LAVORI IN LARGO DUOMO, È ANCORA POLEMICA: «L’ULTIMO REGALO DELL’AMMINISTRAZIONE GUARENTE»
Non convincono le spiegazioni del Comune. Il consigliere Falconeri: «Lavori bloccati per non aver chiesto l’autorizzazione alla Soprintendenza, è grave»
Continuano le polemiche sui lavori in largo Duomo iniziati lo scorso 12 febbraio e ora bloccati perchè in attesa del parere della Soprintendenza cosi come racconta- to nei giorni scorsi da queste colonne. La questione della sostituzione delle basole scalda ancora gli animi di chi vive e ama il centro storico di Potenza, e non solo. Tutta la città è indignata per il modo, a detta di molti discutibile, in cui il Comune ha agito. I lavori di manutenzione di largo Duomo si sono resi necessari a causa della disomogeneità della pavimentazione. È forse la piazza più importante del centro storico molto amata dalla comunità, è lì che sorge la Cattedrale di San Gerardo, luogo di importanti appuntamenti quali la festa patronale e l’insediamento del nuovo vescovo. La piazza è molto frequentata da persone anziane che si recano quotidianamente in Chiesa ma anche da persone con problemi a deambulare, famiglie con passeggini particolarmente provate dalla condizioni in cui versava la pavimentazione, con alcuni episodi anche spiacevoli. Considerati dunque, gli importanti appuntamenti l’Ufficio viabilità ha pensato bene di intervenire per rendere più omogenea e sicura la piazza e lo ha fatto intervenendo sul pia- no strada. Alcune basole erano posizionate su una base in sabbia altre cementate, alcune avevano uno spessore maggiore di altre e tutto questo rendeva la piazza poco sicura per la pubblica incolumità. Nel rimuovere le basole per creare un piano strada uniforme, alcune si sono scheggiate altre invece sono rotte. La vecchia pavimentazione a quanto pare non potrà più essere riutilizzata, almeno questo è quello che ha fatto intendere la responsabile del procedimento audita nella competente Commissione consiliare, e sarà sostituita con basole in pietra lavica scalpellate della stessa forma e dimensione di quelle utilizzate in piazza Matteotti, via Addone e via Vescovado. Una decisione discutibile per i modi in cui è stata posta in essere che ha creato indigna- zione tanto tra i cittadini quanto tra i consiglieri comunali. Uno «scempio perpetrato ai danni di una piazza storica» è stato definito da molti, una «scelta scellerata» da altri, «l’ultimo regalo dell’Amministrazione Guarente» da altri ancora, tutti però concordano: «Trovate il modo di riposizionare le vecchie basole», pronti a combattere. «Il Comune non ha chiesto preventivamente l’autorizzazione alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata. – ha affermato il consigliere comunale Falconeri – Un fatto grave perché da un punto di vista normativo, le pubbliche vie del centro storico sono qualificabili come “beni culturali” a prescindere dai provvedimenti di vincolo. Va rilevato infatti che secondo il decreto legislativo 42\2004 si devono considerare tutelati fino a quando non intervenga una espressa verifica di interesse in senso contrario dal Piano Regolatore. Ora i lavori sono bloccati in “autotutela” e io spero che riprendano quanto prima. Largo Duomo è una piazza importante e amata dai potentini. In questa piazza tra pochi mesi si celebreranno eventi importantissimi per la comunità: la festività patronale e l’insediamento del nuovo Vescovo. Deve essere fruibile, non possiamo permetterci che un luogo simbolo della città rimanga chiuso chissà per quanto tempo». La riqualificazione di Largo Duomo però, porta il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Falconeri a porre altre questioni all’assessore alla viabilità Massimiliano Di Noia e ai suoi uffici: «Perché non si è pensato di interloquire con Acquedotto Lucano e verificare se vi è l’opportunità di sostituire eventuali linee di condotta idrica? È da sottolineare che in questo periodo i residenti del centro storico sono alle prese con continui ali di pressione e Acquedotto Lucano proprio in questi giorni ha predisposto alcuni interventi per risolvere il problema». «Altra questione di fondamentale importanza da me posta riguarda invece l’opportunità di installare un pilomat a scomparsa per salvaguardare la pedonalità di un’area ridotta spesso a parcheggio. Idee di buon senso che spero l’Amministrazione comunale prenda in considerazione affinché la piazza sia realmente sicura e fruibile da tutti» ha concluso Marco Falconeri. La questione è ora in mano alla Soprintendenza che dovrà pronunciarsi sulla possibilità di sostituire o meno le basole mentre il tempo scorre e la festa di San Gerardo si avvicina.