SENISE, LA CRISI POLITICO-AMMINISTRATIVA CONTINUA: SOSPESO L’INGRESSO DI DI SANZO
In Consiglio comunale sarebbe dovuta subentrare al consigliere Marino. Prima messa ai voti e poi contestata per problemi di illegittimità, la parola passa di nuovo al Prefetto
Ci si aspettava fuoco e fiamme dal Consiglio comunale di Senise per sostituire l’assessore e consigliere comunale sospeso lo scorso mese di gennaio dal Prefetto, Rosario Marino, e così è stato. L’Assise si è riunita giovedì, ultimo giorno utile dei 20 previsti dalla nota con la quale Campanaro “intimava” la risoluzione della questione. Il sindaco Giuseppe Castronuovo e il presidente del Consiglio Francesco Palazzo pare abbiano studiato tutto nei minimi particolari. L’unico punto all’ordine del giorno da discutere era la sostituzione di Rosario Marino, entrato come consigliere di opposizione è passato dopo poco tempo tra le fila della maggioranza, assumendo anche il ruolo di assessore. Pronta a subentrargli Giovanna Di Sanzo, candidata nella stessa lista di Marino e non eletta nel 2020.Di Sanzo siederebbe tra le fila dell’opposizione e questo rap- presenterebbe un problema per il sindaco Castronuovo che non avrebbe più la maggioranza per approvare i provvedimenti in Aula. Attualmente infatti, il Consiglio comunale è composto da 6 consiglieri di maggioranza e 6 di minoranza. Un pericolo che il primo cittadino evidentemente non è disposto a correre. Giovanna Di Sanzo giovedì era presente in Aula e aveva accettato formalmente ma qualcosa di inaspettato è accaduto. Il nuovo ingresso è stato messo a votazione: 6 voti favorevoli da parte dell’opposizione e 6 contrari da parte della maggioranza. La questione si è fatta poi incandescente quando il presidente del Consiglio legge un deliberato nel quale sospende l’ingresso della nuova consigliera per problemi di illeggitimità «che si contesta nell’immediato» perché Giovanna Di Sanzo è attualmente consigliera comunale nel Comune di Carbone. È stata eletta un anno dopo le elezioni senisesi. Ingresso sospeso «fino a quando non venga accertata dal Consiglio comunale la rimozione della causa di incompatibilità» ovvero fino a quando non si pronunci sulla questione il Ministero dell’Interno tramite il Prefetto così come previsto dall’articolo 65 comma 2 del decreto legislativo 267 del 2000. Una mossa questa che ha accesso gli animi in Aula tanto che a Consiglio comunale concluso, Giovanna Di Sanzo si è alzata in piedi e ha affermato, rivolgendosi al sindaco Castronuovo: «Sarò io a fare il ricorso. Si sta impedendo di esercitare un diritto. Il dato politico è che non si prende atto, per l’ennesima volta, di non avere la maggioranza. Se le è rimasto un briciolo di dignità politica, si dimetta». «Il diritto a entrare in Consiglio me lo aveva già conferito il popolo di Senise- ha concluso Di Sanzo – mai mi sarei aspettata una situazione così surreale». In questo modo il primo cittadino e la sua maggioranza hanno preso tempo e hanno scongiurato lo scioglimento del Consiglio comunale e quindi le elezioni anticipate. A questo punto si attendono le mosse di Giovanna Di Sanzo e dei consiglieri di opposizione.