TIRRENO ADRIATICO 2024
Da qualche anno, ormai, la Tirreno-Adriatico può vantare una delle liste partenti più prestigiose e qualitative del calendario internazionale. Per tantissimi corridori rappresenta il primo obiettivo dell’anno, quello in cui cominciare a raccogliere i frutti del lavoro fatto in inverno e lanciarsi verso una grande stagione
È GIUSTO INFORMARE
TIRRENO ADRIATICO 2024
Da qualche anno, ormai, la Tirreno-Adriatico può vantare una delle liste partenti più prestigiose e qualitative del calendario internazionale. Per tantissimi corridori rappresenta il primo obiettivo dell’anno, quello in cui cominciare a raccogliere i frutti del lavoro fatto in inverno e lanciarsi verso una grande stagione.
L’edizione 2024 non farà eccezione, con un folto gruppo di superstar (e aspiranti superstar) che sono a Lido di Camaiore per dare il via alle danze.
Jonas Vingegaard è nato e cresciuto a contatto col mare e questa settimana avrà modo di scoprirne altri due, il Tirreno e l’Adriatico. Se dal primo partirà con la sua maglia del Team Visma | Lease a Bike, nel secondo spera di arrivarci con la Maglia Azzurra di vincitore della classifica generale. Nella sua unica partecipazione, nel 2022, chiuse 2°, ma da quel giorno il danese è diventato due volte vincitore del Tour de France, entrando nella ristretta dimensione degli extraterrestri. Lo ha dimostrato anche una decina di giorni fa, vincendo 3 tappe su 4 e la classifica generale dell’ O Gran Camiño, la sua prima corsa stagionale.
Alla Tirreno-Adriatico tutti terranno gli occhi fissi su di lui e sulla sua squadra, anche perché avrà dalla sua parte uno dei migliori prospetti internazionali, Cian Uijtdebroecks, l’ex Maglia Rosa, Steven Kruijswijk, e un vincitore di una Roubaix come Dylan Van Baarle. La UAE Team Emirates risponderà con Juan Ayuso, che ha voglia di testarsi contro l’elite delle corse a tappe, spalleggiato dal sempre solido Rafal Majka e dal talento di Isaac Del Toro.
Forte, anzi fortissima, sarà anche la Bora-hansgrohe, con il vincitore del Giro d’Italia 2022, Jai Hindley, e poi Daniel Martinez che, in Alagrve, ha battuto per due volte in salite niente meno che Evenepoel, senza dimenticare Lennard Kämna, 4° l’anno scorso dopo aver indossato per un giorno anche la Maglia Azzurra di leader della generale. C’è curiosità nel vedere in azione anche Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek), che è tornato positivamente alle corse in Portogallo dopo l’infortunio rimediato al Giro l’anno scorso e che nel 2023, nella Corsa dei Due Mari, ha chiuso con un buon 3° posto.
Hanno già dimostrato di essere in buona forma, quindi occhio a Ben O’Connor(Decathlon AG2R La Mondiale), secondo all’UAE Tour, a Max Poole e Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), mentre all’esordio stagionale è Enric Mas (Movistar), 6° lo scorso anno. Sarà sicuramente della partita anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), e proveranno ad esserlo anche i transalpini Guillaume Martin (Cofidis) e Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels). Un capitolo a parte lo meritano Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), 4° alla Strade Bianche, e Julian Alaphilippe(Soudal-QuickStep), che potrebbero puntare a una vittoria di tappa e, magari, anche a un piazzamento in classifica generale. Col primo non è da sottovalutare Thymen Arensman, che quest’anno dovrebbe trovare nuove chances da capitano per mettere in mostra tutte le sue potenzialità.
Tra gli italiani velleità importanti per la classifica generale per Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Filippo Zana (Jayco AlUla), Davide Formolo (Movistar), Fausto Masnada (Soudal-QUickStep) e il mai domo Domenico Pozzovivo (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), all’esordio con la nuova maglia, Matteo Fabbro e il giovanissimo Davide Piganzoli (Polti-Kometa).
La sfida sarà a 5 stelle anche tra i velocisti, con Tim Merlier (Soudal-QuickStep) che sfiderà Jasper Philipsen(Alpecin-Deceuninck), Mark Cavendish(Astana Qazaqstan), Jonathan Milan (Lidl-Trek), Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Casper Van Uden (dsm-firmenich PostNL), Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Niccolò Bonifazio (Corratec-Vini Fantini) e Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).
Tappa1 LUN. 04/03/2024
Lido di Camaiore – Viareggio – Lido di Camaiore Tudor ITT
Tappa2 MAR. 05/03/2024
Camaiore – Follonica
Tappa3 MER. 06/03/2024
Volterra – Gualdo Tadino
Tappa4 GIO. 07/03/2024
Arrone – Giulianova
Tappa5 VEN. 08/03/2024
Torricella Sicura – Valle Castellana
Tappa6 SAB. 09/03/2024
Sassoferrato – Cagli (Monte Petrano)
Tappa7 DOM. 10/03/2024
San Benedetto del Tronto – San Benedetto del Tronto
LIDO DI CAMAIORE – VIAREGGIO – LIDO DI CAMAIORE TUDOR ITT
Lunedì 04 Marzo 2024
Cronometro individuale perfettamente pianeggiante composta da due settori praticamente rettilinei che corrono in andata e ritorno sul lungomare di Camaiore e Viareggio con soltanto alcune curve di raccordo e il “giro di boa”. Svolta a U al km 5.4 a Viareggio dove viene rilevato il tempo intermedio. Successivo rientro rettilineo a Lido di Camaiore dove una svolta a S immette nell’ultimo chilometro.
TAPPA 02
CAMAIORE – FOLLONICA
Martedì 05 Marzo 2024
Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante e salire a Castellina Marittima dove proseguendo verso sud si attraversano Riparbella e Canneto. Una volta terminato il lungo tratto che segue, prevalentemente in discesa, si entra nel circuito finale di circa 20 km da ripetere una volta.
Camaiore
PANORAMICA
Il Comune di Camaiore è un territorio unico nel suo genere: incastonato nel cuore della Versilia, è uno dei pochi territori italiani che può vantarsi di splendide pendici collinari, incorniciate dalla maestosità delle Alpi Apuane, e dell’orizzonte che si perde e si tuffa nel Mar Tirreno, disegnando una cartolina mozzafiato.
La storia del territorio camaiorese affonda le proprie radici in epoca preistorica, come testimoniano i siti archeologici di Grotta all’Onda e di Candalla. Ebbe un’importanza cruciale in epoca medioevale, fungendo da tappa di snodo della Via Francigena per i tanti pellegrini che trovavano ristoro nella Badia S.S. Pietro e Paolo, ancora oggi splendido esempio di architettura romanica. La Città era contornata da una cinta muraria – di cui, adesso, si possono ammirare i resti, riportati alla luce, nella rinnovata Piazza XXIX Maggio, cuore pulsante della Città – e conserva, nel suo Centro Storico, la secolare divisione simmetrica in contrade.
Le ventitré frazioni collinari fungono da corona al Capoluogo, Camaiore. Il territorio si sviluppa poi verso il mare, incontrando la frazione di Capezzano Pianore, specializzata nelle produzione agricola di colture orticole e floricole. Lido di Camaiore, infine, rappresenta uno dei più importanti litorali versiliesi, in cui il turismo estivo tocca livelli altissimi per offerta e qualità.
Camaiore
PANORAMICA
Il Comune di Camaiore è un territorio unico nel suo genere: incastonato nel cuore della Versilia, è uno dei pochi territori italiani che può vantarsi di splendide pendici collinari, incorniciate dalla maestosità delle Alpi Apuane, e dell’orizzonte che si perde e si tuffa nel Mar Tirreno, disegnando una cartolina mozzafiato.
La storia del territorio camaiorese affonda le proprie radici in epoca preistorica, come testimoniano i siti archeologici di Grotta all’Onda e di Candalla. Ebbe un’importanza cruciale in epoca medioevale, fungendo da tappa di snodo della Via Francigena per i tanti pellegrini che trovavano ristoro nella Badia S.S. Pietro e Paolo, ancora oggi splendido esempio di architettura romanica. La Città era contornata da una cinta muraria – di cui, adesso, si possono ammirare i resti, riportati alla luce, nella rinnovata Piazza XXIX Maggio, cuore pulsante della Città – e conserva, nel suo Centro Storico, la secolare divisione simmetrica in contrade.
Le ventitré frazioni collinari fungono da corona al Capoluogo, Camaiore. Il territorio si sviluppa poi verso il mare, incontrando la frazione di Capezzano Pianore, specializzata nelle produzione agricola di colture orticole e floricole. Lido di Camaiore, infine, rappresenta uno dei più importanti litorali versiliesi, in cui il turismo estivo tocca livelli altissimi per offerta e qualità.
GASTRONOMIA
Camaiore è anche terra di sapori, forse i più veraci e identitari di tutta la Versilia: lungo tutto il territorio l’enogastronomia la fa da padrone, offrendo attività esperienziali che ne tracciano parte dei tratti distintivi più importanti.
Una torta salata da provare se si è a Camaiore è senza dubbio la Scarpaccia. Un nome particolare, quasi buffo, riferito al fatto che, una volta cotta, il prodotto finale assume la forma e le sembianze di una suola di una vecchia scarpa. Riferimento, però, non adatto al gusto: pietanza saporitissima, è a base di zucchine e fiori di zucca, i cui sentori sono nitidi e non coperti da un semplice impasto a base di cipolla, acqua, farina, sale, pepe e olio. Perfetta come antipasto o come merenda da pic-nic, permane nella sua bontà anche da fredda, guadagnandosi l’etichetta di Regina dello “street food” camaiorese.
Assolutamente caratteristica è anche la storica Torta di Pepe, o “Torta co’ pizzi”: una sfoglia a base di acqua, farina, uova e sale viene adagiata su uno stampo rotondo e poi riempita con un impasto a base di riso, bieta, prezzemolo, pecorino, uova, sale e, ovviamente, pepe. È necessario che l’impasto debordi dallo stampo di almeno due dita, così da poter creare i cosiddetti “pizzi”: piccole “piramidi” di sfoglia ripiegata su se stessa che fanno da contorno all’intera torta. Dopo averla completata con una spolverata con pecorino e averla fatta cuocere in forno ben caldo per circa 3-4 ore, sarà una vera esplosione di sapore in bocca.
La vera pietanza caratteristica di Camaiore, però, sono certamente i Tordelli. È sicuramente il piatto più caratteristico della Versilia, che veniva consumato dalle famiglie contadine unicamente nelle grandi occasioni nelle case contadine. Una preparazione radicata nel territorio, tramandata da generazione in generazione, che nel tempo ha subito diverse varianti mantenendo però inalterata la veracità del gusto. Un trito a base di manzo e maiale va a creare un ripieno insieme a pane ammorbidito nel brodo, parmigiano, pecorino, noce moscata, prezzemolo e l’immancabile “peporino” (ovvero il timo), con cui farcire i tradizionali “tordelli” di pasta all’uovo. Conditi con un buon ragù di carne e terminati con una spolverata di formaggio direttamente nel piatto, sono il vero sapore di Camaiore servito a tavola. Un sapore indimenticabile.
PUNTI DI INTERESSE
Camaiore è un territorio che presenta una vastissima offerta turistico-culturale. Immense le potenzialità per il turista: in pochi minuti d’auto, può passare dalle meraviglie collinari, organizzate per le attività sentieristiche – inserite nei percorsi francigeni e di Camaiore Antiqua -, di trekking e di climbing – pratica attualmente molto popolare, di cui il camaiorese è una delle maggiori tappe italiane -, per arrivare, passando dal verde delle campagne, all’acqua cristallina del mare, impreziosita da centinaia di stabilimenti balneari, organizzati per ogni attività, e dai tanti locali dove passare le serate estive e non solo.
Punta di diamante della costa lidese è il Pontile “Bellavista Vittoria”, che con i suoi 300 metri di passeggiata sul mare è metà obbligata per i cittadini e per le migliaia di avventori annuali. Spostandosi leggermente a nord-est, si trova il Parco Bussoladomani, storica zona in cui, a partire degli anni ‘60, sorgeva il mitico tendone di Sergio Bernardini, dove hanno cantato e suonato, lungo la sua decennale attività, artisti di fama internazionale, potendosi fregiare di aver accolto l’ultimo concerto pubblico di Mina. Dopo anni di silenzio, adesso Bussoladomani è tornata a suonare: è infatti sede de La Prima Estate, evento di punta della stagione musicale a livello mondiale.
Dirigendosi verso l’entroterra, Camaiore Capoluogo è casa di decine di eventi che promuovono le eccellenze locali e territoriali. Da “È la Via dell’Orto”, una due-giorni primaverile in cui si raccontano le tradizioni locali legate al settore agroalimentare e del food, alla secolare Fiera di Ognissanti (l’1 e 2 novembre), passando per la Festa Pic, una fiera ottobrina omaggio ai sapori piccanti in collaborazione con l’Accademia Nazionale del Peperoncino, e la fiera-mercato dedicata al vintage e all’antiquario d’altri tempi delle “Follie di Ferragosto”. Sotto il profilo storico, assumono un ruolo centrale manifestazioni come il Corpus Domini, appuntamento religioso ma che a Camaiore ha assunto un assoluto tratto folkloristico, grazie alla maestria dei “tappetari” che, ogni anno, lavorano nella notte antecedente alla Solennità creando veri e propri quadri, lungo tutta la centralissima Via Vittorio Emanuele, col solo utilizzo della segatura colorata. Della stessa importanza tradizionale è l’appuntamento con la Processione di Gesù Morto, evento che ogni tre anni, il venerdì di Pasqua, anima il Centro Storico illuminandolo, durante la sera, con i migliaia di lumi ad olio (i “cincindellori”) e concorrendo a creare un’atmosfera unica, magica, quasi sovrannaturale.
Salendo poi verso le zone collinari, particolare importanza rivestono le frazione di Monteggiori, rocca medievale che conserva un’affascinante bellezza millenaria, e di Casoli, borgo caratteristico che trova la propria peculiarità, oltre che nelle vicine cascate di Candalla, nei meravigliosi Sgraffiti, antica tecnica di decorazione parietale derivante dall’affresco su intonaco, che abbelliscono l’abitato rendendolo una perla unica nel suo genere e tappa di studi per centinaia di artisti. Di Casoli si innamorò, fino alla decisione di trasferircisi, il pittore e scultore Rosario Murabito insieme alla moglie Grace Albert. Ma, in ogni caso, ogni frazione presenta particolarità uniche che vale la pena vivere e scoprire.
Camaiore è vera terra di colori e tradizioni, ricca di storia che continua a vivere nelle manifestazioni e nei luoghi e la cui bellezza trapela, con perpetua e ammaliante forza, in ogni frazione, in ogni borgo, in ogni angolo di ogni strada.
CAMAIORE – FOLLONICA
Martedì 05 Marzo 2024
Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante e salire a Castellina Marittima dove proseguendo verso sud si attraversano Riparbella e Canneto. Una volta terminato il lungo tratto che segue, prevalentemente in discesa, si entra nel circuito finale di circa 20 km da ripetere una volta.
TAPPA 03
VOLTERRA – GUALDO TADINO
Mercoledì 06 Marzo 2024
Tappa molto lunga e abbastanza ondulata nella prima parte che percorre le colline del senese attraversando anche Siena. Da segnalare nel primo tratto quattro passaggi a livello consecutivi sulla medesima linea (secondaria). Dopo Torrita di Siena le asperità si addolciscono e lungo la piana del Trasimeno che porta a Perugia si percorrono strade prevalentemente rettilinee a volte con carreggiata ristretta. Si affronta in seguito la salita lunga e pedalabile di Casacastalda la cui discesa porta direttamente all’arrivo. Strada molto articolata e impegnativa specie in discesa.
TAPPA 04
ARRONE – GIULIANOVA
Giovedì 07 Marzo 2024
Tappa divisa in due parti: l’avvicinamento al circuito finale e il circuito stesso. La prima parte si svolge all’interno dei Monti Sibillini di cui dopo Norcia si scala il Valico di Castelluccio per attraversare l’omonima Piana e attraverso la Forca di Presta raggiungere Arquata del Tronto e la Salaria dove sono da segnalare numerose gallerie e alcuni restringimenti, ma prevalentemente ci si muove su strada larga e mediamente ben pavimentata. Alcuni attraversamenti cittadini presentano i consueti ostacoli dell’arredo urbano e al km 178 si entra nel circuito finale.
Arrone
PANORAMICA
Arrone è un borgo medioevale, circondato dalla natura del Parco Fluviale del Nera, situato in provincia di Terni a due passi dalla Cascata delle Marmore. Le origini sono antiche, si narra che il toponimo deriva probabilmente dai nobili Arroni che sul finire del IX secolo avrebbero fondato il piccolo villaggio. Arrone è inserito nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia e si può definire la patria degli sport a contatto con la natura. Trekking, arrampicata, canoa, rafting, mountain bike ed equitazione. Infine si possono vivere emozioni uniche, transitando di albero in albero in condizioni di sicurezza, nel Parco Avventura di Rosciano. Caratteristica è la Festa del Santo Patrono, San Giovanni Battista e le suonate acrobatiche dei campanari, tra i pochi in Italia.
GASTRONOMIA
Le tipicità del territorio sono essenzialmente legate ai prodotti della terra e dell’acqua. La dominante fascia olivata è un invito alla degustazione dell’intenso olio umbro che, ad Arrone, ha origini molto lontane ed è ottimo per gli abbinamenti con le carni allevate nel comprensorio.
La Valnerina è anche famosa per la sua norcineria, dai salumi a tutti i suoi derivati che da sempre rappresentano una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Tra i prodotti pregiati, c’è il tartufo che è alla base delle maggiori specialità gastronomiche. Una parte rilevante è data anche dall’acqua e dal fiume Nera, famosi i gamberi e i filetti di trota. Ottime sono le ciriole trota e tartufo nero e i tagliolini ai gamberi di fiume.
La cacciagione e i frutti del bosco, come ad esempio i porcini, sono alla base dei principali piatti che caratterizzano la nostra zona.
Il Rosso Umbria IGT è la base dell’offerta viticola che viene arricchita da una sorprendente Barbera e dal classico Sangiovese.
Trebbiano e Grechetto sono invece i bianchi dal profumo intenso e vigoroso frutto di un terreno argilloso e limoso.
PUNTI D’INTERESSE
Sono diversi i monumenti da visitare, di grande interesse il castello di Arrone, la parte alta dell’abitato che conserva l’impianto urbanistico medioevale, con le mura e i pittoreschi vicoli. Sempre sul castello troviamo il campanile civico, la torre degli olivi, la trecentesca Chiesa di San Giovanni Battista con affreschi quattrocenteschi di scuola umbra e la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta nella piazza principale.
Spostandoci un po’ nella vicina frazione di Casteldilago troviamo la Chiesa di San Nicola, Chiesa di San Valentino, Patrono dell’Amore e il santuario della Madonna dello Scoglio.
TAPPA 05
TORRICELLA SICURA
– VALLE
CASTELLANA
Venerdì 08 Marzo 2024
Tappa molto mossa con una salita difficile nel finale. L’intero percorso non presenta alcun tratto di respiro. Da Torricella Sicura, dopo il km 0 posto a Teramo al termine della discesa iniziale, è un continuo susseguirsi di salite e discese. Si attraversano alcuni luoghi molto frequentati dalla Corsa dei Due Mari recentemente come Castellato e Bellante
e alcuni di un recente passato come Campli e Civitella del Tronto. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente.
Dopo Villa Lempa salita a San Giacomo dal versante Est (12 km al 6.2% medio) e successiva discesa nella valle del
Castellano con 10 km pianeggianti accanto al Lago di Talvacchia.
TAPPA 06
SASSOFERRATO –
CAGLI (MONTE PETRANO)
Sabato 09 Marzo 2024
È la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita. Si percorrono le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte intervallati da alcune salite importanti come la Forchetta di Valle Avellana e la salita di Pian di Trebbio. Alle pendici del Monte Petrano si scala la breve e ripida salita di Moria (2.5 km circa al 9%) per giungere a Cagli dove inizia la salita finale.
Sassoferrato
PANORAMICA
Sassoferrato, uno de “I Borghi più belli d’Italia”, è ricco di tesori da scoprire e di una natura incontaminata da vivere. Rappresenta il fulcro di un territorio di 136 kmq esteso sul versante orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano, tra il Parco Regionale del Monte Cucco e quello della Gola della Rossa e di Frasassi.
GASTRONOMIA
Il territorio sentinate offre materie prime eccellenti, che curate e preparate secondo la tradizione delle antiche ricette regalano sapori unici.
Immaginandosi una tavola imbandita si trovano sapori per tutti i gusti: dalle pincinelle ai funghi e asparagi di bosco, al tagliere di salumi, al miele, allo zafferano fino ad arrivare ai dolci della tradizione e alle marmellate artigianali.
Le tradizionali pincinelle, fatte rigorosamente a mano e anticamente realizzate conservando una parte dello stesso impasto del pane rappresentano un primo piatto pieno di semplicità, accompagnato dai sapori dei boschi locali come funghi, asparagi e il pregiato tartufo.
A Sassoferrato è possibile riscoprire il gusto intenso della carne di razza marchigiana a km 0, sotto la bandiera della filiera corta, della qualità e del benessere animale. Tutta carne di bovini e suini nati e allevati al pascolo libero e macellati nel mattatoio locale.
Imperdibili tutti i salumi artigianali che vengono lavorati con una materia prima autoctona di qualità e con antica sapienza. Una speciale menzione merita la straordinaria goletta di maiale aromatizzata con erbe del Monte Stregae la riscoperta salsiccia di fegato di suino della tradizione con vino rosso, aglio e buccia di arancia nonché i salumi lardellati.
Gli apicoltori locali possono offrire un ottimo miele prodotto dalle api grazie al nettare raccolto dalle moltissime varietà di fiori delle nostre colline. Un dolce sapore da abbinare anche allo zafferano locale, di ottima qualità, raccolto con amore e dedizione e perfetto da gustare con i formaggi freschi o stagionati, infusi e dolci al cucchiaio.
Ogni stagione, infine, ha la sua prelibatezza dolciaria prodotta dalle pasticcerie, dai forni e dalle cucine casalinghe: le castagnole sbollentate di carnevale, le pizze dolci e di formaggioinsieme alla ciambella all’anice di Pasqua, la crostata con marmellateartigianali estive, arrivando, poi, ai profumati biscotti di mosto in autunno.
PUNTI D’INTERESSE
All’entrata del borgo di Sassoferrato si trova l‘antica città romana di Sentinum,legata alla celebre Battaglia delle Nazioni (295 a.C.), durante la quale i Romani sconfissero Galli e Sanniti. Ad oggi l’area è ritenuta uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche.
Nel rione Castello, la parte più alta e antica della città, sono custoditi numerosi gioielli. Qui svetta la maestosa Rocca di Albornoz, costruzione militare risalente al XIV sec.
Su Piazza Matteotti si affaccia Palazzo dei Priori, sede del Museo Civico Archeologico, che custodisce pavimenti a mosaico, reperti della vita quotidiana e della società dell’antica Sentinum. A piano terra è ospitata la Sala Perottiana che custodisce una preziosa raccolta di reliquari bizantini, tra cui la preziosa Icona di San Demetrio.
Sulla stessa piazza si affaccia Palazzo Oliva che ospita la Raccolta Incisori Marchigiani, comprendente oltre 400 grafiche realizzate da 210 artisti marchigiani, e la Civica Raccolta d‘Arte composta da opere pittoriche databili tra il XV e il XVIII sec.
Sempre nella parte più antica, spicca la chiesa romanico-gotica di San Francesco in conci bianchi e con portale ogivale in facciata. Nel monastero di Santa Chiara, che ospita ancora un piccolo gruppo di suore Clarisse, si possono ammirare due Madonne e un’Annunciazione de Il Sassoferrato ed altre prestigiose opere. La chiesa di San Pietro, sorta probabilmente con il primitivo castello feudale, domina la vallata su cui si sviluppa la parte più moderna della città.
Scendendo nel rione Borgo, attraverso il Bosco Urbano, troviamo immerso nel verde il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, ospitato all’interno di Palazzo Montanari. Qui è stata ricreata una tipica casa colonica di inizio Novecento che contribuisce, insieme con gli altri numerosi oggetti, a raccontare la vita agricola del territorio.
Palazzo Merolli, detto Degli Scalzi, nel rione Borgo, è un bell’esempio di edificio tardo rinascimentale sorto su preesistenze medievali. Al suo interno è allestito il MAM’S, la Galleria d’Arte Contemporanea che raccoglie oltre 600 opere delle circa 4000 acquisite con la Rassegna Salvi dal 1951. Nello storico palazzo è inglobata la chiesa neoclassica di Santa Teresa d’Avila.
A pochi km dal centro si trova la frazione di Cabernardi che tra il 1886 ed il 1959 è stata protagonista dell’attività estrattiva di zolfo a livello europeo. Oggi il Museo della Miniera di Zolfo e il Parco Archeominerario di Cabernardiillustrano la storia di quello che per lunghi anni è stato un periodo di benessere economico e sociale.
Da non perdere l‘Abbazia di Santa Croce, costruita nel XII sec. dai Conti Atti con materiali di recupero provenienti dalla vicina città romana di Sentinum, una delle più interessanti testimonianze di architettura romanica delle Marche.
TAPPA 07
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – SAN
BENEDETTO DEL
TRONTO
Domenica 10 Marzo 2024
Tappa mossa nella prima parte e assolutamente piatta negli ultimi 80 km.
Partenza immediatamente a salire con passaggio a Monteprandone e poi salita impegnativa a Montedinove. Seguono un po’ di saliscendi attraverso Montalto delle
Marche fino al passaggio da
Ripatransone. Lunga discesa fino a
Grottammare prima di entrare nel circuito di circa 15 km da ripetere 5 volte. Percorso del circuito prevalentemente su strade rettilinee, larghe e asfaltate.
TAPPA 7
Domenica 10 Marzo 2024
154 km Dislivello 1000 mt
Partenza tra
SAN BENEDETTO DEL TRONTO –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – SAN BENEDETTO DEL TRONTO
ALTIMETRIA
INFO TURISTICHE
Città di:
San Benedetto del Tronto
PANORAMICA
San Benedetto del Tronto è il comune litoraneo più meridionale delle Marche. Chiamata anche Riviera delle Palme, dicitura poi estesa anche alle località limitrofe della costa, richiama visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa. E’ una delle principali località turistiche delle Marche, grazie alle ampie spiagge sabbiose, alcune delle quali vantano i riconoscimento Bandiera Blu, incorniciate nell’affascinante sfondo delle palme e degli oleandri, in grado di evocare meravigliosi scenari esotici.
Il Lungomare è caratterizzato da ben 8 mila palme di varie specie e da numerose zone relax, giochi per bambini e giardini tematici, le oasi: giardino arido, giardino umido, giardino delle palme, giardino delle rose, giardino della macchia mediterranea. I materiali e le architetture seguono la vocazione del lungomare, in modo da apparire veri e propri spazi naturali ove sostare per ammirare il panorama, o per l’accesso diretto alla spiaggia.
GASTRONOMIA
Il piatto tipico di San Benedetto del Tronto è il brodetto alla sambenedettese, una zuppa di pesce con l’aggiunta di peperoni e aceto. In una pentola con dell’olio extra vergine d’oliva, si fanno inbiondire delle cipolle ed un pezzetto di peperoncino per poi aggiungervi le seppie, calamari e del vino bianco, poi dei pomodori verdi, tagliati grossi e pezzi di peperone verde e rosso, i quali in particolare contraddistinguono questa ricetta dalle numerose altre varianti marchigiane. Quindi è la volta del pesce: immancabili nella ricetta sambenedettese sono palombo, rospo, mazzoline, scorfano, razza e canocchie. Si fa cuocere il tutto a fuoco lento, con la pentola coperta per alcuni minuti e, prima di servire, si aggiunge del buon aceto di vino bianco. Ideale è servirlo accompagnato a pane abbrustolito.
Specialità unica al mondo è la famosa Oliva Ascolana del Piceno DOP, che si presenta con forma leggermente allungata di colore uniforme, dal verde al giallo paglierino: è croccante, di facile digestione e di gran lunga la miglior oliva verde da tavola del mondo. Gode di illustri preferenze e testimonianze che ne decantano la bontà in salamoia (Plinio), o di citazioni più recenti legate a Papa Sisto V, Garibaldi, Rossini, Puccini. Riconosciute DOP nel 2005, queste tipiche olive sono l’ingrediente principale con cui si prepara la ricetta delle Olive Ascolane:ripiene con una gustosa farcitura a base di carne e poi fritte, sono ottime come antipasto, o all’aperitivo, servite sia calde che fredde. Vero imbolo dello Street food, possono essere gustate tranquillamente anche a passeggio. La ricetta attuale ha origine nel XIX secolo, quale specialità diffusa tra le famiglie agiate.
BEVANDE
Numerosi sono i vini prodotti nel ricco entroterra circostante, da accompagnare alle squisitezze della riviera. Un vino agile e non banale, ricco di profumi freschi di ginestra è la Passerina di Offida DOCG, che si accosta molto bene a primi piatti leggeri e a zuppe, oltre che a piatti a base di pesce. Vino ottenuto da uve esclusivamente di vitigno Passerina, autoctone delle Marche, si presenta con un bel colore giallo paglierino tenue. I profumi sono tipici della frutta tropicale e mela verde, mentre quelli floreali rimandano all’acacia e alla ginestra. E’ un vino da degustare possibilmente giovane, per apprezzarne tutta la freschezza e versatilità negli accostamenti.
Nelle tonalità del fiore di coriandolo, il Pecorino di Offida DOCG è prodotto nelle colline che circondano Ascoli Piceno e si abbina alla perfezione a piatti a base di pesce, molluschi e crostacei. E’ perfetto anche con carni bianche e formaggi di media stagionatura. Ha un bel colore giallo dorato, con lievi riflessi verdolini e interessanti note balsamiche di erbe aromatiche e di frutta gialla matura e agrumi, che si sprigionano appena accostato al naso. Il risultato è un gusto intenso e persistente, fresco e bilanciatamente sapido.
Tra i rossi, immancabile è il Rosso Piceno DOC Superiore, che rimanda agli aromi della viola. Si abbina perfettamente a carni arrosto, a piatti di moderata piccantezza e, ovviamente, a formaggi importanti dal gusto deciso. E’ prodotto in particolare dai vitigni di Montepulciano e Sangiovese e si caratterizza per un bel colore rosso rubino vivace con leggere venature violacee. Si presenta all’olfatto con interesanti note di spezie dolci e frutta rossa, profumi e aromi che si ritrovano agevolmente in bocca con ampiezza ed eleganza.
PUNTI DI INTERESSE
San Benedetto del Tronto è da sempre strettamente legata al mare e alla tradizione della marineria. Il Polo Museale del Mare comprende il Museo della civiltà marinara delle Marche, il Museo delle Anfore, il Museo Ittico e l’Antiquarium Truentinum. La Pinacoteca del mare, inaugurata nell’aprile del 2009, anche se collocata nel cuore del vecchio abitato, è parte integrante del polo museale dedicato al mare allestito al Mercato Ittico. Interessante è il MAM, Museo d’Arte sul Mare, un museo permanente all’aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo sud e ospita ben 145 opere d’arte, delle quali 135 sculture e 10 grandi murali.
La città presenta un nucleo antico, il paese alto, ai piedi del quale si sviluppa la marina, il borgo peschereccio sviluppatosi a partire dal Settecento. Il borgo antico è caratterizzato dalla trecentesca esagonale Torre dei Gualtieri. Il torrione, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città. Tra i siti di maggiore attrazione turistica si ricordano il Santuario della Madonna del Santissimo Sacramento, la Cattedrale di Santa Maria della Marina, la Chiesa di San Giuseppe, il Vescovado, il Teatro Comunale Concordia e il Faro.
Il Lungomare è costeggiato da lussureggianti giardini, una pineta, campi da tennis, una pista di pattinaggio e un edificio, la Palazzina Azzurra, storico locale della città, sulla foce del torrente Albula. Ciò che rende le spiagge di San Benedetto del Tronto a misura di bambino sono la sabbia fine, adatta alla costruzione di castelli e a scavare buche, e i fondali bassi particolarmente indicati per immergersi con i braccioli o sopra un canottino. Da segnalare poi è il Giardino Zio Marcello, situato di fronte alla spiaggia libera, una vasta area verde dotata di giochi per bambini. Un’ampia pista ciclabile costeggia ininterrottamente la spiaggia e prosegue senza interruzioni per oltre 15 km, fino a Cupra Marittima. A sud, la pista arriva fino all’altezza di via del Mare a Porto d’Ascoli. La cittadina ha anche un bel porto turistico, un porto peschereccio e un mercato del pesce all’ingrosso tra i più importanti d’Italia.
A nord della foce del fiume Tronto è situata la Riserva Naturale Sentina, che si caratterizza, oltre che per la migrazione dell’avifauna, per un tratto di spiaggia sabbiosa con retroterra non edificato.
Tra gli eventi più significativi ci sono la mostra-mercato L’Antico e le Palme, che attira antiquari e collezionisti italiani ed esteri; la Festa della Madonna della Marina l’ultima domenica di luglio, che consiste in una processione in mare con i pescherecci; il Premio Libero Bizzarri, uno dei concorsi più rinomati nel campo del cinema documentario a livello nazionale, e Anghiò, il Festival Internazionale del Pesce Azzurro.
Juan Ayuso vince la prima tappa della Tirreno-Adriatico
Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ha vinto la prima tappa della Tirreno-Adriatico Crédit Agricole, la Lido di Camaiore-Viareggio-Lido di Camaiore Tudor ITT di 10 km. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Jonathan Milan (Lidl-Trek) hanno fatto registrare il secondo e terzo miglior tempo sul traguardo.
Grazie a questo risultato Juan Ayuso veste la prima Maglia Azzurra di leader della Classifica Generale.
ORDINE D’ARRIVO
1 – Juan Ayuso (UAE Team Emirates) – 10 km in 11’24” alla media di 52.631 km/h
2 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 1″
3 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) a 12″
CLASSIFICA GENERALE
1 – Juan Ayuso (UAE Team Emirates)
2 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 1″
3 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) a 12″
Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore di tappa e prima Maglia Azzurra Juan Ayuso ha dichiarato: “È fantastico, anche perchè c’è stata suspence fino alla fine. Sapevamo tutti che Filippo Ganna era il rivale principale. È una vittoria molto emozionante, davvero speciale. Ho voluto centellinare le energie nella prima parte. Quando ho girato dopo l’intermedio ero sicuro che avrei fatto un buon tempo. Questo risultato mi dà tanta motivazione per la settimana a venire”.
2ª TAPPA CAMAIORE – FOLLONICA
ALTIMETRIA
PLANIMETRIA
INFO TECNICHE
Tappa mossa e articolata specialmente nella seconda parte. Partenza da Camaiore e attraverso Montemagno si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante e salire a Castellina Marittima dove proseguendo verso sud si attraversano Riparbella e Canneto. Una volta terminato il lungo tratto che segue, prevalentemente in discesa, si entra nel circuito finale di circa 20 km da ripetere una volta.
Ultimi km
Circuito finale quasi interamente cittadino con alcune svolte. Ultimi km prevalentemente rettilinei, su asfalto, carreggiata di 8 m.
PARTENZA
ARRIVO
CRONO TABELLA DI MARCIA
OGGI TAPPA REGINA
#ègiustoinformare #oltrepazzano
#9marzo2024
Tirreno Adriatico oggi nelle Marche: dove passa e orari
Scatta la penultima tappa della Corsa dei Due Mari, la Sassoferrato-Cagli Monte Petrano.
Quello coi muri marchigiani è il tragitto più duro della kermesse.
Vingegaard difende la maglia azzurra
Sassoferrato (Ancona)
9 marzo 2024
Sabato, la tappa 6 della Tirreno-Adriatico sarà quella della fatica, regina di questa edizione. Snocciolata in 180 km, chiederà ai corridori di affrontare i tre gpm e i muri marchigiani da Sassoferrato a Cagli Monte Petrano con arrivo in salita.
Una giornata che si aprirà alle ore 10.30 a Sassoferrato dove il via sarà dato alle ore 12 per la tappa più dura della Tirreno-Adriatico con arrivo in salita.
In tv la diretta dalle ore 13.05 su Rai Sport HD e dalle ore 15 su RaiDue.
Lo spettacolo è assicurato, perché certamente Jonas Vingegaard (Team Visma) dopo aver preso ieri la maglia da leader con una bellissima azione, lasciandosi alle spalle, in classifica generale, Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a 54″ E Jai Hindley (Bora – Hansgrohe) a 1’20”, non vorrà certamente lasciare la posizione, lui che ha vinto il Tour de France nel 2022 e 2023.
🔺Il percorso nelle valli marchigiane
Il tracciato si snoda lungo le valli dell’interno marchigiano con continui saliscendi nella prima parte, intervallati da alcune salite importanti come la Forchetta di Valle Avellana e la salita di Pian di Trebbio.
Alle pendici del Monte Petrano si scala la breve e ripida salita di Moria (2.5 km circa al 9%) per giungere a Cagli dove inizia la salita finale.
Gli ultimi km sono costituiti dalla salita al Monte Petrano, un’ascesa di 10.1 km all’8.1% di pendenza media, ripida nei primi chilometri (fino al 12%), costante nella seconda parte caratterizzata da numerosi tornanti. Giunti in prossimità dell’altopiano sommitale, la pendenza diminuisce.
🔺Tirreno Adriatico: il percorso e gli orari
I ciclisti toccheranno, in provincia di Ancona, Santa Croce (sp.360 alle 12.17), Arcevia (sp.360-sp.14 alle 12.21), Centopiano (sp.15 alle 12.32). Si entra poi nel territorio di Pesaro Urbino toccando Passo di Sterleto – sp.72 (12.45), San Lorenzo in Campo – sp.424 (12.57), Passo Monterolo – sp.424 (13.09), Pergola – v.Kennedy-sp.16 (13.16), Bv. per Serra Sant’Abbondio – sp.42 (13.26), Serra Sant’Abbondio – sp.52 (13.34), Mon. Fonte Avellana (13.46), La Forchetta (13.51), Frontone – sp.42 (14.00), Grumale – sp.42-sp.424 (14.07), Cagli via Flaminia-sp.424 (14.13), Ponte Rosso – sp.3 (14.15), Bv. per Acqualagna – v.Flaminia Nord (14.22), Acqualagna v.Flaminia v.Kennedy-sp.43 (14.25), San Gregorio sp.43 (14.33), Fermingnano sp.4 (14.39), San Silvestro ss.745 (14.47), Urbania v.Michelangelo-sp.21 (14.58), Valico di Monte Romualdo (15.12), Piobbico sp.257 (15.21), Pian di Molino sp. Pianditrebbio (15.32), Pian di Trebbio Serravalle di Carda (15.30) dov’è fissato anche un traguardo volante. Poi si toccherà, Massa sp.28 (15.38), Pianello sp.29 (15.41), Pian di Polea (15.43), Moria (15.50), Palcano (15.54), Cantiano ss.3 (15.57), Uscita per Cagli v.d.Trebbio-v.Flaminia (16.08), Cagli (Torrione Martiniano) : v.d.Vittoria-sp.51 (16.11), arrivo a Monte Petrano alle 16.40.
🔺Le maglie della Corsa dei Due mari
Le maglie di leader della
#59esima Tirreno-Adriatico Crédit Agricol al via oggi:
👉🏾 Maglia Azzurra, leader della Classifica Generale, sponsorizzata Italia.it – Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike)
👉🏾 Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata madeinitaly.gov.it – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
👉🏾 Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata Trenitalia – Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike)
👉🏾 Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata Crédit Agricole – Juan Ayuso (UAE Team Emirates)
#sapevatelo2024