IL BARDI BIS ALLARGA LA COALIZIONE
Margiotta invita al metodo Sardegna. Chiorazzo come Soru, a sua difesa resta solo Speranza. Con l’ufficialità, Italia Viva a un passo se a sx prevarrà la divisione. Azione, dialogo romano
«Come avevamo previsto e fortemente voluto c’è piena intesa nel centrodestra sulle candidature di Bardi in Basilicata, di Cirio in Piemonte e di Tesei in Umbria. Abbiamo lavorato per tenere la coalizione unita e puntiamo alla vittoria in queste Regioni, così come ovviamente in Abruzzo dove si voterà per eleggere Marsilio il 10 marzo. Il centrodestra unito dimostrerà di essere in grado di governare la nazione ed i territori a lungo». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia ufficializzando, come previsto ieri da Cronache, il Bardi bis. Gli elementi di conferma c’erano stati anche nel pomeriggio quando FdI, infatti, con Francesco Lollobrigida, ministro del- l’Agricoltura e uomo forte di Fratelli d’Italia, aveva detto che c’erano ampie probabilità che si riuscisse a trovare un accordo su Bardi.
CON BARDI LA COALIZIONE SI ALLARGA
Tra le frecce nell’arco di Bardi, la sua azione per al- largare il perimetro della coalizione. Italia Viva ha già fatto intendere, come scrivevamo ieri, che, qualora il centro- sinistra non si presentasse unito (e la cosa sembra sempre più probabile) sarebbe ben disponibile ad andare verso il centrodestra e non nasconde di avere una confidenzialità politica ed un rapporto di rispetto nei confronti di Bardi, come già questo finale di legislatura ha dimostrato. Il partito di Renzi, grazie all’incessante lavoro di Braia e Polese, ha dimostrato un forte radicamento sul territorio e una grande presa nei confronti dell’elettorato e potrebbe davvero essere l’ago della bilancia per una vittoria netta del centrodestra, soprattutto qualora il campo largo iniziasse a re- stringersi e a frantumarsi. La novità delle ultime ore è che sarebbe in stato avanzato anche un dialogo con Marcello Pittella e con Italia Viva. L’ex presidente di Regione non nasconde la sua ritrosia a sostenere Bardi ma ci sarebbero forti interlocuzioni romane che potrebbero sbloccare la trattativa. Insomma, la narrazione velenosa fatta da qualcuno secondo cui non esisteva la capacità e la volontà del Generale di allargare la maggioranza si sarebbe rivelata fallace ed errata alla prova dei fatti e così via libera al bis. Allo stato attuale Bardi potrebbe essere in grado di schierare una coalizione che va dalla Lega ai moderati con un’ampia capacità di ottenere anche spazi tra amministratori locali, sindaci ed esponenti del territorio.
IL CENTROSINISTRA PROVA IL METODO TODDE
Un invito serrato al dialogo viene da Salvatore Margiotta. L’esponente Dem che per primo aveva sollevato nella Direzione Regionale l’errore di metodo nel sostegno incondizionato ed illimitato a Chiorazzo, ha affidato ad un tweet il suo pensiero: «Sabato 2 marzo si riunisce la direzione regionale del Pd lucano. Cinque giorni per costruire la coalizione di centrosinistra, potenzialmente vincente in Basilicata. Sarebbe sufficiente essere “testardamente unitari” come auspicato dalla segretaria Schlein. Sardinia docet». Non serve grande capacità di interpretazione per comprendere che la citazione è rivolta alle decisione che “il campo largo” ha preso sull’Isola, ovvero quella di unificare la coalizione anche a costo di perdere il sostegno di Soru.
Di Massimo Dellapenna