NEL MATERANO 5 I “COMUNI RIFIUTI FREE”
“Ricicloni”: il dossier di Legambiente fa il punto sull’impegno di cittadini e comunità nella differenziata
I dati della trentesima edizione del dossier di Legambiente parlano chiaro e nel materano ricevono il “disco verde”, in ordine di classifica, Pomarico con 3.763 abitanti e l’83% di raccolta differenziata, seguito da Miglionico con 2,372 abitanti e una percentuale del 78,6%, Salandra con 2,523 abitanti e il 74,1%, Accettura con 1.622 abitanti e il 74% e infine Oliveto Lucano con i suoi 353 abitanti che hanno prodotto il 73,1% di raccolta differenziata. La classifica viene redatta in relazione alla produzione pro-capite di rifiuto secco residuo. Gli altri 14 paesi “ricicloni” ricadono invece nella provincia di potenza. Il dossier è stato presentato qualche giorno fa e basato su dati relativi al 2022, e Legambiente Basilicata ha dedica un focus particolare ai comuni che ricadono nei territori dei parchi nazionali e regionali, dove pure vi sono municipi virtuosi.
«Il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra gli obiettivi. il riciclo del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e alla stessa data, un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica – si evince dal dossier- Inoltre, il testo unico in materia ambientale del 2006 (D. Lgs 152/2006) stabilisce che tutti i Comuni in Italia, entro il 31 dicembre 2012, avrebbero dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Da questi presupposti è nata l’idea di valorizzare quelle realtà che non solo rientrano nei limiti di legge ma addirittura hanno un pro-capite di rifiuto residuo (indifferenziato) molto basso. Questi Comuni sono stati ribattezzati “Rifiuti Free” e per rientrare nella classifica bisogna avere un pro-capite di secco residuo inferiore ai 75 kg per abitante all’anno. In Basilicata sono 19».
Per quanto riguarda i parchi regionali, in quello di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, sono comuni virtuosi Accettura e Oliveto Lucano. Così dalla Casa comunale di Accettura il Sindaco Alfonso Vespe ha commentato a latere della cerimonia di “premiazione” dei comuni: «Vogliamo condividere con i nostri concittadini questo nuovo riconoscimento che rappresenta un bel biglietto da visita della nostra comunità dal punto di vista ambientale con ricadute turistiche positive. Convinciamo alla civiltà quei pochi che ancora continuano a deturpare l’ambiente abbandonando rifiuti nei boschi e per le strade».
“Comuni Ricicloni” tuttavia è molto di più che un semplice dossier, poiché la stessa Legambiente è riuscita a creare «una vera e propria rete di decine di soggetti come i consorzi di filiera, le imprese, le associazioni di categoria, gli enti di ricerca ed esperti del settore con il solo obiettivo di supportare i Comuni e trovare le soluzioni migliori. L’azione sinergica è diventata ben presto un terreno di scambio e confronto tra sindaci e amministrazioni, talvolta anche molto distanti geograficamente, ma con sfide assai simili di fronte a loro. Implementare quantitativamente e qualitativamente la raccolta differenziata nel nostro Paese è il primo passo verso la cosiddetta economia circolare».