L’AREA SUD S’INFIAMMA CON “EL PRINCIPE” MILITO
“El principe” del triplete nerazzurro a Trecchina e Lagonegro con finale di giornata al campo di padel intitolato a Nino Postiglione
Il grande campione argentino Diego Alberto Milito, “El Príncipe”, protagonista negli anni 2009-2010 del “Triplete” dell’Inter, ha infiammato a Trecchina e Lagonegro, con la sua presenza, i tifosi Interisti di tutte le età della Valle del Noce, della Basilicata, del Golfo di Policastro e del Salernitano, nonché della vicina Calabria, che, con sciarpe, magliette e bandiere, hanno intonato cori, come allo stadio, anche quello famoso dedicato proprio a lui: “Diego Milito facci un goal”! Una fastidiosa “pioggerellina di marzo” non ha impedito ai tifosi nerazzurri di gremire la piazza di Trecchina, nei pressi del famoso bar “Il Chiosco”, che per l’occasione era pieno di palloncini con i colori dell’adorata Inter, ormai quasi sicura di ave- re in tasca lo scudetto! È stata una splendida giornata di sport, lo sport che aggrega e cementa le amicizie, grazie all’impegno dell’Inter Club Vallenoce, magistralmente presieduto da Ludovico Iannotti, che è anche referente regionale della Basilicata, del consigliere regionale Francesco Piro, grande tifoso nerazzurro e di tutti i componenti dello staff organizzativo, coordinato da Tonino Cavallaro. Dopo la festa di Trecchina, Milìto ha raggiunto Lagonegro. Ad attenderlo nel ristorante dell’hotel “San Nicola” ben 300 tifosi, che lo hanno accolto con applausi e standing ovation. “El Prìncipe”, ha dispensato sorrisi e autografi a tutti, con la tanta agognata “foto-ricordo”. La giornata si è conclusa sul campo da padel, intitolato al mitico pioniere delle Radio libere Bonaventura Postiglione, detto Nino, che nel 1973 fondò nella sua amata Potenza la prima Radio libera Italiana. Ad attendere il campione argentino tanti giovanissimi che hanno posato con lui nella foto di gruppo. Anche per me è stata una giornata indimenticabile, perché ho avuto l’onore di presentarlo nella piazza di Trecchina, tra colori nerazzurri e tanto entusiasmo!
Di Tonino Luppino