AttualitàBasilicataBlog

«NON MERITANO DI TORNARE IN REGIONE»

Pepe: «La Basilicata è centrale ed ha un importante profilo politico da cerniera». Il leghista sugli avversari del centrosinistra: «Senza programma e con liste fatte all’ultimo»

In corsa verso le regionali del 21 e 22 aprile, tra i candidati delle liste e degli schieramenti in campo, l’attuale coordinatore regionale della Lega in Basilicata, Pasquale Pepe, candidato nel centrodestra per Bardi presidente

Cominciamo dalla recente inaugurazione del suo comitato a Potenza, come è stato accolto e quali umori ha registrato?

«Abbiamo inaugurato il Comitato elettorale ed è stata una vera festa. Percepivo che ci sarebbe stata una partecipazione importante, ma non pensavo così numerosa. Un bell’inizio. Sono convinto che in politica servano idee, progetti, fatti, ma alla base di tutto serva la passione»

Si è parlato anche del programma della Lega, ci annovera qualcuno dei punti?

«Intanto il punto determinante è la logica di crescita e sviluppo: i bonus vanno bene ma non bastano, abbiamo aggiunto alcuni correttivi rispetto al bonus acqua, perché ci sono delle “bollette pazze”. Ma questa logica di sviluppo e crescita significa salvare la Basilicata dal male dei mali, ovvero lo spopolamento e ciò si può fare stando al fianco delle imprese, degli agricoltori, persone che rischiano e investono di loro, contribuendo a disegnare il futuro della Basilicata, insieme alla politica. L’altro aspetto è quello energetico: dobbiamo dare di più rispetto alla pianificazione, parliamo di acqua, gas, petrolio, sole. Su questo abbiamo toccato un aspetto importante che riguarda l’efficienza della macchina amministrativa: lunghi tempi per un’autorizza- zione è inaccettabile e peggio ancora il silenzio. Penso poi alla transizione energetica e al Centro Oli di Viggiano, investendo su quelle risorse umane e professionali che ora possono formarsi diversamente. Capire che la decarbonizzazione può partire dalla Basilicata e che il petrolio non è infinito. Ancora, ci sono i precari Rmi e Tis che gravitano intorno alla Regione, e poi i tanti professionisti che con società private prestano la loro opera in favore degli Uffici regionali. E poi c’è il tema infrastrutture e trasporti, salvifiche per lo sviluppo della Basilicata e infine la sanità, che potrà raggiungere livelli di eccellenza»

Salvini, Ministro Infrastrutture e trasporti in Question time ha parlato della Bradanica, della Potenza-Melfi e delle infrastrutture ferroviarie come la Potenza-Foggia e la stazione merci di San Nicola di Melfi. Che peso hanno queste attività nel rilancio della Basilicata

«L’investimento sulle infrastrutture è fondamentale: significa aprire la regione, accorciare le distanze, attrarre investimenti. Dobbiamo dare qui opportunità di lavoro e di futuro, consentendo alle famiglie di fare figli serenamente e far tornare chi era andato via. La Basilicata è centrale, non solo geograficamente, ma siamo regione cerniera anche dal profilo politico, se siamo bravi; A maggior ragione oggi, con la Zes unica, potremmo essere, ed abbiamo idee in merito, più attrattivi rispetto ad altre regioni. Le possibilità le abbiamo e dobbiamo giocarcele al meglio, la politica deve decidere non delegare, e decidere insieme a persone preparatissime»

Recentemente ha incontrato la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, anche questo è un tema fortemente sentito, soprattutto dalle famiglie, di cosa avete parlato?

«Lei è una persona eccezionale, al posto giusto nel momento giusto. Con lei non solo recentemente, ma anche nei mesi scorsi, abbiamo affrontato temi importanti: riteniamo fondamentale proteggere le famiglie in difficoltà e chi è stato meno fortunato, consentirgli di avere servizi e una integrazione e partecipazione ottimale e completa. Ciò lo intendiamo con servizi eccellenti che si possano ramificare e radicare su tutto il territorio regionale, e lo dico anche da Sindaco, perché ci sono servizi che mancano e spesso siamo costretti ad “inventarceli”»

«La nostra coalizione è un corpo unico e granitico», ha asserito facendo riferimento al centrodestra, rispetto al centrosinistra. Come ha accolto la formazione delle liste e come vede questa campagna elettorale?

«Il centrodestra nasce grazie ad un’idea illuminata di Silvio Berlusconi nel ‘94 e a distanza di 30anni, siamo ancora qui. È un meccanismo che funziona bene, che riesce a governare il Paese come le realtà regionali e comunali. Anche in Basilicata funziona. Abbiamo questo vantaggio perché c’è un’affinità di ideali e valori ma anche solidità di conduzione amministrativa degli Enti. Certo abbiamo allargato il perimetro della coalizione, perché alcune componenti tradizionalmente non di centrodestra, hanno deciso di sposare i nostri programmi, le nostre azioni. La Lega si pone anche come argine rispetto ad eventuali rischi che vedo però molto remoti. Le liste sono competitive, avremo delle importanti soddisfazioni in casa Lega, sia su Potenza che su Matera. La campagna elettorale la sposteremo decisamente sul lato dei programmi, come su quello della passione, la gente cerca la scintilla che sia anche di motivazione al voto e al coinvolgimento, al fine di sconfiggere l’astensionismo, dimostrando un atto di fiducia verso un progetto politico»

Ha fatto clamore la sua dichiarazione rivolta al candidato Presidente del centrosinistra: «Marrese si mostra sorridente su manifesti con lo slogan “Svegliamo la Basilicata”. Dunque, ritiene che cittadini ed elettori siano degli addormentati»…

«Ha mancato di rispetto ai lucani. È evidente, lo hanno capito tutti. Nei giorni che hanno seguito la mia dichiarazione, ha “assoldato” avvocati che hanno difeso le sue parole, intendendo: “Svegliamo la Basilicata, non i lucani”, ma io dico che non è così perché non si sveglia qualcosa, ma qualcuno. Capisco che vivano un grande momento di difficoltà, di confusione, non hanno un programma, hanno liste deboli e formate all’ultimo. Loro sono i nostri avversari che non meritano di tornare alla regione e la Basilicata non merita di averli. È allora la politica che deve svegliarsi non i lucani. Noi dobbiamo essere all’altezza dei conterranei e all’altezza di dare risposte ai loro problemi e alle aspettative»

È stato Senatore ed è Sindaco di Tolve, può dunque la sua esperienza essere un valore aggiunto alla regione?

«Ho una esperienza che metterò al servizio della mia gente e l’unico modo per uscire dalle secche, è intraprendere la strada della crescita e dello sviluppo. Guardo alle imprese, agli investimenti, al lavoro e ad una accelerazione sul versante energetico. C’è molto da fare».

 

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti