PESCOPAGANO,CONVEGNO SU CENTRALE IDROELETTRICA
«Sarà una delle più importanti opere infrastrutturali in Basilicata con significative ricadute economiche»
Si è tenuto presso la Fondazione Girolamo Orlando il convegno dal tema “Il pompaggio idroelettrico di Edison a Pescopagano, opportunità per il territorio e la Basilicata”.
Il Sindaco Giovanni Carnevale ha da prima salutato i colleghi in fascia tra le prime file della sala, «segno tangibile della corale condivisione del territorio» ha asserito, per poi dare il benvenuto a Roberto Tricomi, Direttore Generale del Dipartimento ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, «con il quale abbiamo consumato innumerevoli e proficui incontri», Daniele Bellini Direttore dell’unità Business Idroelettrica di Edison; Giorgia Palma Responsabile dello sviluppo delle grandi derivazioni idroelettriche, Matteo Terzi, Project leader sviluppo grandi derivazioni idroelettriche e Ilaria Congia, Direttore Land Italia. «Edison è la più antica società d’Europa nel settore della produzione di energia elettrica che ha realizzato le prime centrali del Paese, tutt’ora in attività, già sul finire dell‘800. Ad oggi è concessionaria di 120 centrali idroelettriche di grande e piccola derivazione distribuite sul territorio italiano -spiega il Primo cittadino- e questo incontro nasce dalla mia richiesta ad Edison di illustrare e presentare il progetto della centrale idroelettrica a Pescopagano, dove risiede una comunità che si è sempre dimostrata lungimirante in scelte che hanno poi scritto i migliori capitoli della storia del nostro paese e non solo. Penso alle Banche, all’Ospedale ed a quella idea partorita dal compianto Girolamo Orlando -il medico ingegnere- di realizzare nei primi anni del novecento una centrale idroelettrica proprio qui a Pescopagano».
L’Amministrazione ha «partecipato e seguito attivamente ogni fase pre-autorizzatoria ed autorizzatoria, con azioni che sono state determinati grazie anche alla condivisione non solo della Basilicata, ma anche della vicina Campania e dei sindaci ai quali va riconosciuta la capacità di fare squadra».
Carnevale ricapitola per tappe il progetto: «A febbraio 2023 il Consiglio dei Ministri ha deliberato il “giudizio positivo” di compatibilità ambientale del progetto, evidenziando l’importanza dell’opera per l’intera nazione, del suo contributo all’ambiente ed al processo di decarbonizzazione e transizione ecologica, comparto per il quale la Basilicata sta rivestendo un ruolo cruciale. A dicembre anche la seduta straordinaria del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, cui ho partecipato personalmente, si è conclusa con il giudizio positivo ed il riconoscimento da parte dei massimi esperti in materia ambientale, geologica, idraulica e strutturale, dell’importanza dell’opera».
Sul progetto Carnevale asserisce: «Questo impianto non è che un sistema di stoccaggio, una batteria, un serbatoio di energia. Un sistema in grado di garantire l’utilizzo ottimale e senza spreco dell’energia prodotta da fonti rinnovabili “discontinue”, come quella prodotta dal vento e dal sole, contribuendo al contenimento della costruzione di altri impianti eolici e/o fotovoltaici ed efficientando al massimo quelli già esistenti. Immaginate tutte le pale eoliche che vediamo difronte a noi: durante l’arco della giornata la domanda di energia è mutevole e di notte è molto ridotta, le pale eoliche producono così più energia di quella richiesta e il surplus viene disperso. Ebbene la centrale prevede due invasi, quello esistente di Saetta e un altro più piccolo a valle, che è l’aspetto più visibile dell’impianto dalle sembianze di un laghetto: l’acqua scende e attraverso un generatore produce corrente che carica una batteria la quale rilascerà energia per supportare ed integrare quella prodotta dalle pale eoliche, piuttosto che dal fotovoltaico, nei momenti di maggiore richiesta di elettricità, di contro nei momenti di minore richiesta di elettricità, le pale eoliche continuano a produrre una grande quantità di energia che anziché essere dispersa attiverà una pompa per riportare l’acqua al bacino di monte e così via. In tal modo oltre a produrre energia pulita, non vi è consumo e dispersione di acqua, infatti, l’invaso di Saetta, continuerà ad avere la sua funzione irrigua, anzi, vi saranno opere di manutenzione e miglioramento dell’invaso».
L’Impianto di Pescopagano, che «è bene precisare non sarà realizzato con fondi pubblici -sottolinea il Sindaco- sarà una delle più importanti opere infrastrutturali in Basilicata degli ultimi anni con significative ricadute economiche sulle filiere produttive coinvolte nonché sui territori e sulle comunità locali. Oltre all’indotto che si genererà, tanto in fase di cantiere quanto durante l’esercizio, l’impianto idroelettrico avrà importanti impatti a livello occupazionale locale e sulla economia di tutta l’area di influenza del progetto. Saranno coinvolte le imprese, gli artigiani, le aziende ed ogni attività del nostro territorio».
Sul capitolo compensazioni, il Primo cittadino aggiunge: «Per legge dovranno caratterizzarsi sotto forma di opere, alcune delle quali già indicate nel progetto, quali le riqualificazioni delle cave dismesse, la sistemazione e la riqualificazione delle aree intorno al lago saetta, la sistemazione e l’adeguamento delle strade, la realizzazione di percorsi turistici, in particolare di un percorso dell’acqua che consente di visitare il torrente Ficocchia, i vecchi mulini ed i resti della centrale, altre opere non meno importanti sono in corso di studio. Muoveranno tutte nella direzione di strade, strutture sportive, interventi delle aree a verde, di riqualificazione energetica piuttosto che misure di sviluppo economico e di coesione sociale e culturale. A queste andranno ad aggiungersi le notevoli risorse che verranno dai canoni e i sovracanoni “Bacini Imbriferi Montani”. Il canone è aggiornato ogni due anni ed oggi ammonta ad €. 36,22 per ogni kw di potenza nominale media concessa per un ammontare, per quello che riguarda questo progetto, di circa € 700.000 annui, che sarebbe una entrata strutturale per l’Ente, destinato ad abbattere i tributi riducendo il costo della vita delle famiglie e lasciando nelle tasche di tutti i cittadini maggiori disponibilità».