MARRESE, CANDIDATO PER ESCLUSIONE
TACCO&SPILLO
Non che ci aspettassimo un pochino di chiarezza e perfino un tocco di salutare coerenza dal guazzabuglio comico a cui hanno dato fatua esibizione nazionale i vari Speranza, Chiorazzo, Lomuti, Lettieri tanto per toccare nel vivo i capetti locali e la loro rassegna incredibile di contorsioni, aggiramenti, finte, spergiuri e contromosse politiche, ma pur senza esagerazioni ci saremmo aspettati almeno uno straccio di metodo nella famigerata scelta del candidato governatore nonché avversario del patriota Bardi ed invece dopo aver fatto uscire un nome al giorno per poi puntualmente bruciarlo a fuoco lento e con i denti digrignati a forma di veti è arrivata da Matera la faccia di Piero Marrese. Ora in questo inghippo da commedia goldoniana, coi Baruffi e Taruffi all’opera e il beato Angelico Chiorazzo in misticanza amletica al motto sempiterno “mi candido o non mi candido?” che ha psicotizzato tutta la Basilicata, con ogni tipo d’annuncio taumaturgico, capirete bene come Marrese non sia altro che un candidato fatto dalla buona esclusione d’altri e non già dal riconoscimento d’un profilo e d’un programma competitivo. Canta Lonny:“Competizione, senza esclusione. Tutti bravi a parlare”.