SUN TZU E LA CYBERSECURITY  

Alla faccia del buon Kant che sognava d’avere finalmente una pace perpetua fatevi un’idea dei nuovi pericoli che incombono sulla testa d’imprese, cittadini e perfino degli Stati e su cui la stessa guerra ha ceduto onore per diventare ibrida e cibernetica. Ora senza scomodare il generale filosofo Sun Tzu che pure se ne intendeva di queste cose basterebbe riportare qualche dato significativo per capire l’accrocco di guerra in cui si trova la povera Italia assediata ormai dagli attacchi informatici che nel 2023 sono aumentati di ben il 40% e che rispetto all’anno precedente hanno utilizzato modalità sempre più insidiose dell’Intelligenza Artificiale pur di supportare l’attività estorsiva e criminale. Di tutto questo se n’è parlato a Matera nel bel convegno formativo Onif e che, con la buona verve organizzativa di Pasquale Di Tolla, segretario provinciale del Suilp Cgil, ha registrato anche un magistrale intervento di Francesco Curcio, procuratore distrettuale di Potenza sulla questione del bilanciamento necessario tra esigenze investigative, indagini difensive e riservatezza dei cittadini. Scrive Sun Tzu: “Se conosci il nemico la vittoria è sicura”.