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ULTIMO TRATTO DELLA SS 95 TITO-BRIENZA: INSORGONO I PENDOLARI DELLA VAL D’AGRI

Percorribile da tutti, ma non dalla linea Montemurro-Potenza: «Qual è il senso di tale opera se poi non si adeguano anche i servizi annessi?»

Tanti sono i pendolari che tutti i giorni raggiungono il capoluogo di regione partendo dalla Val d’Agri in un viaggio indubbiamente non facile e che presenta una serie di disagi dettati dall’itinerario della linea del trasporto pubblico. A sottoporci la questione una cittadina Tramutolese, Lidia De Falco, che giornalmente si reca nella non vicinissima Potenza e che condivide, con un gruppo di almeno cinquanta pendolari, una serie di disagi legati alla tratta Montemurro-Potenza .Firmatari di una missiva indirizzata ai «Presidenti Bardi e Ci- cala e all’assessore Dina Sileo abbiamo posto alla loro attenzione quelle che sono le problematiche che giornalmente affrontiamo. Da loro non abbiamo ricevuto nessuna risposta . È un problema che permane e noi chiediamo di essere ascoltati e presi in considerazione» ci spiega De Falco. In data 22 febbraio, attraverso mezzo Pec, l’ Agente della Polizia di Stato Luigi Falvino, a nome di tutti i lavoratori che effettuano la stessa tratta, ai rappresentanti della Regione Basilicata scriveva: «Il 31 gennaio u.s. è stato inaugurato, alla presenza delle più alte cariche istituzionali politiche, religiose e militari, sia regionali che locali, da parte della Regione Basilicata e dall’Anas SpA, l’ultimo tratto della Ss 95 Tito Brienza. Un tratto di strada che, come detto a vari livelli istituzionali, di fondamentale importanza, sia per la città di Potenza, sia per la provincia che in generale per la stessa Regione, migliorando la viabilità da e per il Capoluogo lucano ed accorciando i tempi di percorrenza. Tutti i giorni centinaia di persone si spostano dalla provincia per raggiungere Potenza a vario titolo: lavoro, scuola, sanità e servizi vari, c’è chi lo fa con auto privata e chi sceglie di spostarsi usufruendo del trasporto pubblico. La Val d’Agri, centro strategico e polo economico per la Regione, dovrebbe essere la prima zona sub-regionale a dover beneficiare di questo nuovo collegamento stradale, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico, deviando alcune linee sul nuovo tratto appena consegnato». «Difatti – sottolinea Falvino – esiste la linea Montemurro-Potenza che principalmente raccoglie la mattina decine di lavoratori della Valle, che si recano nel capoluogo per svolgere la propria attività lavorativa presso il Tribunale, presso l’ospedale San Carlo, o presso la Questura e i plessi scolastici, che si vedono costretti a dover transitare ancora per il centro cittadino di Brienza, pur non effettuando alcuna fermata, in quanto il centro burgentino è già servito da altre corse che transitano nei medesimi orari della corsa Montemurro Potenza e viceversa. Allora sorge spontanea la domanda, qual è il senso di tale opera se poi non si adeguano anche i servizi annessi? Qual è la necessità di far transitare una linea di autobus, che è prevalentemente lavorativa, ancora sul vecchio tragitto, non concedendo a chi ne usufruisce di poter accorciare la tempistica del viaggio? » «Esiste tuttavia un aggravio – sottolinea specie in questo momento storico di crisi energetica e di inquinamento climatico che scaturisce dal fatto di far continuare il transi- to della linea Montemuro Potenza e viceversa nel centro abitato di Brienza, generando una maggiore spesa e consumo di carburante con relative maggiori emissioni nell’atmosfera e di conseguenza più inquinamento.La suddetta linea poi si vede dover, sulla tratta di rientro Potenza-Montemurro, uscire all’altezza dello svincolo della SS 598 Marsico Nuovo Nord, attraversare lo stesso paese e percorrere la SP 80 fino all’autostazione di Galaino-Paterno, per poi reimmettersi sulla SP 80 e arrivare a Villa d’Agri. Una logica obsoleta e priva di ogni fondamento, basti pensare che negli anni addietro sono stati realizzati dei terminal bus nuovi, sia a Marsico Nuovo che a Galaino, proprio per soddisfare le esigenze di chi è costretto a viaggiare con il trasporto pubblico». «Pertanto è evidente-concludono i pendolari della Val d’Agri – che detta linea debba essere deviata, in modo permanente, sul nuovo tratto stradale appena inaugurato. Che la stessa corsa, nel rientro da Potenza, eviti il passaggio all’interno del comune di Marsico Nuovo e il percorso della SP 80 e che utilizzi la SS 598 come principale strada da per- correre nella fase di rientro da Potenza. Solo così si può dare un senso all’opera appena aperta all’utenza, perché un Paese si riconosce civile anche per i servizi che rende al- la propria Comunità»

Di Anna Tammariello

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