ZULLINO, L’OSSESSIONE DEL CAMBIA CASACCHE
L’intervento di Donatella Merra
In questa campagna elettorale al fulmicotone vorrei invitare ad un maggiore equilibrio quei candidati che sprecano loro energie a denigrarmi anziché rivolgersi ai cittadini con programmi e iniziative politiche di maggior interesse per la collettività. In particolare, al consigliere regionale Zullino rammento che, dopo aver già cambiato molte casacche, fino a ritrovarsi candidato nella lista dello schieramento opposto rispetto a quello in cui era stato eletto nel 2019, offendermi ingiustamente e ingiustificatamente non gli servirà a ritrovare gli elettori disorientati dalle sue giravolte, né quella lucidità politica che sembra aver definitivamente smarrito, per inseguire ambizioni e rivalse personali. Il consigliere regionale Zullino parla dì coerenza, dopo esser passato da destra – dove sarebbe certamente rimasto se fosse stato accontentato nelle sue aspirazioni di governo – a sinistra, dimostrando la stessa credibilità “mutaforma” del mago Merlino, famoso nei racconti medioevali per il suo comportamento calcolatore, opportunistico e vendicativo. Medioevali e maschiliste sono state, del resto, anche le sue ultime uscite contro di me che hanno acclarato il suo distacco dalla realtà e la sua mancanza di tatto e umiltà. Tuttavia, io non intendo essere la Fata Morgana, sua allieva e poi acerrima nemica. Il consigliere regionale Zullino non troverà in me nessuna sponda alla quale attaccarsi. Il consigliere regionale Zullino dovrà vedersela con sé stesso e le sue piroette politiche, solo davanti allo specchio della sua coscienza e alle sue manifestazioni d’incoerenza. Era a destra, ora è a sinistra. Ne prendiamo atto, almeno fino al prossimo ripensamento. Provvederà il suo elettorato a ricordarglielo, semmai. Sic transit gloria mundi. Come alcuni Generali che in guerra fuggono o si consegnano al nemico, rovesciando la divisa e i gradi per passare inosservati, il consigliere Zullino ha cercato asilo nel campo avverso rinunciando alla sua identità e abbandonando le sue truppe. Cambiare fronte della barricata come ha fatto lui non è come muoversi lungo la medesima trincea, sempre al fianco degli stessi compagni d’armi. Le elezioni si avvicinano e per chi in passato ha fatto scelte affrettate e sbagliate cresce la necessità di ricercarsi alibi e visibilità. Non credo funzionerà perché i cittadini sanno riconoscere i giochi di prestigio di illusionisti ormai smascherati
Di Donatella Merra