SENISE, DI SANZO: «LA MIA MANCATA CONVALIDA IN CONSIGLIO È UN “ATTACCO” ALLA DEMOCRAZIA»
L’esponente di FI doveva entrare in Assise tra i banchi dell’opposizione ma l’ingresso è stato sospeso: «Intraprenderò una seria azione legale»
«Con la seduta consiliare tenutasi il 22 febbraio, che ha visto la mia mancata convalida votata dal sindaco Castronuovo e dagli ultimi pezzi di una maggioranza ormai inesistente, si sono cristallizzati fatti gravissimi: l’inosservanza della legge e, se pensiamo che l’Assise Comunale è la più alta espressione di volontà popolare, si è manifestato un vero e proprio attacco alla Democrazia. Mai prima d’ora si era giunti ad un momento tanto buio nella storia della politica senisese» così Giovanna Di Sanzo esponente di Forza italia che sarebbe dovuta entrare a far parte del Consiglio comunale di Senise tra i banchi dell’opposiizione. «Da circa 4 anni mi sono allontanata dalle dinamiche politiche di questa comunità, pur seguendo con attenzione ciò che accadeva e vivendo, da senisese quale sono, sulla mia pelle gli effetti prodotti dalla pessima amministrazione Castronuovo, non avrei però, mai e poi mai immaginato il degrado politico e istituzionale che si celasse in essa. – continua Di Sanzo – È chiaro a tutti che sollevare nei miei riguardi le cause di incompatibilità, quando ancora non si era concretizzata e addirittura l’ineleggibilità, quando riguarda esclusivamente la carica di Sindaco e non dei consiglieri, risulta essere l’ennesima strategia per evitare che il popolo senisese potesse esprimersi nella tornata elettorale del 9 giugno 2024, poiché, come disposto dalla Gazzetta Ufficiale, quest’anno andranno al voto solo i consigli comunali sciolti entro la data del 24 febbraio. È altrettanto chiaro che con il mio ingresso in Consiglio si sarebbe ricostituito il numero dei seggi dell’opposizione, cioè 4 , che unito ai 3 dell’ex maggioranza, avrebbe decretato la caduta immediata dell’Amministrazione. Nessuno ha creduto alla buona fede, all’eligio rispetto della legge, nonché esercizio di controllo da parte del sindaco Castronuovo e dei pochi che sono rimasti intorno a lui». «Quella sera era mio sacrosanto diritto entrare in consiglio comunale e scegliere liberamente entro i termini previsti per legge in quale dei due comuni continuare ad esercitare il mio mandato istituzionale, sulla vicenda sono certa che sarà la prefettura di Potenza a fare chiarezza. – continua – È altresì doveroso specificare che la se- duta consigliare non è mai stata in- detta su iniziativa del presidente del consiglio, ma fortemente richiesta a colpi di atti dai sei consiglieri, che da mesi, con determinazione si stanno battendo affinché i principi più basilari della Democrazia e del Diritto vengano rispettati. Perché ad oggi di questo parliamo. Il comportamento messo in atto dallo stesso Castronuovo non trova riscontro in nessun ragionamento politico e soprattutto partitico. Siamo davanti all’arroganza di un uomo politicamente finito. A co- sa stanno realmente servendo questi ultimi giorni al Sindaco, sarà soltanto il tempo stesso e gli atti consuma- ti a fare verità, di certo non serve ai senisesi». «Senise per mano di Castronuovo non solo ha perso la centralità che meritava rispetto all’intera area, è sprofondata in un preoccupante isolamento, malgrado abbia le risorse e i servizi più importanti rispetto tutte le altre comunità del senisese. Quanto a me, non mi risparmierò dall’intraprendere una seria azione legale contro coloro i quali hanno impedito o limitato un mio diritto riconosciuto dalla legge, poiché possa essere da monito per tutti noi che rappresentiamo la nuova classe dirigente e per chi verrà dopo di noi, affinché atti tanto vili e oltraggiosi verso la democrazia e gli organi istituzionali non avvengano mai più» conclude Giovanna Di Sanzo .