LARGO DUOMO, È BRUSCELLA L’ARCHEOLOGO CHE DEVE “SORVEGLIARE LE OPERAZIONI DI SCAVO”
La Soprintendenza ha imposto la nomina del professionista «per scongiurare l’eventuale danneggiamento del patrimonio» e intanto si attende la conta dei danni
È Antonio Bruscella l’archeologo nominato dal Comune di Potenza per “sorvegliare lo scavo” durante l’esecuzione dei lavori in Largo Duomo. Una nomina imposta dalla Soprintendenza Archelogia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata “ai fini della tutela archeologica e per scongiurare l’eventuale danneggiamento del patrimonio culturale presente”. Secondo la prescrizione, infatti, la figura professionale “opererà nelle fasi di rimozione della pavimentazione, di scavo e movimento terra previste dalle lavorazioni”. Questa una delle condizioni per riprendere l’intervento nell’importante piazzetta del centro storico del capoluogo di regione iniziato lo scorso 12 febbraio e bloccato circa due giorni dopo perchè non era stato rispettato l’iter autorizzativo. Una sorveglianza continuativa, costata circa 5232 euro all’Amministra- zione comunale, in “considera- zione sia della valenza storica della piazza che delle presenze archeologiche rinvenute nell’area ad essa adiacente, riferibili, rispettivamente, alle strutture preesistenti di età tardoantica (IV-VI sec. d.C.) che insistono sotto il transetto della Chiesa Cattedrale, e ai depositi pluristratificati (dal VII al XVII sec. d.C.) di natura archeologica rinvenuti nel corti- le del Sacro Cuore, nel corso di lavori di ripavimentazione condotti nel 2008”. Secondo l’Ente che tutela il patrimonio, le basole rimosse andrebbero riposizionate e andrebbe integrata la parte restante con un basolato simile. L’intento del- l’Ufficio viabilità di posizionare una pietra lavica di forma e dimensione diversa da quella esistente sembrerebbe non piacere all’Ente che ha chiesto al Comune di comunicare quanto prima, il numero di pietre ancora intatte e riutilizzabili. La comunicazione non è ancora avvenuta. La ditta esecutrice che nei giorni scorsi ha ripulito l’area dalle pietre brutalmente ammucchiate in un angolo non ha proceduto alla conta dei danni. Il metodo con il quale le pietre sono state rimosse lascia pochi dubbi su quante siano ancora quelle intatte ma per il momento quanto sia grave il pasticcio commesso non è ancora dato saperlo. E mentre si attende che qualcuno si faccia coraggio e numeri le basole di largo Duomo, nelle prossime ore dovrebbero tenersi nuovi incontri tra i responsabili comunali del procedimento, la Soprintendenza e i responsabili del- le aziende titolari dei sottoservizi. Enel, Acquedotto Lucano e Italgas avranno la possibilità di controllare lo stato di salute del- la propria rete in quella zona e verificare se ci sono interventi da effettuare, in modo da predisporli in concomitanza con l’intervento di ripristino della pavimentazione. Insomma, l’odissea delle basole di largo Duomo dovrebbe concludersi presto anche perchè, va ricordato, il tempo stringe. Con le festività pasquali, la festa patronale e l’insediamento del nuovo Vescovo che incombono non ci si possono permettere ulteriori ritardi e questo l’Ammnistrazione comunale lo sa bene.