ESPLOSIONE CENTRALE IDROELETTRICA NEL BOLOGNESE 10 FERITI (BILANCIO PROVVISORIO)
PRESIDENTE COMUNI APPENNINO: “DIFFICILE EFFETTUARE I SOCCORSI IN SICUREZZA”
È GIUSTO INFORMARE
ESPLOSIONE CENTRALE IDROELETTRICA NEL BOLOGNESE 10 FERITI (BILANCIO PROVVISORIO)
PRESIDENTE COMUNI APPENNINO: “DIFFICILE EFFETTUARE I SOCCORSI IN SICUREZZA”
INCENDIO A PIANO –9️⃣ a 30 metri di profondità poi esplosione centrale idroelettrica triste bilancio provvisorio
Diga di Suviana (Castel di Casio, BO)
La costruzione della diga di Suviana fu il secondo progetto dei bacini dell’Appennino bolognese attuato dalle Ferrovie dello Stato per alimentare le proprie elettromotrici sulle linee italiane, in particolare questo nuovo lago sarebbe stato funzionale alla centrale realizzata subito a valle, completata nel 1932 e riservata alla fornitura di energia per la nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze, detta la Direttissima. I materiali aggregati furono ottenuti mediante un impianto che frantumava le rocce locali necessarie alla produzione di calcestruzzo, trasportate grazie ad una teleferica da 20 t per ora, che collegava con un percorso di 5.250 m ed un dislivello di 120 m la diga alla stazione di Porretta. Il cantiere, aperto il 15 ottobre 1928, fu visitato dal re Vittorio Emanuele III il 9 settembre 1933. L’opera si deve agli ingegneri Francesco Pelagatti e Luigi Mirone e consiste in uno sbarramento alto 91,5 m di tipo a gravità a profilo triangolare ed un coronamento lungo 225 m che, in linea con la politica italiana del tempo, presentava al centro un grande fascio littorio in bronzo, illuminato durante tutta la notte. Purtroppo durante i lavori oltre ad innumerevoli infortuni persero la vita 13 operai, ma grazie anche al loro estremo sacrificio furono realizzati una serie di importanti collegamenti viari come le due strade di per la stretta di Suviana: una per Porretta e una che si congiunge, in località Ponte di Verzuno, a quella esistente fin dal 1903 Camugnano-Riola. Infine sul coronamento fu posta in opera la sede stradale per il collegamento tra Suviana a la Camugnano-Castiglione. La diga, ultimata nel 1935, intercettando il torrente Limentra, consente di immagazzinare fino a 46,7 milioni di m3, raggiunti anche grazie alle acque del fiume Reno, che sono convogliate, tramite gallerie sotterranee, dalle località Molino del Pallone e Pavana. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944 la diga fu colpita per fortuna in modo non grave da bombardamenti degli alleati, mentre nel settembre dello stesso anno, prima di ritirarsi, le truppe tedesche collocarono gli esplosivi sulle turbine della centrale elettrica di Suviana, che bruciò per alcuni giorni. All’interno dell’officina idroelettrica sono oggi installati tre gruppi della potenza di 27 MW che grazie ad un salto di 85 m ed una portata di 42 m3/s consentono una producibilità media annua 35,3 GWh.
Bacino di Suviana e Brasimone
Il bacino di Suviana e quello del Brasimone sono due laghi artificiali venutisi a formare grazie alla costruzione di due dighe edificate da Ferrovie dello Stato per la realizzazione di centrali idroelettriche allo scopo di alimentare la linea ferroviaria Bologna-Firenze.
La diga di Suviana, alta 97 metri circa e lunga 225, è del tipo a gravità a profilo triangolare con pianta leggermente arcuata; il bacino, di 46.7 milioni di m3, è alimentato principalmente, oltre che dalle acque del torrente Limentra di Treppio, dalle acque del fiume Reno e del torrente Limentra di Sambuca, che vengono convogliate, tramite condotte sotterranee, dalle località Molino del Pallone e Pavana. Ciò permette di ingrandire il bacino imbrifero naturale dell’invaso di Suviana da 77.6 a 208 km², che così risulta alimentato per circa 2/3 dalle catture idriche operate nelle valli limitrofe.
La centrale idroelettrica che si trova ai piedi della diga sfrutta il salto creato dallo sbarramento per la produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo di turbine.
A monte della diga si trova poi la centrale idroelettrica di Bargi, la più potente dell’Emilia-Romagna, che viene alimentata anche dalle acque del non lontano bacino del Brasimone collegato al bacino di Suviana tramite una doppia condotta di 5.40 m di diametro che sfrutta il dislivello di circa 380 m tra i due bacini.
La particolarità della centrale di Bargi è che si tratta di un impianto di generazione e pompaggio che scambia, in funzione delle esigenze, notevoli volumi di acqua tra i due bacini: durante le ore di massima richiesta viene utilizzata per produrre energia elettrica mentre nelle ore di minimo carico, in genere di notte, ripompa l’acqua da Suviana al Brasimone.
Il bacino del Brasimone, di circa 6.4 milioni di m3, si è formato con la costruzione della diga di Scalere, diga a gravità alta 40 m e lunga 158 in muratura, realizzata con pietrame del luogo, che intercetta le acque del rio Torto e del torrente Brasimone, principale affluente di sinistra del fiume Setta, che ha un bacino imbrifero di 73.7 km²; sulla riva sud-orientale del lago si trova il Centro Ricerche Brasimone dell’Enea.
Come funziona la centrale idroelettrica di Suviana?
La centrale idroelettrica che si trova ai piedi della diga sfrutta il salto creato dallo sbarramento per la produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo di turbine.
Quali sono i tre tipi di centrale idroelettrica?
Le centrali idroelettriche si dividono in tre macro categorie, a seconda della tipologia di impianto utilizzato: centrali ad acqua fluente, centrali a bacino e centrali ad accumulazione.
Come arriva l’acqua alla centrale idroelettrica?
L’acqua viene prelevata dal bacino e fatta confluire in un sistema di condotte, fino a raggiungere la sala macchine della centrale idroelettrica, dove la turbina comincia a ruotare grazie alla spinta dell’acqua.
L’impianto
Esplosione nel bacino di Suviana: cos’è e come funziona la maxi centrale idroelettrica di Bargi
Viene alimentata tramite una doppia condotta di 5.40 metri di diametro che sfrutta il dislivello di circa 380 metri tra i due bacini
Un forte boato e poi l’arrivo dei soccorsi
Nel pomeriggio di martedì 9 aprile un’esplosione si è verificata alla centrale idroelettrica di Barghi, nel bacino di Suviana, al confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna.
Una zona in cui due grandi laghi artificiali producono energia elettrica.
E dove sorge la centrale più potente e importante dell’Emilia Romagna, a pochi passi dalla provincia toscana di Pistoia
Il bacino
Il bacino di Suviana e quello del Brasimone sono due laghi artificiali venutisi a formare grazie alla costruzione di due dighe edificate da Ferrovie dello Stato per la realizzazione di centrali idroelettriche allo scopo di alimentare la linea ferroviaria Bologna-Firenze.
La diga di Suviana, alta 97 metri circa e lunga 225, è del tipo a gravità a profilo triangolare con pianta leggermente arcuata; il bacino, di 46.7 milioni di m3, è alimentato principalmente, oltre che dalle acque del torrente Limentra di Treppio, dalle acque del fiume Reno e del torrente Limentra di Sambuca, che vengono convogliate, tramite condotte sotterranee, dalle località Molino del Pallone e Pavana.
Ciò permette di ingrandire il bacino imbrifero naturale dell’invaso di Suviana da 77.6 a 208 km², che così risulta alimentato per circa 2/3 dalle catture idriche operate nelle valli limitrofe.
La centrale idroelettrica che si trova ai piedi della diga sfrutta il salto creato dallo sbarramento per la produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo di turbine
La centrale di Bargi
A monte della diga si trova poi la centrale idroelettrica di Bargi – quella in cui è avvenuta l’esplosione nel pomeriggio di martedì 9 aprile –, la più potente dell’Emilia-Romagna, che viene alimentata anche dalle acque del non lontano bacino del Brasimone collegato al bacino di Suviana tramite una doppia condotta di 5.40 metri di diametro che sfrutta il dislivello di circa 380 metri tra i due bacini.
La particolarità della centrale di Bargi è che si tratta di un impianto di generazione e pompaggio che scambia, in funzione delle esigenze, notevoli volumi di acqua tra i due bacini: durante le ore di massima richiesta viene utilizzata per produrre energia elettrica mentre nelle ore di minimo carico, in genere di notte, ripompa l’acqua da Suviana al Brasimone
Il bacino del Brasimone, di circa 6.4 milioni di m3, si è formato con la costruzione della diga di Scalere, diga a gravità alta 40 m e lunga 158 in muratura, realizzata con pietrame del luogo, che intercetta le acque del rio Torto e del torrente Brasimone, principale affluente di sinistra del fiume Setta, che ha un bacino imbrifero di 73.7 km²; sulla riva sud-orientale del lago si trova il Centro Ricerche Brasimone dell’Enea
Bologna: esplosione alla diga di Suviana, circa 10 feriti, 4 sono gravi
Sono circa dieci i feriti nell’esplosione avvenuta alla diga di Suviana (Bologna)
È quanto si apprende da fonti sanitarie. Sul posto il personale dell’Ausl, con tre elicotteri, un’automedica e cinque ambulanze
Quattro feriti sarebbero in gravi condizioni
AGGIORNAMENTI
Le immagini che ci giungono da Bargi nel bolognese sono davvero drammatiche.
Solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime.
Siamo con il fiato sospeso per i dispersi.
Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, personale sanitario e di Protezione Civile che stanno incessantemente lavorando.
Prefettura Bologna
3 morti 3 feriti 6 dispersi ESPLOSIONE CENTRALE NEL BOLOGNESE
Sale a quattro il numero delle vittime finora accertate nell’esplosione nella centrale idroelettrica del bacino di Suviana, mentre i dispersi sono tre. Cinque i feriti gravi mentre tre operai sono illesi
Emilia Romagna, comune di Camugnano
Esplosione nella centrale idroelettrica del bacino di Suviana: quattro morti e tre dispersi
Lo scoppio si sarebbe verificato in una delle due centrali che regolano il bacino del Lago di Suviana sull’Appennino. Non si registra alcun danno alla struttura della diga
Vigili del Fuoco:
“Fatichiamo a entrare nei locali”
Attorno alle 15.00 si è verificata un’esplosione in una delle due centrali idroelettriche che regolano il bacino artificiale di Suviana di Camugnano, comune dell’Appennino Bolognese
L’ultimo bilancio, secondo la prefettura di Bologna, è di 4 morti accertati, cinque feriti gravi, tre dispersi mentre tre persone sono rimaste illese
I feriti gravi della strage sul lavoro della centrale Enel di Suviana sono stati ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa, riferisce il prefetto di Bologna Attilio Visconti, sul posto col sindaco metropolitano Matteo Lepore e Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del fuoco.
Il direttore di Enel Green Power Salvatore Bernabei e il Direttore Italia Nicola Lanzetta si stanno recando alla centrale idroelettrica di Bargi
È quanto si apprende dalla società
I 12 lavoratori coinvolti sono quasi tutti appartenenti a ditte esterne alla società. Risulterebbe solo un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente per queste ditte.
Lo ha detto il prefetto di Bologna, Attilio Visconti.
La diga di Suviana non è interessata dall’incidente. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, l’esplosione è avvenuta in una centrale di pompaggio e turbinaggio che si trova a circa 2 chilometri di distanza
Al momento dunque non si registra alcun danno alla struttura della diga
Sono in corso le ricerche e il bilancio potrebbe aggravarsi perché ci sono ancora persone da portare fuori dall’impianto
Sono oltre quaranta i vigili del fuoco impegnati nelle attività di soccorso e ricerca dei dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi, nel lago di Suviana sull’Appennino bolognese coinvolta in una pesante esplosione in profondità
Dice all’ANSA Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione de Pepoli che è sul posto :
“Vediamo un via vai continuo, si calano con le bombole di ossigeno ma non riusciamo a sapere altro”
“Siamo nel piazzale della centrale ma non ci fanno chiaramente entrare. Stanno fondamentalmente cercando i dispersi, a circa 30 metri sotto il livello del lago”
In volo si sono alzati tre elisoccorso e sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, ci sono anche i Carabinieri della stazione di Camugnano con tutte le forze in campo per gestire l’emergenza, cinque ambulanze e un’automedica
Vigili del Fuoco: “Al lavoro una decina di squadre, anche sommozzatori”
Lo dice Luca Cari, dirigente della comunicazione d’emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco, facendo il punto sull’esplosione avvenuta nella centrale idroelettrica di Suviana :
“Stiamo cercando di raggiungere il livello in cui si è verificato l’incidente e di accedere ai locali, ancora non sappiamo cosa è accaduto di preciso. Al momento sono al lavoro una decina di squadre e sono pronte a intervenire anche quelle dei sommozzatori”
I vigili del fuoco, aggiunge
“hanno soccorso subito tre persone ustionate” mentre su cosa sia accaduto agli altri presenti al momento dello scoppio non c’è ancora certezza
“I testimoni ci hanno indicato sette persone che mancano all’appello, ma non sappiamo con certezza se siano rimasti coinvolti nell’incidente o se siano riusciti a trovare riparo”
I dipendenti dell’azienda, conclude Cari
“stavano lavorando all’interno dei locali per rimettere in funzione una pompa”
Il sindaco di Camugnano: “Forse il crollo di un solaio”
Lo dice il sindaco di Camugnano, Marco Masinara, sul posto dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana sull’Appennino bolognese :
“Pare che ci sia stato il crollo di un solaio e i soccorsi sono difficili poiché è entrata molta acqua all’interno dell’ottavo piano interrato”
“È un incidente gravissimo – sottolinea – si stanno ancora cercando i dispersi”, “è un incidente sul lavoro terribile, un dispiacere enorme: è stata colpita un’intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale”
Meloni: “Seguo con apprensione”
Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni :
“Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”
Tajani: “Siamo solidali con le famiglie”
Ha detto Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, parlando dell’esplosione.
”Purtroppo c’è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari”
Ha detto all’ANSA il Prefetto di Bologna, Attilio Visconti :
“Sto andando sul posto con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e con il comandante dei Vigili del Fuoco. Stanno verificando cosa sia successo, anche sul numero dei feriti e dei dispersi: al momento non ci sono certezze”
Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna, Calogero Turturici, ha detto, all’emittente E’Tv,:
“L’incidente si è verificato sotto il livello dell’acqua: c’è parecchio fumo, fatichiamo e entrare nei locali. Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature. Quando arriveremo al piano dell’incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell’impianto. In quei piani c’erano i trasformatori. Le cause non le sappiamo. Servirà una testimonianza di chi era sul posto. I locali ora sono sommersi dall’acqua secondo le prime informazioni che abbiamo. Se non si mette a disposizione per le indagini il luogo dell’incidente è difficile ipotizzare una determinata tipologia di scenario o un’altra”
Regione Toscana il governatore Eugenio Giani rende noto :
“Attivato il nostro Pegaso della Regione Toscana, a seguito dell’esplosione della centrale di Suviana, che ha trasportato un paziente ferito al Centro Grandi Ustioni del nostro ospedale di Pisa.
Inviate anche squadre USAR per ricerca dispersi. Grazie a tutte le forze in campo!”