SANITÀ: L’INTESA TRA REGIONE, AZIENDE E UNIBAS
Bardi: «concretezza del governo centrale nell’affrontare il problema della carenza di medici» Didattica, ricerca ed assistenza: la firma alla presenza del Ministro Bernini
È stato firmato a Potenza, alla presenza della ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, un protocollo d’intesa per l’integrazione delle attività di didattica, ricerca ed assistenza fra il Servizio sanitario regionale e l’Unibas. Il documento, sottoscritto da Regione Basilicata, Aor San Carlo di Potenza, Irccs Crob di Rionero in Vulture, Asp di Potenza, Asm di Matera e l’Università degli Studi della Basilicata disciplina, in particolare, le modalità di collaborazione tra funzione didattico formativa e di ricerca dell’Università e funzione assistenziale delle Aziende sanitarie del territorio, nonché l’apporto del personale del Servizio sanitario alle attività formative dell’Università per la tutela della salute della collettività, la migliore formazione, lo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria. «Sempre più giovani – ha dichiarato il presidente di Regione Vito Bardi – potranno accedere alle Facoltà di Medicina in tutta Italia, come ha ribadito ancora una volta il ministro Anna Maria Bernini, qui a Potenza. Il governo centrale darà una risposta concreta al problema della carenza di medici. Abbiamo da sempre sostenuto tale proposta, io ringrazio il ministro per aver citato la Basilicata come un modello virtuoso, per aver creduto nella Facoltà di Medicina e per il lavoro profuso che ha portato oggi alla sigla di un protocollo di intesa molto importante per la formazione dei nostri giovani medici». «Abbiamo immaginato di mettere insieme Regione, aziende, Università e ricerca – ha proseguito Bardi – per consentire tirocini qualificati e per dare alla popolazione l’assistenza che merita. La concretezza con cui il Governo Bardi ha affrontato alcune questioni per tutelare la salute della collettività porterà a dei risultati nei prossimi anni. Il nostro unico obiettivo è quello di assicurare il più alto livello possibile di coesione tra prestazioni assistenziali diagnostiche e terapeutiche attraverso le diverse competenze dell’Università e del servizio sanitario regionale. Questo protocollo mira a potenziare l’offerta formativa ambi- to cruciale». «Ai futuri medici che si stanno formando con il completamento del terzo anno – ha concluso il presidente di Regione Vito Bardi -, auguriamo di poter costruire il loro futuro, se lo vorranno qui in Basilicata, noi ce la stiamo mettendo tutta per rispondere a questa priorità, anche attraverso le numerose assunzioni in sanità di questi anni». Università, Regione e Aziende Sanitarie concorderanno ogni anno la rete formativa per le lauree sanitarie e per la formazione complementare nelle scuole di specializzazione, con particolare riguardo a specialità e professionalità per le quali sussista carenza e difficoltà di reperimento di operatori sanitari nella Regione Basilicata. Le Unità operative a direzione universitaria assicureranno l’esercizio integrato delle attività assistenziali, di didattica e di ricerca, attraverso una composizione coerente di tutte le attività al fine di assicurare il più alto livello possibile di coesione fra prestazioni assistenziali, diagnostiche e terapeutiche ed attività didattico-scientifica, fondendo al meglio le differenti e complementari competenze istituzionali dell’Università e del Servizio Sanitario Regionale e garantendo l’unitarietà della gestione e l’ottimale collegamento tra assistenza, didattica e ricerca. La Regione concorderà con l’Università la definizione e l’attuazione di progetti di ricerca finalizzati a sviluppare innovazioni scientifiche, nuovi istituti di gestione, anche sperimentali, nonché nuovi modelli organizzativi e formativi. La Regione, inoltre, nell’ambito della rete dei Centri di riferimento regionali e delle malattie rare, individuerà quelli che troveranno sede presso le Aziende di riferimento; Università e Regione si riservano di definire aree di comune interesse e sviluppo nell’ambito della medicina traslazionale soprattutto nell’ambito dell’Irccs. «Con questo accordo – ha specificato il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera – si dà mandato alle aziende sanitarie di avviare il percorso di clinicizzazione, ossia di trasformare un ospedale o un reparto ospedaliero in una clinica di tipo universitario. Ogni azienda ospedaliera potrà firmare accordi con l’università per singole unità o ambiti dove clinicizzare e ci saranno professori universitari o ricercatori che svolgeranno l’assistenza da noi e attività di didattica e ricerca nell’università».