BASILICATA, SEGNALATI BUCHI DA OLTRE 10 MILIONI DI €
Corte dei Conti, inaugurazione Anno Giudiziario: recuperati 2 milioni di euro e condanne per 376 mila euro
L’impegno della Sezione regionale della Corte dei Conti di Basilicata nella gestione del contenzioso amministrativo-contabile, si è tradotto nello svolgimento di 12 udienze nelle quali sono stati discussi 82 giudizi e definiti 81. I giudizi discussi hanno dato luogo a 74 sentenze. Nei giudizi trattati, sono state emesse sentenze di condanna per l’importo complessivo di 376 mila 590 euro. Sono alcuni dei dati emersi durante la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario della magistratura contabile lucana.
Come ha spiegato il presidente Vincenzo Maria Pergola, in molte occasioni la Sezione si è occupata di danni erariale conseguenti alla illecita percezione di contributi pubblico, spesso cofinanziati dall’Unione europea, destinati ad incentivare le attività produttive.
Il Procuratore regionale Vittorio Raeli ha ricordato la vigilanza svolta sull’attività di esecuzione delle sentenze di condanna. «In questo ambito – ha specificato Raeli – si è manifestato nel 2023 un incremento dei recuperi, pari a 2 milioni e 24 mila euro, rispetto al corrispondente dato riferito al 2022 ed al 2021». Tra le citazioni, citate per le loro peculiarità in riferimento alla tipologia ed entità del danno, all’Amministrazione danneggiata e alla natura del rapporto di servizio, quella per l’importo azionato di oltre 1 milione e mezzo di euro, relativa alla gestione del servizio bar e mensa dell’Ospedale San Carlo di Potenza e quella concernente le ripetute proroghe della gestione del Cup regionale. «La Sanità – ha rimarcato il Procuratore regionale Vittorio Raeli – è un settore nevralgico per la vita della comunità lucana e per questo da anni poniamo molta attenzione al settore anche in occasione del giudizio di parifica del rendiconto della Regione». In totale, in virtù anche del raddoppio del numero delle citazioni, passate dalle otto del 2022 alle 16 del 2023, i danni erariali segnalati per l’ultimo anno ammontano a 10 milioni e 243 mila euro, a fronte dei 4 milioni e 191 mila euro del 2022 e dei 3 milioni e 568 mila euro del 2021.