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REGIONALI, MATCH SQUILIBRATO

Al cdx manca solo il nome, a sinistra tutta la coalizione. Napoli (FdI): «Noi uniti». Falconeri (5S): «Così vincono». Csx, domani l’incontro. Santarsiero fiducioso, Monaco: «Basilicata casa comune esclusa»

Nella recente messa in onda su Cronache Tv di “Oltre il giardino”, il programma condotto da Paride Leporace, si è discusso delle prossime elezioni regionali in Basilicata e delle possibili alleanze ed intese tra i diversi schieramenti politici da definire.

IL MURO DELLA SPERANZA DEL CSX

In studio sono intervenuti il coordinatore di “Basilicata Casa Comune” Lindo Monaco, il vice sindaco di Potenza di Fratelli d’Italia Michele Napoli e il consigliere comunale pentastellato del capoluogo lucano Marco Falconeri concentrando il dibattito sulle proposte concrete per futuro Governo della Regione e sulle priorità programmatiche che i diversi schieramenti dovrebbero definire. Ma a segnalare le non di certo nuove problematicità nel cosiddetto “campo largo” è il coordinatore di “Basilicata Casa Comune” che è subito intervenuto criticando l’esclusione del Movimento costituito da cattolici democratici dal tavolo di centrosinistra convocato per sabato, nonostante la proposta politica presentata sia «ancora in campo». Anzi, ribadendone la candidatura a presidente di Angelo Chiorazzo come figura «più competente e autorevole in questo momento storico per la nostra regione». Monaco ha ribadito la necessità di «provare a tessere un ragionamento nuovo», una proposta che definisce «inedita» e di un confronto su temi e valori condivisi dalle forze progressiste come – cita ad esempio – l’autonomia differenziata, «il collasso del sistema sanitario», lo «sviluppo necessario delle infrastrutture», una «attenzione particolare al mondo del lavoro» e «un riguardo che si deve avere verso gli ultimi, gli emarginati più poveri e più deboli». Anche Falconeri è intervenuto sulla discussione interna al M5S in vi- sta delle Regionali, spiegando che nel Movimento pentastellato «c’è un dibattito sulla grande opportunità di creare una coalizione vincente per battere il centrodestra». L’esponente pentastellato ha messo in guardia dal «consegnare nuovamente la Regione Basilicata per i prossimi anni» alla coalizione di centrodestra. Da parte sua, il vice sindaco Michele Napoli di Fratelli d’Italia difende l’operato del centrodestra in Regione e respinge le critiche rimarcando come «alle tornate elettorali il centrodestra si è sempre presentato compatto». Un aspetto, questo, che unito alla «capacità di fare sintesi» a parere di Napoli «incide moltissimo anche nell’opinione pubblica» e nei cittadini che hanno «bisogno di essere governati non da forze che si contrastano ma che abbiano una visione di insieme e un modello di società ben chiaro». «Ecco – enfatizza il meloniano – questo è il vero grande punto di forza del centrodesta che già sta lavorando sul programma, perché ha intenzione di amplificare le cose buone che ha fatto in questi 5 anni e che vuole porre rimedio anche ad alcune deficienze che ha fatto registrare nel corso di questa legislatura perché ha un obiettivo chiaro – enfatizza – ossia di costruire una Basilicata sempre più forte». E di “partecipazione civile” ha par- lato anche il coordinatore del Movimento di “Basilicata Casa Comune” che interrogatosi sulla «evi- dente condizione di disagio e di rassegnazione nel nostro territorio» sta provando ad «inaugurare una nuova stagione di partecipazione civile che possa attivare processi di coinvolgimento e di presenza nella società, nel settore sociale, culturale e politico». Una proposta che, conferma Monaco, «ha ricevuto anche una grande attenzione da parte del Pd, il chè dice – enfatizza – che non solo la candidatura di Chiorazzo è una proposta autorevole, ma anche che lo sforzo civico fin qui compiuto è altrettanto degno di nota e di attenzione. E questo sforzo civico fatto di ascolto, conoscenza del territorio, percezione della realtà e della capacità essere sollecitati dalla stessa realtà – enfatizza Monaco – è quello che dovrebbe unire il campo del centrosinistra che deve trovare le ragioni non solo per stare insieme, ma per provare a offrire un’occasione di futuro a questa nostra regione». «E questo non è ottimismo – incalza – bensì è speranza», perché questa «si organizza», anzi a parere di Monaco «questo muro di sostegno della speranza va addirittura costruito un mattone dopo l’altro e – sottolinea – non è detto che debba essere edificato da un solo operaio. C’è bisogno del concorso e del- l’ausilio di tutti, ritrovandoci sui te- mi». Dal canto suo Napoli rimarca co- me Fratelli d’Italia «proverà a fare una lista nel migliore dei modi possibili, quanto più forte possibile, perché – afferma – abbiamo una responsabilità in più, quella di guidare la coalizione di centrodestra. Ragion per cui abbiamo bisogno di costruire una lista che sia la più rappresentativa possibile, perché sentiamo addosso il peso la responsabilità di guidare la coalizione, questa volta da forza politica che ha il maggior consenso all’interno della stessa. Stiamo lavorando in questa direzione».

A.A.A. CERSASI METODO CONDIVISO NEL CSX

Per commentare gli ultimi o presunti sviluppi politici in Basilicata in vista delle elezioni regionali del 21 e 22 aprile e per ribadire il suo «convinto» sostegno alla candidatura di Angelo Chiorazzo è intervenuto in studio anche Vito Santarsiero della Direzione Nazionale del Pd: «Una convinzione – afferma – frutto di analisi, valutazioni, lettura dei fenomeni che riguardano la nostra comunità e politica regionale, in particolar modo quella del centrosinistra» e che evidenzia come non sia «come spesso si è voluto far leggere» voluta da una «cupola che ha deciso». A detta del dirigente dem si tratta di «una candidatura che viene da una società civile che scende in campo per ricordare lo stato di grave malessere in cui vive la nostra regione, il disagio sociale di tanti lucani e l’incapacità della politica di dare risposte adeguate a tutto questo». Con tali considerazioni, quindi, secondo Santarsiero il Pd ha fatto bene a prestare attenzione a questa candidatura, anche se «meritava uno sforzo e un confronto da parte di tutto il centrosinistra maggiore rispetto a quello che è stato messo in campo». Il conduttore Leporace è entrato nel vivo della situazione politica, commentando gli interventi di Salvatore Margiotta e dello stesso Santarsiero alla Direzione nazionale Pd in cui Margiotta ha sottolineato l’«urgenza di un candidato» e ha chiesto ai dirigenti locali e nazionali del centrosinistra «un’alleanza forte guidata dal miglior candidato possibile che sappia e possa unire». Santarsiero invece ha messo in guardia dal perseguire «l’unità a tutti i costi», che rischia di «favorire i ritorni a vecchie e superate forme di azione politica». Quanto alla coalizione, Santarsiero ritiene che l’unità della coalizione sia sì «necessaria per poter scendere in campo e vincere queste elezioni». ma mette in dubbio che il tavolo di sabato mattina a Potenza – a cui tutte le forze di coalizione sono state invitate a parteciparvi, pare ad eccezion fatta di “Basilicata Casa Comune” – possa essere «decisivo». «L’unità – enfatizza Santarsiero – va cercata in un contesto che deve rispettare i valori del Partito e soprattutto deve cogliere l’obiettivo di offrire la migliore proposta programmatica e di candidatura alla Regione, per poter vincere». Un metodo condiviso che ad oggi, però, nel centrosinistra latita.

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