ATER, «CASE MAI CONSEGNATE AI BENEFICIARI»
Il consigliere comunale di Potenza, Beneventi sul caso degli alloggi occupati abusivamente
L’occupazione abusiva delle case di edilizia residenziale è un problema che attanaglia Potenza così come tutta l’Italia. Alcuni casi nella città capoluogo sono noti, l’appartamento occupato in via Tirreno o l’occupazione della casa domotica a Bucaletto sono nolo alcuni esempi . Ma di casa occupate abusivamente nella città capoluogo ce ne sono tante altre e a sollevare la questione e sottoporla al sindaco Guarente e all’assessore di riferimento Picerno è il consigliere di “Potenza Prima” Michele Beneventi. Secondo un’indagine sono ben 29 gli immobili occupati abusivamente e regolarmente segnalati dall’Ente gestore, Ater, alla Polizia locale. Ce ne sono poi diversi che pur occupati con la stessa metodologia non sono mai stati segnalati alle Forze dell’Ordine. «In alcuni casi, parliamo di immobili assegnati ufficialmente tramite regolare graduatoria ai legittimi cittadini, ma che in realtà non solo non sono mai stati consegnati ma sono stati successivamente occupati abusivamente sempre e solo con le stesse modalità. A rafforzare queste azioni becere e penalizzanti per gli assegnatari, si aggiunge persino il fatto che nonostante gli stessi, spesso con più disabili all’interno del proprio nucleo familiare abbiano ricevuto l’assegnazione ufficiale da parte del Comune di Potenza e di Ater, non vengono nemmeno informati del loro triste destino» afferma Beneventi che ha presentato un’interrogazione sul tema sottoscritta dal suo capogruppo Stella Brienza e da altri consiglieri.
«In questi casi occupare i primi posti in graduatoria, non rappresenta una fortuna ma solo ed esclusivamente un grave stato di indigenza che necessita di immediato sostegno da parte dell’Ente» conclude Beneventi.
Il sindaco Guarente ha replicato di non essere a conoscenza dei casi raccontati da Beneventi ma che farà di tutto per risolvere la questione. Il consigliere non si fermerà alla risposta del sindaco, pronto a fare tutto il necessario per garantire a famiglie con bisogni speciali un loro legittimo diritto.