ATTI PERSECUTORI E STALKING, LA BASILICATA IN ZONA ROSSA
Report della Polizia criminale, positivi i numeri relativi alle violenze sessuali: il dato lucano è il più basso in Italia
Violenze sessuali: la Basilicata è la regione italiana con la più bassa incidenza. L’incidenza esprime il rapporto tra i reati commessi e la popolazione residente nel territorio, nel caso di specie, per 100mila abitanti. Per la Basilicata, il relativo valore è risultato pari a 5,11. Alta, invece, sempre in Basilicata, l’incidenza relativa agli atti persecutori, il cosiddetto “stalking”. È quanto emerge dal report “8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna: donne vittime di violenza”. Il report di analisi è stato redatto dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale, Ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza, e predisposto in collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A Femminile. A livello nazionale, è stato rilevato che il numero delle vittime femminili di omicidio, dopo aver mostrato un incremento dal 2020 al 2022 «fa registrare, nel 2023, un lieve decremento (-6%)». Inoltre, sempre nel 2023, nell’ambito familiare-affettivo, «in circa un quarto dei casi le uccisioni di donne interessano il rapporto genitori-figli, a uccidere le madri sono stati, nell’89% degli episodi, i figli maschi». Per quanto riguarda il reato di violenza sessuale, il trend è «in evidente crescita». Dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo e, nel 2022, ha raggiunto il picco del periodo in esame con 6.291 eventi, mostrando una diminuzione nell’ultimo anno (6.062). «Sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa: la percentuale di casi scoperti è tra il 70% e il 77%». Il dato del 2023 (74%) indica che, in tre casi su quattro, i presunti colpevoli sono stati individuati. Evidente l’aumento (2020- 2023), per quanto concerne le violenze sessuali: crescita del 35%. Per quanto attiene alle vittime delle fattispecie di reato monitorate nel periodo in esame, l’incidenza delle donne sul totale delle vittime «si mantiene pressoché costante, attestandosi intorno al 75% per gli atti persecutori, all’81% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori che oscillano tra il 91 e il 93% per le violenze sessuali». Evidenziato come, nel quadriennio, anche l’azione di contrasto ai reati spia abbia fatto registrare un incremento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, del 17% per gli atti persecutori, del 20% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 26% per le violenze sessuali. Per la fattispecie del reato di violenza sessuale, nell’anno appena trascorso, sono il Trentino Alto Adige (16,68), l’Emilia Romagna (16,42) e la Toscana (14,61), le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi, mentre Basilicata, Campania (6,56) e Puglia (6,92) evidenziano i valori d’incidenza più bassi. Esaminando gli atti persecutori, rilevato un forte incremento del numero di reati commessi nel 2021 con un trend che, nel biennio successivo, «si mantiene sostanzialmente inalterato». Di contro, l’azione di contrasto, dopo aver evidenziato un’incidenza costante del 78% di delitti scoperti per i primi tre anni del periodo in argomento, nel 2023 fa rilevare un significativo aumento, attestandosi all’82%. Con media italiana pari a 30,86, in Basilicata il rapporto tra atti persecutori commessi e la popolazione residente (l’incidenza ogni 100mila abitanti), è risultato pari a 32,68. In particolare, nel 2023, l’incidenza dei reati di stalking commessi risulta più elevata in Campania (45,75), Sicilia (44,62) e Calabria (41,02). Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto (20,64), il Friuli Venezia Giulia (22,01) e le Marche (22,55). Maltrattamenti contro familiari e conviventi: nel 2023 la Campania, la Sicilia e il Lazio risultano le regioni con la più elevata incidenza dei reati commessi. Il Friuli Venezia Giulia, le Marche e il Molise sono, invece, quelle in cui tale incidenza è più bassa. A fronte della media italiana pari a 40,52, in Basilicata l’incidenza è risultata pari a 33,19.