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«MOBILITÀ, LAVORO E SANITÀ IN LINEA CON LE ESIGENZE»

Elezioni cdx, il programma di Ruggieri (La vera Basilicata)

I n questa fervente campagna elettorale 2024 verso le regionali, incontriamo anche Giulio Ruggieri, candidato al consiglio regionale con “La Vera Basilicata”, lista a sostegno del Governatore Bardi

Lei è stato già amministratore presso il Comune di Calvello ed oggi si candida alle regionali. Cosa porta di quella esperienza?

«Dal 2017 al 2022 ho avuto la fortuna di essere Vicesindaco ed è stata una esperienza bellissima, durante la quale ho ricoperto tante deleghe, tra le più importanti ricordo quella sull’ambiente, l’energia e i lavori pubblici. Abbiamo pianificato tanti progetti che hanno portato ad un concreto sviluppo territo- riale. Ricordo bene il circuito virtuoso “Spendi a Calvello” col quale abbiamo consegnato risorse ai cittadini che direttamente hanno dato crescita e forza alle attività commerciali del territorio; Ricordo la prima “Comunità energetica” da 1 megawatt ed il primo Consorzio pubblico- privato del Sud Italia sulla gestione forestale boschiva, ed ancora la certificazione PFC dei nostri boschi come grande risorsa da poter utilizzare e sfruttare. In più ricordo un altro progetto importante, brandizzando il Comune di Calvello con la certificazione della “ceramica tradizionale”, questo per dare una identità ed un forte valore al nostro territorio. Questi sono solo alcuni dei temi che io vorrei anche riportare in grande scala a livello regionale. È una delle grandi motivazioni che mi ha portato ad essere candidato in questa sfida elettorale»

Quando si parla di Basilicata si parla inevitabilmente anche di sanità: lei è medico Odontoiatra ed è Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani sezione di Potenza. Qual è dunque il suo punto di vista sulla sanità in Basilicata?

«Sono presidente dell’Andi ed è un onore ricoprire questo ruolo perché non solo porta a dare supporto ai medici odontoiatri, una categoria che dopo il Covid ha veramente faticato tantissimo, e dobbiamo dare onore al grande valore dei medici, ma soprattutto in questo periodo storico abbiamo imparato come nuove tecnologie e innova- zioni digitali, come la telemedicina, possano essere fattori che adducono gran- de sostegno alla nostra sanità pubblica e possiamo sicuramente continuare un lavoro che si sta svolgendo in modo grandioso. La telemedicina e la tele-riabilitazione, sono elementi fondamentali. Le “Case di comunità territoriali” lo sono altrettanto, e a tal proposito, ho lavorato per avviarne una con altri Sindaci nell’area della Val Camastra, questo per fornire anche un ulteriore servizio di aggregazione territoriale e per non soffocare i Pronto Soccorso, così da dare maggiore spazio al territorio per fare soprattutto le prime visite, la prevenzione e il monitoraggio delle malattie croniche»

Restando ancora sul territorio, lei conosce da vicino anche la situazione del turismo: è Maestro di sci alpino e Vicepresidente del Collegio regionale Maestri di sci di Basilicata. Ritiene che il potenziale turistico della Basilicata si stato ben sviluppato, o c’è ancora da fare?

«La montagna è la mia più grande passione, tra le tante. Sin da piccolo, a 3 anni e mezzo, ho messo gli sci e da lì in poi non mi sono più fermato, sino a diventare, nel 2008, un Maestro di sci. Ho aperto con dei colleghi una scuola sci lucana, con sede a Viggiano. Questo mi ha portato a conoscere le vette lucane e ad apprezzarne la bellezza, ma soprattutto a capirne le grandi potenzialità, che in questo momento a dire il vero, nel settore turistico non sono completamente espresse. Lo si sta facendo in modo graduale ma c’è ancora tanto da poter mettere in luce, soprattutto per un turismo lento, quello che viene apprezzato da tante persone. Abbiamo assistito ad uno sviluppo enorme sul web attraverso Matera e le dolomiti lucane, che sicuramente hanno dato grande respiro al nostro settore turistico, ma nello specifico, dobbiamo puntare al turismo montano in modo programmato e strategico. Occorre potenziare gli impianti sciistici, innovarli con altre attività che possano essere fatte non solo attraverso la neve, ma anche in outdoor: abbiamo un potenziale importante ma bisogna puntare anche e sopratutto su stazioni sciistiche esistenti, come quella del Monte Sirino, una delle montagne con il più grande potenziale da poter esprimere al meglio»

Lei è anche un affermato imprenditore. Da questo punto di vista ci può dire qual è la situazione dell’economia lucana e cosa si può fare in merito?

«Ho attività nel settore delle energie rinnovabili e, portando la mia esperienza, mi sono trovato in difficoltà a trovare del personale specializzato, quindi immagino che la formazione debba essere uno dei tasselli importanti, da incentivare il più possibile, creare ponti tra la domanda e l’offerta, trovando una connessione che possa dare anche opportunità alle imprese di poter assumere persone qualificate. In più andare sulla scia degli incentivi alle imprese, defiscalizzare attraverso le zone Zes, ma soprattutto dare un contributo a quelle che hanno bisogno, così da mantenere le persone sul territorio lucano»

Qualora venisse eletto, qual è l’obiettivo che più le starebbe a cuore rea- lizzare?

«Ce ne sono tanti, ma sicuramente mi impegnerò nel settore del lavoro, cercherò di fare rete tra le tante imprese che vogliono trovare in Basilicata la loro opportunità, perché oltre alle risorse naturali abbiamo le risorse umane: il lucano ha una grande capacità di conservare il lavoro, a differenza di un’azienda localizzata ad esempio a Milano, che si vede circondata da tantissime opportunità e quindi c’è maggior turnover aziendale. Noi invece potremmo caratterizzare le imprese che investono sul nostro territorio, con la fiducia del lucano che ha impegno, determinazione e sa conservare il proprio lavoro. Questo è uno degli aspetti importanti che dobbiamo saper sfruttare, ma oltre al lavoro abbiamo da portare avanti la mobilità, velocizzando le infrastrutture, pensare ad aeroporti, autostrade, ferrovie ed alta velocità, elementi essenziali del nostro territorio e punti cruciali del nostro programma. Così anche per il turismo e la sanità, come dicevo, settori che dobbiamo spingere perché ce lo chiedono i lucani, cittadini che non vogliono essere abbandonati. Penso in particolare alle aree interne: ognuna deve avere un programma ben specifico, perché vi sono esigenze diverse e precise per ogni area, ad esempio la Val Camastra avrà necessità diverse da quella dell’Alto Bradano e del Marmo Platano, per citarne solo alcune. Dobbiamo avere la capacità di essere dei “chirurghi”, andando a curare delle aree specifiche sul territorio lucano»

Cosa sta percependo incontrando la gente e qual è stato l’umore in occasione dell’apertura dei suoi comitati elettorali?

«Sicuramente ho trovato un entusiasmo travolgente, ma anche curiosità nel conoscermi. Mi hanno detto: “Finalmente una persona vivace, dinamica, con il sorriso, che sicuramente potrà dare qualcosa in più alla nostra regione”. C’è molto entusiasmo in questa mia campagna elettorale e, ad ampio raggio nel centrodestra, nel voler continuare a lavorare per la Basilicata, per alleggerire il peso delle bollette, che vuol dire dare anche maggior potere d’acquisto alle famiglie, lavorare sulle politiche dell’autosufficienza energetica e tutti i temi che abbiamo toccato poc’anzi. Sono queste le azioni che i cittadini vogliono. Vogliono una “vera Basilicata” che sia mobilità, turismo, sport, avventura tutto l’anno, che sia foriera di formazione e lavoro, che abbia una sanità rispondente alle esigenze. Questo ci chiedono i lucani»

Infine, parlando direttamente agli elettori, qual è il suo appello al voto?

«Io vorrei una Basilicata che sia giovane, dinamica, reattiva, che non debba subire ma che sia protagonista, che abbia una Università di eccellenza. Questo sarà il mio impegno, la mia determinazione nel mettere la mia competenza a disposizione dei lucani».

 

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