«SIAMO I RINFORZI UTILI PER MIGLIORARE QUELLE COSE CHE NON SONO ANDATE»
Polese: «sensibilità diverse, Basilicata l’unico interesse»
In corsa verso le regionali del 21 e 22 aprile, tra i candidati delle liste e degli schieramenti in campo, l’attuale vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese, candidato nel centrodestra per Bardi presidente, con “Orgolio Lucano”
Come ha approcciato a questa nuova avventura?
«Sicuramente con un grande entusiasmo, è un ‘avventura emozionante come tutte le campagne elettorali; Questa volta c’è in ballo il futuro della nostra terra, quindi tocchiamo con mano le necessità e i bisogni dei cittadini e lo vogliamo fare con la competenza e la serietà che penso abbia contraddistinto il mio lavoro di anni in Consiglio regionale»
C’è qualcosa di diverso al netto del posizionamento politico in questo avvio di campagna elettorale?
«Il posizionamento politico è figlio di un ragionamento svolto nel tempo, maturato da una posizione partita in alternativa a questo Governo regionale che nel tempo si è avvicinata sul metodo delle proposte. Oggi la differenza rispetto al passato è che abbiamo qualche anno in più, ma anche un bagaglio di esperienze che possa essere a servizio della comunità»
Come è arrivata la decisione di aderire alla coalizione capeggiata da Vito Bardi?
«Negli ultimi anni, a partire dal Covid, abbiamo immaginato con Luca Braia, di fare una opposizione che fosse più costruttiva che distruttiva, più sulla proposta che sulla protesta, ed abbiamo inanellato alcuni risultati importanti con questo Governo regionale, come la stabilizzazione dei precari del Covid, l’estensione del bonus gas, alcune battaglie sui diritti degli agricoltori. Penso che quando ci si candida si viene poi votati non per stare in maggioranza o minoranza, ma per risolvere i problemi dei cittadini e noi alcuni li abbiamo risolti. Pertanto abbiamo proposto a Bardi un accordo programmatico che ha integralmente accettato e inglobato nel suo programma elettorale: ciò ci ha convinto a stare con lui in “Orgoglio Lucano”»
Premiata dunque la linea di proposta e non di critica?
«Ci siamo caratterizzati come partito “Italia Viva” a livello nazionale e anche a livello locale. Un caso per tutti: durante il periodo Covid l’introduzione delle Usca, che era indicazione nazionale ma non era stata attuata, era figlia di un nostro impegno; così come la priorità per i disabili durante le vaccinazioni. Ci siamo spesi molto perché la mia idea è che anche all’opposizione si provi a sfidare la maggioranza sul merito e se accoglie le proposte diventa un segnale importante»
Ma qual è l’obiettivo raggiunto, tra le file dell’opposizione, che rivendica con più orgoglio?
«Soprattutto quelli nel campo sanitario, dove riconosciamo, ci sono ancora delle criticità, a dire il vero alcune anche sistemiche altre figlie di qualche disattenzione in questo quinquennio. Ma penso alla sperimentazione sul plasma, e posso dire che siamo stati molto propositivi, cosa che probabilmente il centrosinistra non ci ha riconosciuto»
Italia Viva ha provato ad interloquire con il centrosinistra?
«Abbiamo avuto un percorso lineare e coerente, la nostra collocazione, anche nazionale, non è né nel campo del centrosinistra né del centrodestra. Si equivoca rispetto al passato di alcuni di noi, nel centrosinistra, ma la scelta fatta aderendo al nostro partito, è di stare al centro e scegliere, quando ci sono competizioni amministrative e regionali, quelli che riteniamo essere i migliori interpreti e i migliori programmi. Anche in Basilicata abbiamo fatto ciò»
Il candidato Presidente Bardi ha annunciato l’istituzione di un patto su alcuni punti programmatici dei prossimi 5 anni. Ce ne illustra qualcuno?
«Penso al mondo del lavoro, dove abbiamo posto due esigenze: la prima è l’attenzione al ceto medio che è la maggioranza dei cittadini, probabilmente una categoria a rischio “nuova povertà”. In secondo luogo dare dignità e stabilizzazione alla platea Rmi e Tis»
La campagna elettorale è ben avviata, tra la gente quali sono gli umori?
«Mentirei descrivendo un clima idilliaco, come sarebbe ingeneroso parlare di scenari apocalittici. Facendo l’accordo con Bardi abbiamo riconosciuto che cose buone sono state fatte, come il “bonus gas”, nonostante non siamo favorevoli tout court alle politiche assistenziali, ma riconosciamo che è una misura importante. Abbiamo riconosciuto i meriti al Presidente, ma noi siamo i rinforzi che arrivano per migliorare le cose che non sono andate»
Quali invece le aspettative di questa tornata elettorale?
«Penso che la lista “Orgoglio Lucano” sia molto competitiva. Mi ha positivamente meravigliato l’esito dei primi sondaggi che posizionano già in alto un simbolo sconosciuto fino ad una settimana fa. “Orgoglio Lucano” è lo slogan della campagna di Bardi e se a questo si aggiunge l’esperienza e i 13 valenti candidati, penso che questa lista possa avere belle soddisfazioni. Secondo me ci giochiamo la seconda posizione della coalizione»
Italia Viva pare sempre più radicata sul territorio, si può ancora crescere?
«Penso di sì e la scelta d’intesa con Bardi, è proprio la “fase 2” di Italia Viva che ci auguriamo ci veda protagonisti della prossima assise consiliare, in uno schema di gioco che farà allargare il nostro radicamento»
In conclusione ci fa il più classico degli “appello al voto”?
«Veniamo da una esperienza di governo che ha fatto cose buone e cose che si possono migliorare. Abbiamo esperienza e competenza. Il mio appello al voto è a unire sensibilità diverse nell’unico interesse, quello della Basilicata, con la competenza di chi da anni lavora sul territorio e l’entusiasmo di chi vive la campagna elettorale come la prima volta»