ELEZIONI ANCORA TROPPO DECLINATE AL MASCHILE
La riflessione di Antonella Pellettieri
Alle 04,06 di questa mattina è arrivata la Primavera. Quella che determina il calendario liturgico arriva il 21 Marzo, convenzionalmente. E torna Proserpina che è un mito bellissimo e bruttissimo al contempo. Ovidio nelle Metamorfosi narra del rapimento della bellissima Proserpina che viene rapita dal dio Plutone mentre raccoglieva fiori in un prato e trascinata negli Inferi. La madre Persefone o Cerere disperata non consente più alla Natura di generare fogli, fiori, frutti e cerca la figlia aggirandosi per tutta la terra piena di lande secche e senza vegetazione. Fin quando interviene Giove che dispiaciuto per l’intera vicenda trova una mediazione, ottimo politico Giove, media e cerca di accontentare tutti. Sono contro le mediazioni che scontentano sempre tutti ma la situazione era molto molto grave: Proserpina ave- va mangiato sei chicchi di melagrana e per questo era costretta ad essere la moglie del Dio degli Inferi. Una specie di droga dello stupro… Comunque la soluzione fu che Proserpina poteva tornare per sei mesi sulla terra, riabbracciare la madre e far rifiorire la natura per tornare negli Inferi, dallo sposo, gli altri sei mesi. Ecco come il mito spiegava l’alternarsi delle stagioni. L’egoismo dello sposo, il forte amore della madre e Proserpina che, come la cultura patriarcale insegna, non ha alcuna voce in capitolo: gli altri decidono per lei, prima la famiglia e poi il marito (una volta una persona mi disse, con pieno disprezzo, che io ero l’unica donna che lui conosceva che faceva ciò che voleva…). Già gli uomini…hanno dato un grande spettacolo in Basilicata di questi ultimi giorni: politica patriarcale allo stato puro! Non vi è una sola donna in questa vicenda, se non due che si dimettono sconsolate dagli accadimenti. E forse è anche questo maschilismo atavico che era presente già nella Dc e nel Pc che si è trasferito nel Pd e ne sta causando la morte… Emblematico il documento di sostegno a Chiorazzo quando viene deciso da altri uomini ancora, che il candidato è Marrese: firmano 12 uomini. Io credo che nessuno nota che non ci sia manco il nome di una donna: Chiorazzo è sostenuto solo da uomini. Quelli che si riuniscono a latere, in riunioni segrete fra maschiacci alfa, e decidono per tutti, politici anziani e più giovani ma tutti uguali nel loro patriarcato violento. E mica lo fanno di proposito: non sono proprio abituati, sono cresciuti e sono stati educati all’assenza delle donne dalle istituzioni di ogni tipo e genere. Risulta una battaglia persa provare a farli ragionare e i risultati si vedono: purtroppo non ne se sono ancora accorti troppo presi a mantenere posizioni di potere e a non mollare i privilegi. Però la Primavera è donna, e non ser- ve essere così inutilmente maschilisti: le cose importanti, quelle “da uomini”, sono decisioni politiche estemporanee e ridicole per una regione con poco più di 500.000 abitanti. È importante che la Natura torni a fiorire e si rinnovi quel rito ciclico della rinascita affidato alle donne. Speravo che qualche donna potesse essere fra i candidati alla presidenza, invece no! Ho sbagliato a suggerirlo e a sperarlo e meno male che non ci siano donne: da questi ambienti marci e ridicolizzati su tutte le Tv e Radio meglio stare alla larga. Le inutili lotte di potere a discapito dell’intero popolo lucano sono cose “da maschi”. Noi siamo impegnate nel realizzare cose importanti “da femmine” tipo far tornare la bella stagione e rendere produttiva la terra che è l’unica casa comune che conosciamo e rispettiamo. E se mai occuparci di ripopolare questa regione con uomini migliori, educando i figli al rispetto delle donne e degli uomini alla stessa maniera. In questi giorni mi sono vergognata di essere lucana: Maledetta Primavera Lucana!
Di Antonella Pellettieri