunti, la parte di collegamento tra trave e colonna» e poi sul rispetto o meno delle pratiche di montaggio, sui criteri di robustezza. Affinché sia fatta luce su un crollo che «stupisce»
Prof. Nicola Marotta, lei insegna “Tecnica e sicurezza dei cantieri” e “Organizzazione e sicurezza del cantiere” al dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa.
👉🏾 Cos’è successo a Firenze?
«Secondo me è un tipico incidente di natura complessa. Le cause saranno determinate da un’analisi dell’autorità giudiziaria, ma in base a incidenti simili del passato possiamo dire che dipende da una combinazione di rischi tipici associati al cantiere e rischi di natura strutturale delle strutture prefabbricate in calcestruzzo armato o precompresse»
👉🏾 In che modo?
«C’è stato un collasso progressivo della struttura prefabbricata in calcestruzzo.
Il crollo è avvenuto in fase di realizzazione dell’opera, un dato importante da cui partire. In queste strutture ci sono rigorose procedure di controllo adottate per la realizzazione dei manufatto: tuttavia, anche se i controlli riducono significativamente la probabilità di problemi legati alla qualità del manufatto, non eliminano completamente il rischio di errori o difetti di montaggio.
In certi casi, come sembra a Firenze, queste cause possono portare a un cedimento progressivo di una porzione della struttura, che porta poi a un collasso a catena»
👉🏾 Ci sono parti più deboli in queste strutture?
«Il giunto trave-colonna, cioè la parte di collegamento tra colonne e travi. Se non sono stati progettati o realizzati correttamente possono compromettere la stabilità complessiva»
👉🏾 E per quanto riguarda la sicurezza?
«La normativa richiede un dettagliato piano di montaggio per le strutture prefabbricate, redatto dal prefabbricatore. Illustra in maniera chiara le fasi di montaggio con schemi comprensibili affinché l’installazione sia corretta e sicura. Errori nell’allineamento o nella connessione nelle parti prefabbricate, specialmente nei collegamenti trave-pilastro, possono compromettere la resistenza strutturale e la stabilità complessiva della costruzione anche dopo il montaggio. Un aspetto cruciale da capire è se c’è stata compatibilità tra istruzioni e predisposizioni effettivamente adottate. E poi c’è la questione della robustezza strutturale passiva»
👉🏾 Cioè?
«Non è detto che sia il caso di Firenze, ma le strutture di prefabbricato multipiano in calcestruzzo sono particolarmente a rischio di collasso progressivo poiché spesso mancano di una sufficiente robustezza strutturale passiva.
I criteri di robustezza, se adeguatamente considerati nella progettazione, possono prevenire cedimenti catastrofici. Il che significa che se una trave dovesse crollare, la struttura non dovrebbe collassare repentinamente, ma deformarsi gravemente. Stupisce un crollo di quel tipo, fa pensare a un’assenza di questi criteri. Poi magari le indagini lo smentiranno»
👉🏾 È possibile che il problema sia in altri punti della struttura?
«Al momento non si può sapere, certamente sarebbe opportuno controllare anche le altre parti»
👉🏾 Ci sono prescrizioni specifiche nella formazione?
«I lavoratori devono essere formati sulle caratteristiche dei materiali, sulla modalità di montaggio, sulle precauzioni da adottare.
E devono avere una piena consapevolezza dei rischi associati alle pratiche di sicurezza in fase di costruzione»
👉🏾 Come si prevengono gli incidenti?
«A mio avviso l’adozione di codici etici nei cantieri potrebbe contribuire a migliorare la cultura della sicurezza.
E bisognerebbe implementare sistemi premianti per i comportamenti sicuri»
👉🏾 Molte ditte erano in subappalto. Può aver inciso?
«La causa dell’evento secondo me non è attribuibile al subappalto in sé, anche se va detto che la presenza di più imprese certo non favorisce gli aspetti della sicurezza»
Crollo del cantiere Esselunga a Firenze, rimossa la trave: riprendono le ricerche dell’ultimo disperso
CROLLO DEL CANTIERE ESSELUNGA A FIRENZE RIMOSSA LA TRAVE RIPRENDONO LE RICERCHE 5º DISPERSO
Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso tra gli otto operai coinvolti nel crollo avvenuto venerdì scorso, alle 8.52, nel cantiere di via Mariti a Firenze.
Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino
Quattro le vittime di cui sono stati recuperati i corpi tra venerdì e sabato, tre i feriti.
Tra le macerie del cantiere, dove è in corso di costruzione un supermercato Esselunga, stanno operando ininterrottamente i Vigili del fuoco che tra ieri e la notte scorsa hanno rimosso la trave che ha ceduto provocando il crollo a catena dei solai.
Un intervento resosi necessario in quanto, da quanto appreso, la trave si muoveva.
Una volta rimossa sono potute riprendere le ricerche del disperso