AL VIA LE TRIBUNE DI CRONACHE
Sagarese (FI): «Puntare sull’Unibas». Molinari (Pd): «No autonomia differenziata»
È andata in onda ieri la puntata di “Oltre il giardino”, il programma di Cronache Tv condotto dal giornalista Paride Leporace, che ha visto confrontarsi l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Potenza Alessandra Sagarese, candidata di For- za Italia per le prossime elezioni regionali in Basilicata del 21 e 22 aprile e Antonello Molinari, candidato del Partito Democratico.
SAGARESE IN CAMPO CON LE POLITICHE WELFARE
Un confronto che – nel rispetto della par condicio tra i diversi schieramenti politi- ci in campo nelle diverse coalizioni – ha avuto inizio con Sagarese che ha spiegato come sebbene sia nata da «un contesto civico» ha trovato oggi «collocazione nella lista di Forza Italia». Una candidatura che dice di aver accettato perché «si sono create delle condizioni reciproche e anche un po’ per il mondo liberale che mi appartiene e che è di mia provenienza». E cosa si aspetta da questa esperienza, laddove dovesse essere eletta? Sagarese parla di «portare avanti un certo tipo programmazione» a cui farebbero seguito «una serie di attività di gestione consapevole, che possa portare a far diventare fatti concreti quelli che sono invece atti di programmazione, in modo da snellire un po’ quella che è la macchina burocratica e amministrativa. Quello che mi aspetto – sottolinea la candidata forzista- anche da parte mia è una maggiore comunicazione nei confronti dei cittadini, proprio per divulgare le politiche welfare che ho messo – in ambito comunale – e che metterei in campo, replicandolo in ambito regionale». Dall’altro lato in studio, invece, Molinari, che Leporace ha definito «navigato su vicende politiche» e «più orientato sulla posizione più a sinistra del Partito Democratico». Molinari ha replicato alle parole della Saga- rese: «Il contrario del welfare è esattamente l’autonomia differenziata che questo Governo di centrodestra ha approvato nel silenzio più totale, senza una discussione in Consiglio regionale che è la massima Assise rappresentativa dei lucani». E spiegandola in “soldoni” Molinari prosegue sulla questione dell’autonomia differenziata: «Significa che tutto dovremmo farlo con i soldi rinvenienti dal prelievo fiscale sul nostro territorio. Una cosa cioè impossibile. È evidente che la regione lucana, come tutto il Sud, ma la Basilicata in particolare, ha bisogno di uno Stato che la protegga e che la mantenga in queste condizioni. Ecco perché – incalza Molinari – ha bisogno di una politica forte, che conosce il territorio, che sa fare le scelte giuste».
MOLINARI SUL TEMA DEI TEMI: LO SPOPOLAMENTO
Tirato poi in ballo “il tema dei temi” Molinari afferma: «Innanzitutto questa tendenza allo spopolamento si può controvertire soltanto attraverso la creazione di opportunità su questo territorio, che ne avrebbe da vendere perché questa è una terra che ha tante vocazioni, al netto della possibilità di costruirvi un Hub energetico, passando dal turismo all’agroalimentare, per non parlare dell’agricoltura di qualità».
L’UNIBAS E L’ISTRUZIONE
A seguire, Leporace pone sul tavolo del dibattito la questione dell’Istruzione e dell’Università di Basilicata che non risponderebbe alle esigenze moderne di sviluppo, se confrontata con molti Atenei di regioni anche più piccole e del Sud. Interpellata Sagarese afferma: «Credo che un dialogo tra la Regione, le Scuole professionali e l’Università possa essere di aiuto in questo senso e credo anche che i fondi di Coesione che stanno arrivando possano attraverso nuove reti infrastrutturali e di comunicazione agevolare questo percorso. Chiaramente c’è sempre una volontà politica, una volontà programmatica che deve andare in questa direzione e che deve fare della nostra Università un fiore all’occhiello della nostra regione e credo anche del Mezzogiorno. Quindi – chiosa Sagarese – puntare sulla nostra Università in modo che i no- stri ragazzi non siano più obbligati a lasciare la loro terra e i loro affetti con costi economici a carico delle famiglie credo che, in tal senso, una linea politica sia assolutamente da portare avanti e da condividere». Fa da eco Molinari, che avanza le sue di proposte: «Intanto il presidio di Ricerca e di Studio va preservato e rafforzato. È normale che serve una politica di programmazione generale che connetta anche l’Università alle linee di sviluppo che si vogliono dare a questa regione. Cioè quelle connesse ad immaginare il futuro di questo fazzoletto di terra italiana che è la Basilicata provando a creare maggiori connessioni tra territorio e le sue possibilità di sviluppo».