A MARZO PREVISTE 2 MILA E 710 ASSUNZIONI
Resta alto il mismatch: di difficile reperimento il 48,6% dei posti messi a disposizione dalle aziende. Mercato del lavoro lucano: il 43,1% delle entrate nell’industria, il 56,9% nei servizi
Sono oltre 447mila i contratti programma- ti in Italia dalle imprese nel mese di marzo e sono circa 1,4 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento di quasi 30mi-a unità rispetto a marzo 2023 (+7,1%) e circa 112mila unità sullo stesso trimestre 2023 (+8,7%). A delineare questo scenario è il Bollettino realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per quanto riguarda la Basilicata, la previsione delle entrate è risultata pari a 2mila e 710 unità. Sotto il profilo territoriale, da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle imprese nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 52,9% dei profili ricercati con punte del 57,1% per il Friuli-Venezia Giulia. Le imprese del Nord ovest segnalano difficoltà a reperire il 47,9% dei profili ricerca- ti, seguite dalle imprese del Centro (45,9%). Sulla mancata corrispondenza della domanda di lavoro da parte delle imprese con l’offerta da parte dei lavoratori, il dato lucano (mismatch 48,6%), è risultato superiore sia alla media del Mezzogiorno (44,5%), che a quella nazionale 47,8%. Se il corrente mese confrontato con il marzo del 2023, in valori assoluti per la Basilicata variazione positiva pari a 100 lavoratori. La previsione delle entrate nel mercato del lavo- ro lucano per il periodo marzo-maggio, è di 8mila e 630 unità. In questo ca- so il confronto col periodo marzo-maggio 2023, restituisce per la Basilicata una variazione positiva, in valori assoluti, pari a più 550 unità. Sul fronte della ripartizione provinciale, delle 2mila e 710 assunzioni previste in Basilicata a marzo, mille e 720 riguardano il Potentino e 990 il Matera- no Se le nuove entrate suddivise per gruppi professionali, delle 2mila e 710 previste a marzo in Basilicata, il 13,4% riguarda i dirigenti, le professioni specializzati ed i tecnici, mentre il 28,9% gli impiegati, le professioni commerciali e nei servizi, il 45% gli operai specializzati, i conduttori di impianti e macchine, ed infine, il 12,7% le professioni non qualificate. Per cui, in riferimento alle tendenze settoriali, delle 2mila e 710 nuove entrate nel mondo del lavoro previste a marzo in Basilicata, il 43,1% sarà nell’industria, il 56,9% nei servi- zi. Calcolato anche il tasso di entrata per ogni 100 lavoratori dipendenti. Per la Basilicata, segno positivo: l’incrocio tra entrate e già dipendenti, ha restituito il valore percentuale del più 3% (a fronte della me- dia italiana pari, a marzo, a più 3,3%).