PISCINA, È UN DISASTRO PAGARE I SERVIZI
A Potenza, pagamenti solo con bancomat e braccialetto elettronico tra le lamentele degli utenti
La piscina comunale “Michele Riviello” si è dotata di un nuovo sistema per gli ingressi, asciugacapelli nuovi in tutti gli spogliatoi e soprattutto un nuovo “metodo di pagamento”, il braccialetto elettronico, che preventivamente ricaricato dà la possibilità di pagare tutti i servizi presenti nell’impianto sportivo. Una novità che ha creato non pochi disagi all’utenza e anche qualche episodio sgradevole. Il dispositivo puó essere ricaricato solo con il bancomat. Gli operatori degli sportelli infatti non accettano più contante ma solo pagamenti tracciabili e qualora qualcuno malauguratamente si dovesse presentare con le monetine potrebbe essere addirittura mandato a casa in malo modo. A segnalare la sgradevole situazione sono le mamme dei ragazzini che quotidianamente frequentano l’impianto e che lamentano la mancata comunicazione nei tempi e nei modi da parte del Comune. “L’atrio è continuamente affollato, mamme derise e mortificate che chiedono in prestito un bancomat per poter pagare l’ingresso in piscina ai figli. Situazioni assurde ed imbarazzanti” raccontano. Con il braccialetto elettronico si paga tra l’altro l’utilizzo della doccia e dell’asciugacapelli. Servizi che costano 40 centesimi in totale e per i quali si è creato un vero e proprio disservizio.
Ecco che una mamma decide di rivolgersi agli uffici comunali competenti, ai quali si è proposto l’acquisto di una gettoniera per poter ricaricare il dispositivo anche con il contante ma nulla. Tutte le richieste e le proposte dei genitori sono cadute nel vuoto e nell’ingesso della piscina regna il caos da un mese a questa parte.