ANCORA SI DEVE FARE, MA LA STRADA È GIUSTA
L’intervento di Piergiorgio Quarto
Importanti vetrine nazionali ed internazionali hanno negli ultimi tempi restituito alla Basilicata i riconoscimenti che merita. Aver investito nelle nostre più innate capacità, nelle nostre materie prime, nelle nostre risorse energetiche, nella nostra terra, quanto nei nostri valori e le nostre radici ci ha dato l’opportunità di fare la differenza a livello nazionale ed internazionale. Recenti sono La Bit di Milano, borsa internazionale del turismo, che ha visto la nostra Regione prestigiosa protagonista per offerte, ventaglio di esperienze proposte e qualità dell’accoglienza nelle aree costiere quanto in quelle interne. Grazie ai recenti risultati ottenuti, la Basilicata oggi per i nostri Ministri, per i turisti e gli esperti del settore è considerata la regione più accogliente d’Italia, per il suo approccio innovativo e per tutte le progettualità presentate e messe in campo. All’Itb di Berlino, una delle più importanti fiere al mondo nel settore dei viaggi e della vacanza, la molteplice offerta turistica e culturale del nostro territorio si è distinta sul mercato tedesco, in cui si è verificata un’ulteriore promozione dell’immenso patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale, dalle coste del Metapontino e del Tirreno, alle nostre montagne, dai nostri bellissimi cinque parchi, alle colline, senza dimenticare il pluripremiato patrimonio enogastronomico. Il comparto ortofrutticolo della Basilicata è stata da poco anche protagonista al Fruitlogistica di Berlino, la più importante fiera internazionale del settore, che ha rimarcato come il valore della produzione ortofrutticola regionale nel 2022 ammonta a 443 milioni di euro, 100 milioni in più rispetto al 2021, di cui il 62% viene commercializzato attraverso il sistema delle Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, e rappresenta un dato di aggregazione altissimo, il più alto delle regioni del Mezzogiorno. Questi sono solo alcuni esempi dei risultati che la nostra Regione oggi può vantarsi di aver raggiunto grazie ad una governance che, come promesso, ha messo al centro delle sue azioni una decisa progettualità nei soli interessi del nostro territorio, dei nostri imprenditori e delle nostre comunità e voglio ringraziare, a tal proposito, tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questi programmi fruttuosi per il territorio, tra cui l’Assessore Alessandro Galella e l’Assessore Cosimo Latronico che hanno dimostrato grande competenza ed impegno, sempre in sinergia con il partito che rappresentano e al servizio della meravigliosa comunità lucana che insieme con fierezza rappresentiamo. Le difficoltà, gli imprevisti non ci hanno mai impedito di vedere tutte le potenzialità della nostra Regione e di credere fermamente in esse tra cui anche quelle del settore agricolo, che continuiamo a sostenere con forza e convinzione nonostante la crisi che ora si sta affrontando, poiché fulcro di valori che abbiamo il dovere di difendere e supportare a tutti i livelli. Le strategie messe in campo sono valide e rispecchiano le istanze manifestate a livello nazionale quanto a livello locale. I programmi attuati dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida hanno una visione ampia e a lungo termine, che rispecchiano un impegno reale preso del partito anche a livello regionale. Intervenire immediatamente a sostegno del comparto, puntando prima di tutto a riformare quanto prima la Pac per una politica agricola comune efficiente, è necessario per garantire un futuro a lungo termine al settore, è fondamentale per poter dare ulteriori reali garanzie ai nostri agricoltori a cui non possiamo chiedere solo di accontentarsi, per quanto pratici, solo di temporanei ristori. Gli ideali producono ricchezza non solo quando vengono decantati ma quando vengono messi in campo con strategia, criterio e metodo. Grazie alla sinergia fortemente voluta e sostenuta anche con il Governo nazionale i benefici ottenuti per il nostro territorio sono per me un grande orgoglio. Tanto si può e si deve ancora fare, ma siamo sicuramente sulla strada giusta. La Basilicata oggi è una Regione al passo con i tempi, valorizzata sotto svariate sfaccettature, dalla gastronomia all’enogastronomia, dall’ambiente alla cultura, dal turismo all’arte, fuori finalmente dall’anonimato, oggi è pronta a mostrarsi terra ricca di risorse da incanalare per le comunità che abitano le nostre città e i nostri borghi, quanto per l’intero Paese. Oggi più che mai finalmente la nostra Regione è un hub energetico importantissimo ed attenziona- to a livello nazionale ed internazionale, grazie al- la visione strategica adottata ed alla sua capacità di rendere la nostra terra sempre più attrattiva, la capacità di valorizzare maggiormente l’oro nero del fossile a vantaggio non solo di pochi ma di tutti i cittadini, la capacità di ottimizzare e migliorare la risorsa idrica lucana per l’intero territorio senza sprechi ma con addirittura dei guadagni per il territorio, la capacità di confermare l’energia per la nostra Regione un settore trasversale su cui continuare ad investire perché se molto è stato fatto, tanto va ancora mosso in questa direzione. Lavorare per sviluppare prospettive sempre più ampie per un futuro migliore che possa essere proficuo nel tempo per tutti e per le nuove generazioni che erediteranno la nostra terra ribadisco che è un dovere imprescindibile per le Istituzioni, un dovere che questo governo regionale ha fortemente sentito fin dal- l’inizio del suo mandato, con la consapevolezza che il percorso sarebbe stato in salita, con la consapevolezza di dover sanare prima delle crepe antiche per poter procedere ad un passo più spedito, ma an- che con la convinzione di poter ottenere grandi risultati. Il futuro della nostra terra non è il declino ma lo sviluppo, l’abbiamo detto all’inizio e lo sosterremo ancora, per una Basilicata sempre più indipendente, per una più opportuna qualità di vita delle nostre comunità, quanto per essere attrattiva per i turisti, sul mercato, ma prima di tutto per i nostri figli.
Di Piergiorgio Quarto