È MORTO IL BARITONO POTENTINO ROBERTO COVIELLO GRANDE INTERPRETE DELLE OPERE DI ROSSINI
Aveva 68 anni, si è ritirato dalle scene nel 1992 dopo aver calcato i più importanti palcoscenici d’Italia e del mondo. È deceduto a Milano dove viveva da tempo
È morto a Milano il cantante lirico Roberto Coviello, conosciuto come uno dei principali interpreti dell’opera di Gioacchino Rossini. Nato a Potenza nel 1955, si è esibito sui più importanti palcoscenici del mondo tra il 1980 e il 1993. Dopo essersi ritirato dalla scena pubblica, il baritono lucano si era dedicato all’insegna- mento del canto. Dopo aver assistito a una recita del Barbiere di Siviglia di Rossi- ni si appassiona al canto e una volta conseguita la maturità classica, si trasferisce a Napoli dove si diploma in canto al Conservatorio San Pietro a Majella. Subito dopo, frequenta il Centro di Perfezionamento Artisti Lirici del Teatro alla Scala, conseguendo il titolo nel 1981. Il debutto avviene un anno prima, a Busseto, città natale di Giuseppe Verdi, esibendosi proprio come Figaro, il barbie- re rossiniano. Ha recitato nel Falstaff di Verdi e nel Faust di Gounod, uno dei due ruoli che considerava i suoi meglio riusciti insieme al Conte Robinson del Matrimonio segreto di Cimarosa alla Televisione svizzera. Era un grande interprete, molto apprezzato dal pubblico che non può dimenticare le sue partecipazioni alle opere di Rossini. Indimenticabile l’edizione della Scala di seta del Rossini Opera Festival del 1988 con la regia di Maurizio Scaparro e le scene di Emanuele Luzzatti, nel ruolo di Germano. Ha preso parte alle principali rassegne di opera lirica: il Festival Donizetti di Bergamo e quello dei Due Mondi di Spoleto. Si è esibito nei più importanti teatri, come La Fenice di Venezia, la Scala di Milano, il Petruzzelli di Bari, all’estero negli Stati Uniti, in Spagna, in Svizzera. Canta con Mirella Freni, Alfredo Kraus, Raina Kabaivanska ed è diretto da Riccardo Muti, Salvatore Accardo e poi Giorgio Strehler e Mauro Bolognini. Nel 1992 si ritira dalle scene e diventa insegnante di canto alla Scuola civica “Claudio Abbado” di Milano. Dall’estate del 2022 risiede a Casa Verdi, una casa di riposo per musicisti a Milano voluta dal grande compositore, senza abbandonare l’attività di docente.