MASTROIANNI ROMPE DEFINITIVAMENTE
Lagonegro, consiglio comunale, l’invito alla maggioranza: «dovremmo dimetterci tutti». L’ex assessore toglie l’appoggio a Falabella: «Passo all’opposizione»
Ha iniziato il Consiglio comunale seduto tra i posti al lato destro del sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, e l’ha concluso in posizione speculare: «Comunico, segretario lo metta a verbale, che da questo momento passo all’opposizione». Così l’ex assessore comunale Luciano Mastroianni, ieri in Assise. Durante l’articolato intervento in Aula, Mastroianni nel citare una serie di fatti e circostanze, ha intervallato l’argomentazione con frasi dal tenore delle seguenti: «I cittadini ci hanno votato per un cambiamento che non c’è, nulla è cambiato ed anzi alcune cose sono peggiorate», «non siamo riusciti a mantenere le promesse e gli impegni assunto», e soprattutto, «sarebbe corretto dimetterci tutti e riconsegnare la parola ai cittadini perchè, senza perdere ulteriore tempo prezioso, le nuove elezioni sono di certo la miglior cosa per Lagonegro». Curiosa la vicenda del Piano casa, ovvero piano, per come l’ha raccontata, per fare fuori «l’ingombrante» Mastroianni. «Ad agosto 2023, la Giunta comunale ha deciso di pubblicare l’Avviso aperto a tutti per ampliamenti volumetrici ed o demolizioni -costruzioni con premio di cubature. L’Avviso – ha spiegato Mastroianni – non prevedeva alcun utilizzo di denaro pubblico, né costi per l’Ente, anzi le future edificazioni sono anche futuri incassi per il Comune. Pervenute poche istanze, fra le quali quella presentata da mio fratello, in possesso dei requisiti. Ma tale circostanza, risultò immotivatamente sconveniente per l’Amministrazione, poichè io assessore. Addirittura il sindaco Falabella mi propose che sul Piano casa si sarebbe potuto procedere, se io mi fossi dimesso da consigliere comunale. Con la scusa del Piano casa, mi volevano far fuori». Mastroianni ha anche chiesto al primo cittadino, quali sono i tre processi che si trova «costretto ad affrontare per colpa» dell’ex assessore Mastroianni: «Presentate le carte e fatele vedere alla popolazione». Anche aneddoti, come quello che riguarderebbe un «familiare» di un componente della maggioranza, che sulla richiesta di non alzare le indennità per la carica elettiva, «precisò con ghigno sarcastico, non è possibile rinunciare all’indennità, perché se vi invitano ai matrimoni e alle feste dovete fare le buste. Primo caso nella storia di buste a carico dei cittadini». Con Mastroianni all’opposizione, che ha dichiarato di «rinunciare al gettone di presenza», donandolo a una casa-famiglia locale, è molto probabile che dell’attuale maggioranza multicolore del sindaco Falabella, più approfondite vicende verranno portate, con i dettagli vissuti dall’interno, all’attenzione dell’opinione pubblica.